Eccoci qui: di ritorno da due giorni intensi e frenetici del Lucca Comics & Games 2014, è arrivato il momento di tirare le somme e raccontarvi le mie impressioni sull’evento. È stato un weekend lungo e faticoso, ma ne è valsa la pena.
Per me, che di fatto del Lucca Comics & Games sono praticamente una neonata, si è trattato della seconda esperienza alla fiera: la mia opinione, quindi, a differenza di quella dei miei colleghi, si basa sulle sensazioni che l’evento può suscitare in un neofita ed il confronto è solo tra l’edizione 2014 e la precedente.
Innanzitutto, cosa è cambiato in un anno? Per quanto riguarda la manifestazione, la struttura è rimasta, grosso modo, la stessa, così come la distribuzione dei padiglioni (alcuni ingranditi) e degli eventi. Ad essere cambiato, più di tutto, è stato invece il mio approccio alla fiera.
Mi sono accorta, subito, che l’impatto che il Lucca Comics & Games ha avuto su di me è stato, quest’anno, molto diverso dall’edizione precedente. La sensazione di meraviglia e gasamento a mille, da cui ero stata assalita la volta scorsa e che mi aveva portata a stupirmi di fronte a tutto ed a visitare ogni centimetro di fiera, si è notevolmente ridimensionata. Stavolta, invece, ho concesso uno sguardo veloce a molti dei padiglioni e sono stata in grado immediatamente di selezionare quello che poteva interessarmi e quello che, invece, potevo tranquillamente tralasciare. Rende bene l’idea il fatto che l’anno scorso avessi scattato circa 250 fotografie, immortalando praticamente qualunque cosa vedessi, e che questa volta, invece, mi sia ritrovata a scattare pochissime foto, e tutte in funzione degli eventi che avevo programmato di seguire.
Se l’edizione precedente, quindi, è stata quella della scoperta, questa potrebbe essere definita quella della consapevolezza: il Lucca Comics & Games è un gigantesco magma, ma è possibile, con un po’ di organizzazione, gestirlo e trarre, dalla sua pressocché infinita offerta, ciò che è più nelle nostre corde.
Come già saprete, quest’anno ha segnato, ancora una volta, un record di presenze alla fiera, con più di 400.000 visitatori durante i quattro giorni totali. Il picco di presenze, come era prevedibile, è stato nella giornata di sabato, pregiudicando notevolmente la fruibilità dell’evento. Il nostro primo giorno a Lucca è stato pesantissimo: spostarsi e visitare i padiglioni era praticamente impossibile. Nonostante questo, soprattutto considerato che non volevamo vedere tutto, siamo riusciti a visitare gli stand che ci interessavano e gli eventi che avevamo selezionato durante la prima giornata. Oltre ad aver girato la fiera, sabato abbiamo partecipato all’incontro privato con Masakatsu Katsura (di cui vi parleremo), sono riuscita ad incontrare Lorenza Di Sepio (che avevo intervistato qui in vista di Lucca) ed a completare gli acquisti che avevo in programma.
La giornata di domenica, invece, è stata interamente dedicata alle conferenze, di cui avrete un resoconto dettagliato nei prossimi giorni. È stato questo l’aspetto innovativo della “mia” Lucca: più che la fiera in sé che, in fondo, cambia poco da un anno all’altro, il mio interesse è stato catturato dalle innumerevoli conferenze programmate, tutte interessanti ed approfondite, che hanno calamitato completamente la mia attenzione.
Ancora una volta, quindi, due giorni si sono dimostrati sufficienti per visitare il Lucca Comics & Games, anche se, avendo solo due giornate a disposizione, scegliere il sabato e la domenica non è l’ideale, visto che la folla si concentra, ovviamente, nel weekend. Sono pochi, invece, per seguire tutte le conferenze e le anteprime interessanti, distribuite equamente per tutta la durata della fiera.
In conclusione, c’è ancora voglia di tornare, dopo questa seconda esperienza? Credo proprio di sì! Anzi, se possibile, la mia fame di Lucca Comics & Games è cresciuta ancora e la tentazione di una quattro giorni, impegni permettendo, si affaccia prepotentemente.