Stanchi del Re Goblin? Avete voglia di spodestare il regnante ma non sapete come fare? Allora Giù dal Trono è il gioco che fa per voi, o meglio per il vostro goblin interiore! Presentato durante l’Empoli Ludicomix 2015, Giù dal Trono è una delle ultime fatiche della Red Glove, casa di sviluppo 100% italiana che, come abbiamo potuto già vedere con Vudù, propone interessanti e divertenti concept, adatti ad un pubblico vasto e che, oltre all’esperienza di gioco, ha voglia di divertirsi a suon di risate ed interazione con i compagni di avventure.
Giù dal Trono: come funziona? La Red Glove ci dà un assaggio di trama per introdurci: i goblin vogliono detronizzare il loro odiato sovrano ma, in quanto pur sempre goblin, non sanno se condurre la rivoluzione a suon di mannaia o di mazze di legno, e questo è il “movente” che vi spingerà a giocare. Un aspetto peculiare del titolo è che, essendo sostanzialmente divisi fra due fazioni, dato che si parte da un minimo di 4 fino ad un massimo di 8 giocatori, ci si ritrova – casualmente – ad essere in una squadra o in un’altra e a cercare di portare alla vittoria il proprio team, MA… potrete anche gabbare tutti e vincere da soli! Ogni giocatore ha infatti un personaggio assegnato casualmente, che potrà vincere “da solo” se le condizioni riportate sulla carta personaggio verranno ad essere soddisfatte. Giù dal Trono quindi è un gioco dove, senza sapere chi fa parte della propria squadra, bisogna capire chi sono gli alleati e chi i nemici, ma soprattutto è un gioco dove il bluff e la dissimulazione la fanno da padrone: non fidatevi di nessuno!
Giù dal Trono è composto da diversi tipi di carte, che rappresentano personaggi, carte azione, mazze/mannaie e così via, oltre che da una serie di segnalini mazza, mannaia, monete, goblin sani/pesti (segnalino double face) e un’incudine da montare su un piccolo supporto di plastica, che sostanzialmente ci indica dove il giocatore di turno sta compiendo l’azione, dato che la plancia di gioco – ossia l’interno della scatola, come la Red Glove ha già fatto ad esempio con Vudù – presenta cinque aree dove potrete decidere dove forgiare le vostre armi. Ciò infatti ci porta a parlare dello scopo del gioco: sostanzialmente dovete riuscire a forgiare tutte le armi – in un numero che varia a seconda del numero di giocatori – che vi occorrono per portare a compimento la rivoluzione. Si incontrano diverse difficoltà: quando forgerete le armi produrrete del “rumore”, che potrebbe allertare il Re dei Goblin e far fallire la produzione, e questo rumore è ovviamente influenzato, oltre che dall’area di forgia scelta, dagli altri giocatori che potranno intralciarvi o facilitarvi. Ogni area presenta dei bonus o dei malus, e starà al giocatore di turno, che potrà agire sia cercando di raggiungere il suo scopo sia bluffando clamorosamente, scegliere l’area che più lo aggrada. Di nuovo, attenzione! Alcuni dei personaggi possono vincere la partita se si deciderà di forgiare in una determinata zona… Bisogna avere occhi e orecchie dappertutto. Dopo la fase di forgiatura, può seguire – è opzionale – la fase della congiura, dove, nel caso in cui si abbiano le armi necessarie, si può provare a detronizzare il sovrano. Ma anche qui bisogna cercare di capire chi è con noi e chi è contro di noi. Trust no one.
Meccaniche di gioco semplici, quindi, per Giù dal Trono, che mette tutta la sua peculiarità, come in una grande partita di poker, negli scambi tra i giocatori e sul sistema dei bluff, che regala grandi momenti di ilarità tra i presenti. Un gioco che, per essere goduto appieno, consiglio di giocare a gruppi di amici smaliziati che possono dar libero sfogo alla fantasia e all’improvvisazione delle situazioni da affrontare, proprio per cogliere il vero spunto che il gioco ci offre. Un’altra bella produzione italiana da parte della Red Glove, che continua ad essere una delle case più ironiche e simpatiche dell’ambiente. Infine, è molto apprezzabile la qualità dei materiali, e infatti vi saluto con l’unboxing del gioco, a testimonianza dell’impegno e della cura poste nello sviluppo di Giù dal Trono.
Menzione d’onore: occhio, questo gioco potrebbe mettere fine ad amicizie e a relazioni sociali, soprattutto se lascerete uscire a piede libero il goblin rivoluzionario che c’è in ognuno di noi. Alle armi!
Si ringraziano Marco e la Red Glove per averci gentilmente fornito il materiale per questo articolo.