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Dark Quest 4 – HeroQuest, ma sul PC!

Dark Quest 4

Recensione

Se come me sei nato dalle parti degli anni ’80, è impossibile che tu non abbia mai sentito nominare HeroQuest, uno dei giochi da tavolo più desiderati e spettacolari di quegli anni, tanto che anche il recente revival ha ottenuto un grande successo, con la pubblicazione di una nuova edizione e di tante nuove espansioni. Nota a margine: da me MOLTO desiderato all’epoca, ma non ci fu verso di averlo.

Cosa rende speciale quel sistema di gioco, a parte il manto di nostalgia che rende sempre tutto più bello? Userò le parole di un grande intenditore, che a differenza mia conosce bene HeroQuest e lo ha giocato molto, il presidente Tencar: “è perfetto per passare una serata in compagnia piena di risate, dadi tirati e scheletri da affrontare“.

Insomma, uno dei primi veri dungeon crawler da tavolo, che ebbe una incarnazione digitale eoni fa (1991); ma quindi, se ti piace HeroQuest ma lo vuoi giocare su PC come fai? Sei costretto all’archeologia videoludica? No, mio caro, perché c’è la serie Dark Quest, che per chi ama HeroQuest è pura goduria.

E oggi, grazie agli sviluppatori Brain Seal Ltd, andiamo a parlare un po’ della quarta incarnazione della serie, Dark Quest 4.

Non ho giocato, ahimè, ai capitoli precedenti, quindi mi sono goduto Dark Quest 4 senza alcun preconcetto di sorta.

Gameplay

Ti racconto come si gioca a Dark Quest 4, anche se non hai idea di come funzioni HeroQuest.

La trama è la seguente e, siccome sono pigro, l’ho presa direttamente dalla pagina Steam del gioco:

Il malvagio Gulak, il burattino dello stregone, comanda legioni mostruose che infestano la notte. Gli abitanti del villaggio svaniscono senza lasciare traccia, rapiti in silenzio, per non essere mai più visti. Solo la tua banda di campioni può resistere a questa ondata di oscurità e porre fine al regno del terrore di Gulak.

Questo è il pretesto, piuttosto classico, che ci porta ad affrontare 30 missioni, tutte “fatte a mano”, in una serie di dungeon mortali, ricolmi di trappole, mostri e pericoli in ogni dove. Ma davvero, eh. Sono dungeon cattivi cattivi.

All’inizio della missione, assembliamo la nostra squadra di tre eroi al campo base, dove avremo a disposizione anche dei personaggi non giocanti dai quali acquistare equipaggiamento e abilità per tentare di sopravvivere durante le missioni.

I personaggi che avremo a disposizione sono dieci, di dieci differenti classi. Tra barbaro, paladino, stregone, ranger e così via, dovremo essere abili a creare il giusto mix per poter affrontare con versatilità ciò che incontreremo in missione. C’è anche il nano, che è considerato classe come in HeroQuest, un fatto che da fan di D&D mi è sempre sembrata una bizzarria; ma la lore non si discute.

Dark Quest 4

Il campo base. I personaggi con il teschietto sopra sono reduci da un’amara sconfitta.

Dopo aver preso tantissimi schiaffi in faccia, mi sono reso conto che quella del campo base è la fase che può decidere vittoria o morte: basta una pozione in meno o un’abilità che “cavolo, mi serviva proprio quella” e il malvagio mago/master riderà letteralmente di noi, dicendo che avremmo fatto meglio a starcene al campo. Simpatico, no?

Una volta pronti, si va nel dungeon, rappresentato con una bella e classica visuale isometrica, e si comincia l’esplorazione, che funziona con un sistema a turni. A differenza di HeroQuest qui non ci sono dadi da tirare per il movimento, ma si avanza di un numero di passi praticamente sempre fisso. Se si incontra una trappola, dobbiamo sperare di sopravvivere tramite apposita statistica; se si incontra qualche nemico, si menano le mani.

Ovviamente e soprattutto, anche il combattimento è a turni. In base all’iniziativa, avremo la possibilità di muoverci e attaccare. Inoltre, potremo utilizzare le carte abilità: alcune sono di base del personaggio (ad esempio, l’attacco di base), altre si possono imparare al campo base e sono abilità più potenti, oppure oggetti e pozioni.

