Parliamoci chiaro: il gioco di carte di Drizzit è una cosa seria (cit. Osvaldo Paniccia). Non è un gioco da prendere sottogamba, pensando che, vista la grafica fumettosa e le situazioni divertenti derivanti dal fumetto, sia un giochino semplice o banale. Tutt’altro! Si tratta, e qui mi sbilancio ma capirete perché, di un vero e proprio “gioco di ruolo”, dove è importante la scelta dei personaggi e dei loro poteri, per non parlare delle strategie di scelta del gruppo e di come affrontare i nemici. Curiosi? Bene, perché questo gioco merita!
Edito dalla Post Scriptum, in collaborazione con la casa editrice Shockdom, e distribuito dalla Raven, il gioco di carte di Drizzit è sostanzialmente… la trasposizione in gioco di carte delle avventure di Drizzit! Giochi di parole a parte, l’autore del fumetto fantasy in questione, Bigio, ha provveduto a supervisionare e ad illustrare tutte le carte. I lettori delle strips potranno ritrovare personaggi e situazioni ben note, ma non bisogna essere per forza degli esperti del mondo di Drizzit, dato che le avventure si possono tranquillamente gustare anche senza conoscere i retroscena. Ammetto però che una conoscenza di base del fumetto aiuta, soprattutto in quelle avventure dove ci sono particolari iterazioni tra carte. Ma, ripeto, non conoscere un fumetto non è un malus rispetto al gioco. Ovviamente, ed è ciò che fa la differenza, la comicità di Drizzit e del suo universo è perfettamente trasposta sulle carte (di ottima qualità), in ogni sua sfaccettatura. La confezione “base” ha al suo interno tre avventure che potrete scegliere – in pratica aggiungerete alcune carte specifiche al mazzo base: i boss, le ricompense e nemici/eventi ad hoc – per avere da subito la possibilità di diversificare le esperienze di gioco, ma è con piacere che vi informo che la prima espansione del gioco di carte di Drizzit, chiamata “Draghi, Spose e Coccole Estreme”, sarà presentata in anteprima al Romics (9-12 Aprile) ed al Modena Play (11-12 Aprile). Preparate i contanti.
Come funziona Drizzit? Si tratta di un gioco di carte cooperativo – affrontabile però anche da un giocatore singolo, bello! – che metterà uno o più personaggi di fronte ad un “sentiero”, cioè una serie di nemici, trappole o eventi, che ci condurrà ad un boss di fine sentiero. Semplice ma efficace, no? I boss sono tre – si affrontano in uno specifico ordine, e ovviamente il livello di difficoltà aumenta di boss in boss – e per arrivarci bisogna completare i tre rispettivi sentieri, che si allungheranno o accorceranno a seconda del boss, del numero di giocatori o di carte che aiuteranno oppure ostacoleranno il gruppo di avventurieri. Sostanzialmente, una volta scelti i personaggi e i poteri/oggetti da assegnare loro ad inizio avventura, con unica clausola la presenza fissa di Drizzit in ogni partita, il leader pesca una carta sentiero ed affronterà ciò che gli si para innanzi, con la collaborazione (se necessaria) degli altri giocatori, affidandosi ad un “classico” dado a 6 facce per ogni azione richiesta. Ogni personaggio o nemico presenta dei punti attacco, dei punti difesa e dei punti vita. Se il valore del tiro del dado, sommato al valore dei punti attacco del personaggio/nemico, supera il valore dei punti difesa dell’avversario, si perderà un punto vita, simpaticamente rappresentato da segnalini di cartone a forma di cuoricino rosa. Old but gold! Nel caso in cui si tiri il 6, che sul dado è però sostituito dal teschio di Gregorius, il tiro fallirà automaticamente. Nessuno è al sicuro! A volte odierete Gregorius perché vanificherà un vostro attacco, ma altre volte sarà la vostra salvezza, fidatevi…! Per aiutarvi nel combattimento, o per superare una trappola/evento, si potranno usare dei poteri o far combattere degli alleati (i famigli Glenda e Brandolino, ad esempio) e, una volta che avremo superato con successo la carta sentiero pescata, passeremo il segnalino “leader” al prossimo giocatore che pescherà una nuova carta sentiero, e così via fino a raggiungere il boss, da sconfiggere in una battaglia senza esclusione di colpi e di santi tirati giù dal calendario. Fortunatamente, diversi nemici e i boss vi danno modo di pescare delle carte “Ricompensa”, che sono oggetti o eventi che vi aiuteranno durante il sentiero, con punti vita da recuperare o la possibilità di effettuare più tiri e scegliere il migliore e così via.
Queste meccaniche di gioco semplici ed intuitive sono bilanciate da una difficoltà decisamente sostenuta, cosa che sposta in alto l’asticella della sfida e dà la possibilità di affrontare questo gioco anche ai giocatori più scafati in cerca di qualcosa che possa impegnarli. Se consideriamo ad esempio che è possibile pescare, tra le carte sentiero, oggetti che verranno assegnati ai boss e li renderanno ancora più ostici, oppure trappole che andranno a togliere un punto vita a tutti i giocatori a meno che qualcuno non la disattivi con un potere oppure con l’intervento provvidenziale di Gregorius (il dado, ricordate?), capirete come è importante gestire bene le risorse e i poteri per non arrivare in fin di vita e senza opzioni quando è il momento di affrontare i boss. Non nego che a volte io e la mia compagna abbiamo perso la partita, con conseguente distacco del calendario dal muro.
Il gioco di carte di Drizzit è, quindi, un ottimo acquisto per un’avventura che miscela sapientemente il card game (non collezionabile, il mio portafogli ringrazia) con elementi tipici del gioco di ruolo, ed è un prodotto alla portata di tutti. Il costo contenuto e la possibilità di affrontare l’avventura sia da soli che in compagnia lo rendono un prodotto che giocherete spesso, soprattutto spinti dalla curiosità di sapere come si dipanerà il sentiero rispetto alle altre partite, dato che è un elemento completamente casuale, e dal desiderio di giungere alla conclusione senza incorrere in un poco carino game over. E attenti a Gregorius!
Menzione d’onore: Non è da sottovalutare la quantità di risate che vi farete durante il gioco quando leggerete le caratteristiche dei nemici, o le citazioni presenti qua e là, oppure l’assurdità di certe situazioni che andrete ad affrontare. Ottima alternativa per lasciare il calendario sul muro.