Ci sono personaggi che, quando se ne vanno, lasciano dietro di sé un’enorme scia di tristezza, anche se non li si è conosciuti di persona. Christopher Lee è uno di questi perché, nel corso di una carriera lunga più di 280 film, in fondo era diventato quasi uno di famiglia, una presenza costante e inquietante sullo schermo. Il suo era il volto del cattivo per antonomasia, i suoi occhi e il suo sguardo hanno tenuto sveglia più di una generazione di bambini. L’attore britannico, ormai 93enne, ha concluso la sua onorata carriera alle 8.30 di domenica mattina, quando si è spento in seguito ad una crisi respiratoria e ad un arresto cardiaco. L’età, tuttavia, non lo aveva allontanato dal grande amore, il mondo del cinema: stava, infatti, finendo di girare un ultimo film.
Un grande attore, icona del cinema ma perché lo ricordiamo anche qui? Perché è stato e resterà indelebile anche nella memoria di ogni nerd che si rispetti. Sir Lee, infatti, ha dato un volto a più di un personaggio caro al mondo geek e preso parte a più di una saga indimenticabile, contribuendo a decretarne il successo anche tra chi, in fondo, proprio così tanto nerd non è, come me del resto. Eppure chi, appassionato di horror o semplicemente frequentatore occasionale del genere, non vede la sua faccia e la sua espressione inquietante se pensa al Conte Dracula? Christopher Lee ha raggiunto la celebrità recitando nei film dedicati al vampiro creato da Bram Stoker e realizzati dalla Hammer Production per due decenni, eppure non amava il suo personaggio. In ogni caso, la sua interpretazione è stata così perfetta da definire i canoni di Dracula in eterno, tanto che nessun attore che sia venuto dopo ha potuto prescindere dalla sua interpretazione. In pochi lo ricordano, ma l’attore inglese ha prestato il volto anche a Sherlock Holmes: è accaduto nel 1962, in Sherlock Holmes and the Deadly Necklace.
Ma i ruoli per cui noi nerd di tutto il mondo lo avremo sempre nel cuore sono due: il primo è senza dubbio quello del Cavaliere Sith Conte Dooku, nella seconda trilogia dedicata a Star Wars. A dirla tutta, il personaggio nulla poteva rispetto al memorabile villain dell’universo di Guerre Stellari, Darth Vader, ma Lucas aveva scritto il ruolo appositamente per lui e l’anziano Sir ha saputo lasciare la sua tipica impronta demoniaca anche “in una galassia lontana lontana”.
Il secondo, ma non meno importante, ruolo per cui resterà nell’immaginario di ogni nerd che si rispetti appartiene ad un’altra trilogia: quella dedicata a Il Signore degli Anelli. Christopher Lee, anche se avrebbe voluto interpretare Gandalf, venne scelto per il ruolo di Saruman, a mio parere molto più adatto alle sue caratteristiche. Peter Jackson dovette corteggiarlo a lungo per convincerlo ad accettare ma il risultato è magnifico: un Saruman perfetto, spaventoso e inquietante come solo l’attore inglese avrebbe potuto renderlo. E ha vantato, per giunta, un personale primato unico all’interno del cast della trilogia: è, infatti, l’unico interprete ad aver conosciuto, nel corso della sua vita, Tolkien.
Una vita lunga e soddisfacente, durante la quale l’attore non si è mai risparmiato e ha regalato, fino all’ultimo giorno, il suo talento al mondo del cinema, contribuendo a creare personaggi che ne hanno fatto la Storia e sono entrati nella leggenda. Ci mancherà. Addio Christopher Lee, rendi il cielo un po’ più nerd e inquietante come hai fatto con le tue interpretazioni.