Se solo il verde Cthulhu avesse ricevuto un adepto per tutte le volte che è stato nominato nel mondo dei boardgames da un po’ di anni a questa parte, credo che potrebbe facilmente dominare la Terra. La cosa bella è che si tratta di un mito che è facilmente declinabile con le meccaniche dei giochi da tavolo, per cui le incarnazioni sono molte e variegate; oggi parliamo di un gioco di deckbuilding presentato durante il Play Modena 2016, Cthulhu Realms di Darwin Kastle ed edito in Italia da Pendragon Game Studio, che prende le meccaniche di Star Realms e le adatta al mondo creato dal visionario Lovecraft. Sanità mentale, a noi!
In Cthulhu Realms il compito dei 2-4 giocatori è molto semplice: bisogna azzerare la sanità mentale dell’avversario, partendo da 50 punti a testa e cercando di resistere a suon di combo. In perfetta linea con i giochi di deckbuilding “dinamico”, partiremo con un pool ristretto di carte che dovremo utilizzare per cercare di acquisire una tra le carte posizionate scoperte a terra (il numero varia a seconda dei giocatori) per tirar fuori qualche colpo interessante dal nostro cilindro, o meglio calotta cranica, per restare in tema. Ogni carta ha un costo per essere giocata e/o comprata, ed una volta giocata può a sua volta innescare diverse abilità tramite un ben oliato sistema di concatenazione. Esempio: gioco una carta che, una volta scesa, mi da altri 4 punti di evocazione; ma avendo soddisfatto alcuni prerequisiti (riportati tutti sulla carta in modo chiaro) posso innescare l’abilità che mi permette di distruggere una carta avversaria oppure quella che fa perdere direttamente alcuni punti sanità mentale, o ancor meglio un’abilità di pesca che nel deckbuilding è sempre cosa buona e giusta. Ricordate quei 4 punti evocazione di cui sopra? Grazie a loro potremo ovviamente scendere altre carte, dar luogo ad altre multi-abilità e così via, oltre che comprare nuove carte da aggiungere al mazzo. Non dimentichiamoci infine i santuari che ci difenderanno dagli attacchi diretti dell’avversario assorbendo le perdite di sanità mentale! Insomma, abbiamo sicuramente molte opzioni e possibilità per ampliare sempre più il nostro mazzo, tra la ricerca dell’acquisizione di nuove carte e l’innesco delle combo con ciò che abbiamo già a terra.
Cthulhu Realms scorre bene, e i primi turni girano velocemente, partendo da una situazione di gioco leggera e divertente che man mano si fa sempre più articolata e può dare soddisfazioni a chi si diverte nel giocare ma soprattutto nel pensare e sviluppare le combo permesse dal deckbuilding. Il gioco richiede quindi attenzione quando la partita entra nel vivo, e tenete sempre d’occhio la sanità mentale! Le carte sono realizzate con un materiale che personalmente mi piace tantissimo, ma qui le bustine sono un must; la grafica inoltre è simpatica e accattivante, cosa che spezza un po’ le atmosfere seriose “alla Arkham Horror” e da un po’ di dinamismo cartoonistico alle partite. Unico neo: a volte è difficile ciclare le carte che costano troppo, nel caso in cui siate sfortunati e le possibilità sul terreno di gioco richiedano troppi punti evocazione per essere comprate. Tuttavia è un’eventualità abbastanza rara che, in ogni caso, è possibile gestire. Buon divertimento con Cthulhu Realms, quindi, e occhio a quei burloni degli Antichi! E non perdetevi il nostro unboxing sulla pagina Facebook!
Menzione d’onore: Ho perso i segnalini segna-sanità mentale di Cthulhu Realms tipo non appena aperta la scatola. Ma quanto sono sveglio?
Si ringrazia Pendragon Game Studio per il materiale.