Recensione
La prima cosa che ho notato in Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked è il titolo. Non tanto quel Dungeons & Dragons, che mi ha spinto a dire “sì, voglio recensirlo”, ma il “Demeo” che lo precede, perché non lo conoscevo.
L’originale Demeo è una trasposizione digitale di un classico dungeon crawler da tavolo, tipo ad esempio Gloomhaven, e dà la possibilità di giocarlo con amici da tutto il mondo, e anche in VR, se vi piace l’idea. Ha un suo regolamento, che prevede carte abilità per i personaggi, e dadi a 20 facce particolari, che prevedono soltanto tre opzioni: colpito, critico, mancato. Il segno distintivo di Demeo è che ricrea proprio lo scenario in uno stile uguale a quello proprio delle miniature, come se stessimo fisicamente intorno a un tavolo.
Bene, a cosa ti fa pensare tutto ciò? Al fatto che ci manca solamente la licenza del GdR più famoso di sempre, per renderlo ancora più epico? Probabilmente hai ragione. E Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked è qui per questo, e ringraziamo i ragazzi di Resolution Games che dalla lontana Svezia hanno pensato che sarebbe stato bello che facessimo una bella prova in anteprima della loro ultima fatica.
Gameplay
Quindi, come si gioca a Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked? Andiamo con ordine.
Innanzitutto, come di consueto, si crea il party o almeno l’eroe principale: classe, aspetto, il solito, insomma. Se non si ha voglia di creare tutto il party, il gioco pensa a bilanciarlo per noi, pescando tra i sei eroi predefiniti. Poi, si sceglie una campagna e via all’avventura, perché Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked prevede al momento la possibilità di affrontare due campagne, più quattro dungeon one-shot, che sono presi dalle suddette campagne. In futuro ce ne saranno altre tramite DLC, ça va sans dire.
Io ho provato entrambe, pur non portandole a termine: non avrei fatto in tempo a terminarle prima dell’uscita del gioco un po’ perché sono scarso, un po’ perché sono lunghe e belle complicate. La prima, Embers of Chaos, è ambientata nei dintorni di Neverwinter, la seconda, Crown of Frost, nel gelido nord.
Sulla mappa della regione coinvolta andremo ad affrontare degli scenari in successione, con la possibilità di tornare in quelli già affrontati per quest secondarie e per riaffrontare i nemici già sconfitti (questa cosa non l’ho capita, e non mi è tanto piaciuta). Gli scenari possono prevedere sia una parte narrativa, con dialoghi con NPC, sia battaglie. Per un gioco che si chiama Battlemarked, indovina un po’ quale è la parte più succosa?
Già, la parte più eccitante e divertente sono decisamente le mazzate, che ci portano su un delizioso e particolareggiato campo di battaglia esattamente come se stessimo giocando a D&D con le miniature, tanto che tale scenario è posizionato su un tavolo, intorno possiamo scorgere la stanza di chi ospita la sessione, è sera e siamo ben disposti per l’avventura; se hai giocato almeno una sessione a un qualsivoglia gioco di ruolo ti sentirai a casa, e se non ci giochi da un po’, la lacrimuccia è d’obbligo. I nostri personaggi sono proprio delle miniature, come quelle in commercio per D&D. Lo scenario è completamente ruotabile e zoomabile, come se ci caminassi intorno!
Le battaglie di Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked sono rigorosamente a turni, e sono estremamente divertenti da giocare. Si segue l’ordine prestabilito di turni (che si possono anche ritardare o saltare), all’interno dei quali si può muovere il personaggio, attaccare, utilizzare qualcosa dello scenario (come forzieri, porte o scale) oppure utilizzare una delle carte abilità in dotazione del personaggio. Finito il turno dei nostri, tocca ai nemici, e così via.
A parte nei primissimi scenari, che servono per prendere dimestichezza, la faccenda diventa presto sfidante: dovremo imparare a padroneggiare le abilità, le sinergie e gli elementi dello scenario al meglio per uscire vivi da dungeon intricati traboccanti di nemici che non vogliono in alcun modo semplificarci la vita, anzi, danno del filo da torcere e l’intelligenza artificiale sfrutta alla grande tutti i mezzi che ha per farci pentire di averla sfidata. Ho molto apprezzato l’interazione con gli elementi dello scenario, la possibilità di gettare olio, acqua (occhio ai danni di elettricità!), acido, le trappole da piazzare e ovviamente le robe esplosive. Quelle sono molto belle.
Il tiro per colpire funziona, come dicevo in precedenza, con un dado da 20, che però mostra solamente tre risultati; nelle prove di abilità che ci troveremo davanti, invece, che richiedono dei tiri sulle caratteristiche, useremo il classico dado da 20 numerato. Sai qual è la cosa più bella di questi dadi? Che dovremo fisicamente lanciarli nello scenario, dando una sensazione ancora più bella quando beccheremo il critico, proprio come quando si è attorno al tavolo.
