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Monster Train 2 – Railway to Hell

Monster Train 2

Recensione

Ok, volevo fare un bellissimo gioco di parole nel titolo, ma poi mi sono reso conto che è concettualmente sbagliato, perché il treno va verso il Paradiso, non verso l’Inferno. Vabbè.

No, non sono impazzito, ma reduce da una lunga run su di un gioco che non conoscevo e al quale non avrei dato due centesimi prima che Tencar me lo facesse conoscere e mi affidasse questo articolo.

Monster Train 2 è il sequel di Monster Train: First Class, che proprio Tencar aveva recensito ormai 4 anni orsono, ma io non so perché non mi interessasse, dato che è un titolo estremamente interessante e perfettamente nelle mie corde.

Meccaniche

Sviluppato come il primo dallo studio indipendente Shiny Shoe, Monster Train 2 è un titolo roguelike basato su meccaniche di deckbuilding: quindi, in soldoni: se muori la partita finisce e la tua potenza sta nella bravura con la quale riesci a creare il tuo mazzo di carte, che nel nostro caso contiene creature, incantesimi, oggetti.

Quelli bravi hanno notato subito, in occasione dell’uscita del primo, l’apparente somiglianza con un peso massimo del genere come Slay the Spire ma, essendo io una delle dieci persone al mondo che non lo ha giocato, non posso confermare né smentire il paragone. Non che mi importi molto, dopotutto: Tencar, che comunque gli assegnò il suo award per il videogioco dell’anno, confermava che fosse tutta sola apparenza e io mi fido.

Quello che è vero, però, è che Monster Train 2 si poggia su una meccanica che ti infogna e ti appaga come solo i migliori titoli sanno fare, e questo è ciò che conta: dato che della trama ce ne dimenticheremo dopo circa 3 minuti, e persino gli sparuti intermezzi che ce la ricordano alla fine ci sembreranno un ingombro al divertimento, possiamo liquidarla con molta semplicità; se nel primo titolo andavamo con il nostro treno verso il Paradiso per evitare che le schiere angeliche ghiacciassero il nostro regno infernale, qui ci alleeremo con i buoni per andare a menare quelli ancora più cattivi, i Titani, che minacciano i regni celesti. Credo basti così.

Il gioco funziona praticamente come il primo capitolo: abbiamo a disposizione un treno multipiano, lanciato a tutta velocità verso il centro del Paradiso, che durante il percorso dovrà rimanere incolume; percorrendo i binari, per ogni zona attraversata dovremo affrontare uno scontro.  In ciascuno di questi scontri, a bordo del treno saliranno orde di nemici che punteranno a spegnere la pira situata all’ultimo piano, che rappresenta sostanzialmente la nostra vita: spenta la pira, la partita terminerà.

Monster Train 2

Botte da orbi.

Gli scontri avvengono a turni e, a ogni turno, avremo la possibilità di giocare carte pescate dal mazzo, che ci permetteranno di mettere in campo delle creature, lanciare incantesimi, potenziare i nostri sgherri; chiaramente, più il mazzo sarà affinato e migliorato, migliori saranno le chance di prevalere.

Sulla già ottima struttura del primo capitolo, Shiny Shoe migliora e aggiunge tutto ciò che può, senza snaturarne la forza.

La novità più grande è forse quella dei clan, che arricchisce a dismisura la ricchezza e la varietà di ogni partita, dato che a inizio partita dovremo selezionare due tra tutti i clan disponibili, ciascuno dei quali non differisce solo nelle tematiche ma anche nelle meccaniche; capirete bene quante possibilità strategiche si aprono mischiando tutte le abilità e cercando sinergie sempre nuove.

Alle tipologie di carte già presenti in precedenza, si aggiungono le carte equipaggiamento, che potenziano i nostri combattenti, e le carte stanza, che forniscono modificatori valevoli per tutto il piano del treno cui le assegneremo. Metteteci poi tutte le varie personalizzazioni iniziali e quelle possibili durante la partita, le varie modalità di gioco (tra le quali una mostruosa che aumenta intenzionalmente la difficoltà degli scontri per bottini migliori), le sfide giornaliere, e il nuovo hub centrale con le varie migliori da sbloccare, capirete quindi che si tratta di un titolo che ci lancia addosso una rigiocabilità e un potenziale di assuefazione mostruoso, facile come regole ma difficile da padroneggiare.

Esattamente il mio orticello, insomma.

Già, difficile da padroneggiare: nonostante l’introduzione di un meraviglioso tasto “undo” che permette di ritornare sui propri passi, Monster Train 2 ti mette di fronte ad una sfida intrigante che mai ti frustra, ma piuttosto ti ammalia, ti rapisce e ti assuefà, mentre man mano cerchi di migliorare, passo dopo passo, ora dopo ora.

Monster Train 2

Tra uno scontro e l’altro, potremo scegliere quale strada prendere e quindi quali miglioramenti portare a casa per il prossimo.

Poco conta che a volte il tutto non sia perfettamente bilanciato, di fronte a tutta questa ricchezza e varietà: bravi Shiny Shoe, che sono stati in grado di costruire miglioramenti su un meccanismo che girava già che era una bellezza, senza snaturare le loro idee e innestando le nuove in modo organico e senza strafare.

Grafica e sonoro

Sulle prime, l’aspetto grafico era quello che mi convinceva di meno: mi sembrava la classica grafica da gioco mobile senza infamia e senza lode, sono onesto, soprattutto guardando alla locandina. Ma devo essere altrettanto onesto nel dire che poi mi ci sono abituato e che alla fin fine non mi dispiace, pur non essendo uno stile che mi faccia impazzire. I colori sgargianti, che non so perché ma mi hanno ricordato un po’ Heartstone, rendono il tutto molto gradevole da guardare.

Altro discorso per la musica, a mio avviso buonissima: metal tamarro perfettamente adeguato all’atmosfera generale del gioco, gasa di brutto quando arrivano i boss! Promossa!

In conclusione

Non ho giocato al primo Monster Train (mea culpa), ma questo Monster Train 2 mi è piaciuto di brutto: mi sono documentato e sostanzialmente ho capito che si tratta dell’evoluzione del primo capitolo sotto tanti steroidi: gli sviluppatori avevano la formula vincente e hanno giustamente pensato che fosse stupido rivoluzionarla, ma piuttosto pomparla e renderla più solida con tanta altra roba. Come biasimarli, soprattutto se riesci a farlo in questo modo pulito ed elegante.

Non un more of the same, ma un vero e proprio sequel che fa bene come il primo, e fa anche di più.

Insomma, se non si fosse capito, ho perfettamente compreso perché il primo Monster Train abbia ottenuto tutto il successo che ha avuto, e auguro al sequel altrettanto successo perché è davvero una bombetta da infognamento supremo; se vi piace il genere, poi, è imperdibile!

Se gli volete dare uno sguardo, oltre che su Steam, Playstation 5, Nintendo Switch, Xbox Series X/S ed è anche su Gamepass: nessuna scusa!

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Nerdando in breve

Monster Train 2 è il sequel di un titolo di grande successo nella sua nicchia, che migliora tutto il migliorabile in modo semplice e pulito.

Trailer

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