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#NerdandoConsiglia: Il Signore degli Anelli

signore degli anelli

Ecco il mio Il Signore degli Anelli bello vissuto!

186

186: questo è il numero scritto di mio pugno sul frontespizio di Il signore degli Anelli.
Si tratta della pagina in cui continua la parentesi di Tom Bombadil. Come dite? Non sapete chi sia? Certo, visto che nei film della trilogia di Peter Jackson non c’è! Ma torniamo a noi: quel numero lo scrissi quando avevo circa dieci anni e fu il momento in cui dissi: “basta! “, a causa della prolissità del romanzo nonostante già allora ne riconoscessi il fascino. Poi, più di vent’anni dopo, mi è venuta la voglia di riprovare e siamo qui col NerdandoConsiglia sul Il Signore degli Anelli!

Premessa

Lo so che state pensando… ed è vero che tutti sanno cos’è Il Signore degli Anelli. A livello personale, però, ho notato che quasi tutti quelli che conosco hanno visto i film mentre chi ha letto i libri è la minoranza. Per questo ho scritto questo NerdandoConsiglia dal punto di vista di chi ha letto l’opera letteraria avendo visto solo la trilogia firmata da Peter Jackson e basta. Ovviamente so anche che Il Signore degli Anelli è un caposaldo della letteratura e quanto sia un argomento divisivo. Quindi queste ragioni hanno reso necessario scrivere questa premessa e dirvi che leggerete semplicemente le mie opinioni.

Con lui alcuni amici [cit.]

Se dovessi riassumere la trama verrebbe un pastrocchio. Un po’ come quella rivista che, avendo solo lo spazio di un trafiletto, scrisse: “Frodo vuole gettare in un vulcano l’anello magico forgiato da Sauron per dominare la Terra. Con lui alcuni amici”. L’immagine è ormai famosissima nella “bolla nerd” italiana, ma devo ammettere che capisco benissimo la difficoltà nel riassumere un’opera da più di mille pagine in cui, oltre a dipanare una storia, Tolkien crea un mondo.

Il Signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli è un’opera in cui Tolkien minuziosamente descrive ogni componente del mondo da lui creato. Il romanzo, infatti, inizia proprio con la descrizione degli Hobbit, tratteggiati nel loro aspetto, carattere e origini e in generale tutta la Contea, quindi l’autore mette le cose in chiaro fin dall’inizio. Nei tre romanzi si dipana un mondo raffigurato così dettagliatamente che sembra vero, fatto da razze, persone, luoghi e dinastie. Ho iniziato dicendo che il giovane me aveva sofferto questa prolissità e, anche da adulti, questo modo di condurre la narrazione non è affatto per tutti, soprattutto vista la soglia dell’attenzione di un pesce rosso che oggi ci contraddistingue.

Il Signore degli Anelli oggi

Ho introdotto l’elefante nella stanza: com’è quest’opera nel 2025?
Partiamo dal fatto che il fascino che sprigiona Il Signore degli Anelli è enorme, nonostante l’opera venne pubblicata nel Regno Unito tra il 1954 e il 1955. Sarò banale, ma siamo di fronte a un’epopea magnifica senza tempo.
Però siamo nell’epoca in cui nelle serie Netflix i personaggi spiegano cosa stanno facendo, visto che si dà per scontato che gli utenti usino la piattaforma di streaming come “secondo schermo”, con la loro attenzione monopolizzata dallo smartphone. Quindi, visto che così stanno le cose, capisco che per una parte dei lettori oggi Il Signore degli Anelli possa essere percepito come un prodotto di un’altra epoca. Anche se io non condivido questo approccio, visto che per definizione leggere è una cosa lenta e in generale almeno i passatempi dovremmo viverli come una cosa che ci fa stare bene e non come ulteriore fonte di stress. Il Signore degli Anelli è un capolavoro e sarebbe un peccato perderselo a priori, poi ovviamente non vuol dire che debba piacere per forza a tutti, ci mancherebbe. Comunque si tratta di una narrazione che non “scorre” nel modo in cui siamo abituati oggi.

Edizione

L’edizione in mio possesso è quella prima del 2003 e quindi è quella storica con all’interno i mitici “orchetti” e “vagabondi”, rispettivamente al posto di “orchi” e “Troll”. Non mi metterò a comparare le varie edizioni, visto che non ho la conoscenza tale per farlo. Mi piaceva condividere lo smarrimento nel leggere la prima volta “vagabondo” e cercare su internet cosa diavolo significasse.

Concludendo

Non ci volevo certo io per dire che Il Signore degli Anelli è un capolavoro. Ho condiviso la mia esperienza, partendo dall’essere appassionato della trilogia cinematografica e ora lo sono anche di quella cartacea.
Mi ha preso così tanto, nonostante ci abbia messo mesi per leggerlo vista la sua mole, che ora mi è venuta la voglia di leggere Lo Hobbit!
Potrei stare ore a trattare della figura degli Hobbit, i piccoli uomini della Contea dimenticati da chi pensa di fare la Storia nel mondo di Arda o sulla visione cristiana della Provvidenza. Interessante è anche la questione delle differenze tra libri e film, se volete posso scrivere un articolo al riguardo. Veramente ci sono mille spunti e infatti internet è a ben ragione pieno di contenuti al riguardo.
Quindi questo NerdandoConsiglia sul Il Signore degli Anelli vuole essere una testimonianza su come si possa leggere, anche se l’ho fatto coi miei tempi, quest’opera nel 2024/2025.

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