Il combattimento sembra semplice, ma sa rivelarsi profondo e non sarà mai così banale spuntarla. È proprio nel combattimento che secondo me Dark Quest 4 tira fuori il meglio di sé, e la sua anima da tattico a turni esce fuori al meglio.

Le nostre scelte tattiche (quelle strategiche le compiremo al campo prima della missione) dovranno essere calibrate al meglio, pena la morte dei personaggi e il fallimento della missione. Torneremo al campo con la coda tra le gambe, i personaggi feriti con un malus se vorremo riutilizzarli subito, e dovremo capire come affrontare di nuovo la missione. E nel frattempo, non avremo oro per potenziarci.

Sì, se parlo così è perché ci ho sbattuto i denti e mi è sembrato che Dark Quest 4 sia difficile o, per te che magari sei più skillato del sottoscritto, quantomeno impegnativo.

Dark Quest 4

Si capisce, vero, che bordello che sia?

Non posso fare il raffronto con i titoli precedenti della saga, perché non li ho giocati.

Multiplayer e Creator Mode

Chiaramente un titolo del genere sarebbe monco se non desse la possibilità di giocare con gli amici, come se si stesse affrontando una partita al tavolo in taverna. Va sottolineato che il gruppo è al massimo da 3, anziché da 4 come in HeroQuest.

Purtroppo non ho avuto la possibilità di testare questa possibilità, perché sono misantropo e mi piace giocare da solo. Scherzo (?), però spero di poterla provare prima o poi. È sicuramente un qualcosa che arricchisce e completa l’esperienza di gioco.

Ancor più rilevante, a mio avviso, la Modalità Creatore, che permette di creare le proprie avventure e i propri dungeon e di metterli a disposizione della community. Magari ti sembrerà banale, ma questo per me ha lo stesso sapore di quando arrivava il tuo amichetto con il gioco e dentro alla scatola ci trovavi le avventure scritte da lui a matita sulle pagine strappate dell’agenda del padre. Magia vera.

Grafica e sonoro

La grafica fa il suo onesto mestiere, e fa sentire tutta l’atmosfera un po’ dark e un po’ vintage sulla quale punta Dark Quest 4.

La mappa dei dungeon è rappresentata come se stessimo giocando su un tabellone, con tanto di tavolino, mazzi di carte, regolamento e master diabolico. Un’ottima idea, senza dubbio.

Dark Quest 4

Ecco qui il tabellone di gioco, con tutto il suo contorno molto d’atmosfera.

La parte grafica che mi è piaciuta maggiormente, però, è quella rappresentata dalle carte abilità, davvero ben illustrate!

La musica, e in generale, il comparto sonoro sono un buon sottofondo per le nostre avventure.

Modalità di test

Ho testato il gioco nella sua versione PC su Steam.

Al di là del giudizio estetico, il motore grafico risulta talmente leggero che, su PC, le richieste hardware sono compatibili con macchine con più di una decina di anni sulle spalle.

Sì e No

  • Sì: è divertente e sfidante
  • Sì: rievoca alla perfezione le partite a HeroQuest
  • Sì: c’è la Modalità Creatore!
  • No: potrebbe risultare impegnativo per gli scarsoni come me

Conclusioni

A Dark Quest 4 non posso proprio rimproverare nulla, anzi.

Riesce a fare in modo egregio ciò che si prefigge, ovvero riportare in digitale il sapore delle partite a quel pezzo di storia del gioco da tavolo che è HeroQuest, con uno sguardo al contempo nostalgico e moderno. E riesce a fare felice il me bambino, che quel gioco non l’ha mai posseduto.

Un titolo ben pensato, eseguito, divertente e sfidante. Se i dungeon crawler e gli RPG tattici a turni ti piacciono, o se HeroQuest ti ha sempre intrigato come idea, secondo me dovresti dare uno sguardo a Dark Quest 4 e agli altri titoli della serie.

Dark Quest 4 è disponibile per PC, Playstation 4/5, XBOX One/X/S e Nintendo Switch al prezzo di 19,50 €, completamente tradotto in italiano, a parte l’audio.

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Nerdando in breve

Dark Quest 4 riporta in digitale la magia delle partite a HeroQuest con gli amici.

Trailer

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