Per terminare lo scenario, dobbiamo trovare la via d’uscita, e “sbloccarla” sconfiggendo un prestabilito nemico o numero di nemici. Attenzione, perché i turni dei nemici si svolgono anche quando non li vediamo fisicamente: questa cosa è un po’ frustrante in alcune circostanze, soprattutto quando stiamo proprio tentando di uscire dallo scenario e non possiamo perché ci sono ancora orde nascoste. Ciò porta a volte al dilungarsi degli scenari, che diventano maratone di mazzate e sopravvivenza: va a gusti, a me le mazzate piacciono ma non troppo prolungate. Oppure ripeto, forse sono io ad esser scarso.
Terminato lo scenario, ci verrà riproposta la mappa permettendoci di andare avanti nella storia oppure di concentrarci sulle quest secondarie, o ancora di visitare il bazaar, per potenziare le carte in dotazione del nostro party. Ho scoperto a mie spese che questa fase è importantissima, soprattutto quando viene proposta durante l’esplorazione dei dungeon multilivello. Fidati.
Dalla nostra abbiamo però la possibilità di far crescere i personaggi guadagnando, come da copione, punti esperienza. I miglioramenti si sbloccano in modo più intuitivo e rapido rispetto a come avviene in D&D; in un gioco di questo tipo, la trovo una scelta azzeccata e coerente, che non distrae troppo dal flusso di gioco, tutto sommato rapido e incalzante.
Qui mi limito a spiegarti in linea generale come funziona, non prendertela se non ti racconto per filo e per segno ogni singola meccanica: a parte il bello dello scoprirlo “sul campo”, non so se avresti voglia di leggere un romanzo lungo quanto Guerra e Pace. E io non ho alcuna intenzione di scriverlo.
Grafica e sonoro
Come già ti dicevo, la grafica di Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked tende a voler ricostruire un ipotetico plastico/scenario da gioco da tavolo, e per farlo utilizza uno stile tendente al cartoonesco. Ora, io non sono tra i più grandi fan di questo stile, ma devo riconoscere che in questo caso il lavoro svolto è di ottimo livello e la resa mi è piaciuta, pur non sprizzando poligoni da tutti i pori.
Ti lascio qualche screenshot così da poterti fare una tua idea.
A livello sonoro, le musiche sono epiche quanto basta, le voci dei personaggi ben adatte. Insomma, tutto fatto nel modo corretto.
Modalità di test
Ho testato il gioco nella sua versione PC su Steam, giocando entrambe le campagne a disposizione.
Il motore grafico mi è sembrato abbastanza leggero; i requisiti minimi raccomandano una macchina con quasi dieci anni sulle spalle, quindi il titolo è appetibile per una vasta platea. Io con una AMD Ryzen5 7600x e una AMD Radeon RX 7800XT non ho avuto alcun problema.
Non ho provato il VR.
Ho incontrato alcuni bug, uno dei quali mi ha portato a dover ricominciare la campagna da capo: piuttosto fastidioso, ma credo possa essere un problema della versione pressbuild; la versione di lancio vedrà certamente delle correzioni.
Sì e No
- Sì: le battaglie sono divertentissime
- Sì: è come giocare a D&D con le miniature!
- Sì: ci sono due campagne belle sostanziose
- Sì: permette di giocare in coop in 4, e c’è il crossplay multipiattaforma!
- Sì: compatibilità con il Steam Workshop
- No: qualche bug di troppo nella versione di prova
- No: la parte più divertente sono le battaglie, ma la trama non mi ha preso più di tanto
Conclusioni
Hai voglia di una bella avventura classica nel mondo di Dungeons & Dragons, che sia focalizzata sulle battaglie? Hai quel prurito alle mani che ti dice di tirar dadi, ma ultimamente non trovi una compagnia per serate di ruolo? Forse Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked potrebbe fare al caso tuo: ti sentirai proprio come seduto al tavolo, con le tue miniature, provando a risolvere quest, combattere orrendi mostri e chiaramente a sopravvivere.
Con due campagne e quattro mega-dungeon che diventeranno chissà quante, questo è un serio sfidante alla corona di miglior dungeon crawler digitale, in virtù anche del suo regolamento snello ma articolato, che permette di affrontare delle battaglie ricche di pathos e tensione.
Se poi hai altri tre amici con i quali affrontare le quest, che te lo dico a fare, penso che un pensiero dovresti farcelo, hai anche una demo a disposizione!
Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked esce il 20 novembre 2025 al congruo prezzo di 29.99 €, e oltre che su PC su Steam, lo trovi disponibile per Meta Quest e PlayStation, e c’è il cross-platform. Se purtroppo giochi solo in italiano, mi tocca deluderti: al momento non c’è.
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Nerdando in breve
Demeo x Dungeons & Dragons: Battlemarked ti permette di rivivere l’esperienza di Dungeons & Dragons in digitale, proprio come intorno ad un tavolo.
Trailer
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