Avete mai giocato ad un GdR da tavolo? Ok, prima di ricevere qualche pomodoro virtuale, ci vuole la dovuta precisazione: tutti i GdR cartacei sono “da tavolo”, ovvio, ma io mi riferivo ad un boardgame dalle tinte GdR! Meglio? Alzate le mani quindi! Per chi avesse voglia di un’esperienza nuova, la sempre prolifica Red Glove, con la sua linea adventure, ha pubblicato un Board-GdR, intitolato “Super Fantasy – La notte dei morti male”, che è il seguito del primo “Super Fantasy – Assalto dei brutti musi”, entrambi creati dalla fervida mente di Marco Valtriani, che abbiamo recentemente intervistato. Potremo giocare sia in singolo che in multiplayer, fino ad un massimo di 6 giocatori. Sono possibili “combinazioni” tra i due titoli, ma l’articolo di oggi verterà solo sul gioco dalla scatola bianca.
Aprendo la scatola del gioco, bella grande, rimarrete a bocca aperta per la mole di materiale che compone il gioco. Ovviamente in senso più che positivo! Dato che Super Fantasy è sostanzialmente un dungeon crawler con forte componente hack’n’slash, troverete delle tessere quadrettate che rappresentano il campo di gioco, di diverse dimensioni a seconda della funzionalità, tutte double-face così da poter avere più possibilità con lo stesso numero di tessere, e troverete tantissimi segnalini che rappresentano sia dei punti valore che vanno e vengono sui personaggi e sui nemici, tante tessere abilità magiche, tante tessere ricompensa e così via. Inoltre sono presenti i segnalini che identificano gli eroi, i nemici comuni ed i boss, oltre a tutta una serie di pedine che rappresenteranno degli oggetti ambientali che troverete “sul campo”, come ad esempio i cancelli e così via. Per quanto riguarda i personaggi, che sono 6 in totale, avranno delle grandi plance che da un lato riporteranno il background dell’eroe – in pieno ironico stile Red Glove! – e dall’altro le caratteristiche (forza, velocità, magia, destrezza, astuzia e così via), gli equipaggiamenti, i poteri e quant’altro possa servire per rappresentare un personaggio da GdR. Perché, come vi dicevo, qui si tratta di un mix tra Boardgame e Board-GdR, e quindi sarà importante sviluppare il personaggio e usare saggiamente abilità e poteri. Abbiamo addirittura una barra dell’esperienza per i nostri eroi! Devo dire che alla Red Glove hanno pensato a tutto. Ovviamente anche i nemici avranno caratteristiche alla GdR e, cosa peculiare, saremo noi i master durante il turno dei nemici, tant’è che sul manuale ci viene suggerito, per un’esperienza di gioco migliore, di agire nella maniera più “cattiva” possibile, come se fossimo noi i mostri. Oddio, magari tra i vostri compagni di gioco, qualcuno lo è per davvero.
Il gioco vero e proprio è dato da un insieme di missioni presenti sul secondo manuale di gioco, mentre sul primo manuale troverete le spiegazioni più tecniche su come allestire il tavolo e sulle azioni che possono compiere i personaggi, nonché la spiegazione di caratteristiche e abilità. Divertenti i piccoli riquadri dove due “morti male” danno la loro versione e i loro suggerimenti ai giocatori di Super Fantasy. Ritornando alle missioni descritte nel secondo manuale, sono in ordine crescente di difficoltà e sono caratterizzate da un buon livello di sfida e da una trama che le collega, tant’è che anch’io vi suggerisco di giocarle in ordine per non perdere le sfumature della storia di background di Super Fantasy, comunque godibile e piacevole. Avremo anche la descrizione della mappa del dungeon, che dovrete comporre come indicato, dove saranno chiaramente evidenziate le posizioni dei nemici e degli elementi aggiuntivi di gioco, così come l’area di ingresso dei nostri eroi. Per aumentare il livello di sfida ma anche (e non è poco, in un boardgame) la longevità, vengono proposti dei livelli di difficoltà aggiuntivi, che cambieranno le statistiche dei nemici e altre variabili di gioco. Interessante! Infine sono anche descritte le condizioni necessarie per ottenere il completamento della missione, con annessa vittoria finale.
Vi illustro ora un elemento unico di Super Fantasy che lo distingue da un classico GdR: non c’è alcun dado numerico “standard”. Esatto, niente d4, d6, d12, d20, dQuellochetipare, ma, come potete anche notare nell’immagine a fine articolo, 6 dadi con 3 facce ripetute due volte: una spadina, due spadine e una stella. Come funzionano, quindi? Semplice: una volta scelta l’azione da effettuare, potrete scegliere quanti dadi tirare per quell’azione, che avrà uno dei vostri parametri come elemento base, al quale aggiungere poi il risultato del lancio. Una spada vale 1, due spade valgono 2 – Capitan Ovvio, vieni ad aiutarmi – e la stella vale invece il valore che ha il vostro personaggio della statistica coinvolta nel lancio. Esempio: tiro su Forza, il personaggio ha 3, e voi tirate 4 dadi, ottenendo 1 + 2 + 1 + stella (che vale 3). Il totale del lancio sarà quindi 7! Capitan Ovvio, ora la tua presenza è decisamente sgradevole. Inoltre vi farà piacere sapere che, a seconda del numero di dadi scelti per compiere un’azione, coi rimanenti sarà possibile effettuare altre azioni, e persino sacrificarne uno o più per ottenere degli UTILISSIMI segnalini dado scudo per difendersi dagli attacchi nemici durante il loro turno – fidatevi, se il vostro personaggio non ha segnalini dado scudo grazie ad oggetti o abilità, io, un dado a turno, in presenza di nemici nei dintorni, lo sacrificherei più che volentieri. Poi, fate vobis.
I combattimenti con i nemici e i boss sono un elemento cardine di Super Fantasy, e gli scontri, specie se giocherete “seriamente” durante i turni dei nemici, possono risultare impegnativi. Ah, giusto per informarvi: ogni turno ci sarà il respawn dalle tombe dei morti male! Naturalmente potrete ovviare a questo inconveniente distruggendo le lapidi sparse per la mappa, ma state attenti: mentre vi dirigerete verso una lapide, non sapete cosa potrà uscire da quella al suo fianco. L’esperienza di gioco scorre bene, però è più che necessaria un’accurata lettura del manuale tecnico, altrimenti alcuni aspetti potrebbero sfuggirvi. Può capitare – e non è un male – che durante le prime partite, specie per i neofiti, sia necessario aprire e rileggere il manuale ove necessario. Per ovviare a questo apri-chiudi, è a disposizione una pagina di riepilogo dove trovare le risposte alle domande “base” alla fine del manuale, ridotta al minimo ma comunque presente. Nulla di insormontabile, comunque, dato che sono sufficienti poche partite per entrare nelle meccaniche di gioco e per godersi l’avventura, cercando di completare le missioni e, al contempo, rimandare i morti male al mittente. Magari fulminati, perché no.
Menzione d’onore: gli eroi di Super Fantasy sono fantastici, tutti ben caratterizzati e unici nelle caratteristiche. Come non citare, comunque, lo gnomo sul “tank” oppure il barbaro chitarrista rockettaro? Meravigliosi. La vera menzione d’onore, però, è data dal fatto che il gioco è in realtà una “parodia/citazione” di un famosissimo GdR, da poco approdato al suo terzo capitolo… di quale gioco si tratta? A voi il piacere di scoprirlo!
Si ringraziano Marco e la Red Glove per averci gentilmente fornito il materiale per questo articolo.