Devo essere sincero, il lunghissimo trailer di Overwatch, che venne presentato al Blizzcon, mi aveva spiazzato all’inizio: ammetto di aver vissuto emozioni decisamente contrastanti, sentimenti che pian piano mutarono mentre il gioco veniva srotolato neanche fosse il contenuto di un’antica pergamena.
Alla fine del trailer mi sentivo gasatissimo, avrei dato probabilmente l’anima pur di essere tra i fortunati presenti al Blizzcon, che da lì a pochi minuti avrebbero provato Overwatch in esclusiva, con le circa 600 postazioni che Blizzard aveva installato per loro.
Ho guardato il Panel di presentazione, ovviamente in lingua originale, e, dopo un’ora e mezza circa, ero estasiato e pronto a darvi le impressioni su quella che sarà la nuova IP Blizzard dopo ben 17 anni.
Is this for real? Tutti rimasero spiazzati dall’annuncio di Overwatch e, durante il Panel, si è potuto snocciolare meglio la questione, venendo a conoscenza di questo nuovo gioco che, a detta della Blizzard, dovrebbe divenire un Arena FPS Competitive. Il titolo riprende la formula lanciata da Team Fortress e la trasla nel mondo dell’e-Sports di oggi, dove il competitive vuole farla da padrone, con l’utenza che gioca a tali titoli in costante crescita.
Overwatch viene detto sia una “costola” del tanto famigerato Project Titan, quell’MMO che avrebbe dovuto riscrivere, come fece World of Warcraft 10 anni fa, il mondo dei giochi online, che avrebbe dovuto falciare tutto e tutti, che invece poi è stato cancellato quando la Blizzard capì che WoW aveva ancora tanto da dare e che si sarebbero potuti tirare una mazzata sui piedi di dimensioni galattiche.
Da cosa si capisce tale provenienza? Innanzitutto il character design: si notano delle somiglianze tra alcuni Hero da usare che possono appartenere ad una delle due fazioni che avrebbero dovuto contraddistinguere TItan, ma se badate anche alle mappe, capirete ciò di cui sto parlando. Lasciando stare i fantasmi (riposa in pace Titan), ho avuto modo di apprezzare l’immediatezza dei comandi mostrata nel Panel, la Tracer (uno degli Hero presenti in Overwatch) ha la capacità di teletrasportarsi (aka blinkare) a brevi distante, per tre volte di seguito, per poi tornare letteralmente indietro, tutto questo premendo due tasti in rapida successione: ottimo per andare a compiere combo e spiazzare di netto gli avversari.
Tons of Heroes. Con il passare dei secondi del trailer, complice anche la lunga spiegazione del Panel, sono rimasto intrigato di come le Kill nel gioco non siano importanti, ma di come siano fondamentali gli obiettivi, un pò come nei MOBA, cosa molto molto carina da vedere in un FPS dove, di solito, si cerca l’uccisione pensandola come metodo pratico per far allungare il nostro apparato riproduttore di qualche centimetro, cosa che non serve assolutamente a niente in determinate modalità ed in questo gioco. Non mi aspettavo che la scelta degli Eroi fosse continua nel corso della partita, ovvero, quando si muore è possibile passare da uno stile offensivo ad uno difensivo: si potrà scegliere, al momento del proprio respawn, un altro eroe e quindi modificare in corso d’opera il proprio stile di gioco e la tattica da attuare.
Il gioco prevede un 6v6 e di Eroi se ne sono visti già a bizzeffe, tutti con nomi accattivanti, tanto quanto le loro abilità, la Tracer, come detto, permette di giocare con lo spazio/tempo, la Widowmaker è la cecchina dotata di rampino alla Batman, Reaper è l’assassino che spara nell’ombra, Hanzo è l’arciere del giappone medievale; l’elenco è veramente lungo e ci sono eroi per tutti i gusti, ve lo assicuro!
Competitive? As it seems. Da come sembra, la Blizzard ha le idee chiare sul destino del suo Arena FPS, destinato al competitive, anche se non è ancora noto in che modo verrà distribuito (se quindi F2P, B2P o con il canone mensile); ci è dato sapere soltanto che è stato investito tanto nell’infrastruttura di Overwatch per portarlo ai grandi eventi dell’e-sports, così come è stato fatto con Starcraft II e Hearthstone.
Conclusione. Cosa aspettarsi alla fine? La carne al fuoco è parecchia, le aspettative dietro al titolo sono tante ed io, non solo mi sono già iscritto alla Beta fissata ad un generico 2015, ma sono in totale fremento per l’adrenalina che trasuderà dalle mie dita quando giocherò, dato che il trailer, già da solo, ne rilascia parecchia! Vi assicuro che sentirete ancora parlare di Overwatch su Nerdando!