Videogames

Gli spazi liminali nei videogiochi in 5 titoli

Spazi liminali videogiochi

Un po’ di titoli sugli spazi liminali

Di che cosa si tratta

Chi ci segue saprà già che ultimamente mi sono interessata al concetto di backroom e di spazi liminali: dopo essermi imbattuta nell’idea attraverso alcuni video, ho voluto approfondire e qui vi ho spiegato cosa indicano questi due termini, come sono nate queste leggende metropolitane e qualche anticipazione sul film di prossima uscita.
A quel punto, mi sono chiesta? Gli spazi liminali sono presenti nei videogiochi? A quanto pare sì e, anzi, rappresentano un materiale suggestivo e ricco di possibilità. Ecco 5 titoli che esplorano il concetto.

Superliminal

Con un titolo così, poteva forse non trattarsi di un videogioco sugli spazi liminali? Superliminal è un puzzle game surreale pubblicato nel 2019 da Pillow Castle Game per Nintendo Switch, PlayStation e XBox.
In prima persona, il gioco ci pone nei panni di un partecipante in uno studio sul sogno che, però, rimane intrappolato in un ciclo onirico. Guidato dalla voce del Dr. Pierce, dovrà risolvere tutti gli enigmi per uscirne.
Nell’iconografia di gioco non faticheremo a riconoscere le atmosfere tipiche degli spazi liminali, oltre che qualche riferimento a Portal.

Portal

Lo abbiamo appena nominato: Portal è un apprezzato e famoso videogioco rompicapo in prima persona del 2007, sviluppato da Valve Corporation per Windows, XBox, PlayStation e Linux.
Acclamato come uno dei giochi più originali di quell’anno, Portal si caratterizza per un gameplay unico e una storia ricca di humor nero.
Impersoneremo una persona che si risveglia in un complesso tecnologico abbandonato e che viene guidata da una voce AI nella risoluzione di vari livelli di test attraverso l’edificio (con la promessa di una torta in ricompensa).
Le atmosfere liminali ci sono tutte, così come la possibilità di spostarsi attraverso portali: elementi che, insieme a una storia appassionante e ricca di sorprese, hanno contribuito a fare di Portal un autentico masterpiece.

The Exit 8

Se parliamo di spazi liminali nei videogiochi non possiamo che citare The Exit 8: walking simulator ambientato in una stazione della metropolitana, è stato pubblicato nel 2023 da Kotake Create per Nintendo Switch, XBox e PlayStation.
Sviluppato in prima persona, il gioco si ambienta in una metropolitana di Tokyo deserta, nella quale saremo chiamati a individuare le variazioni e le anomalie che si presenteranno. Un tipico esempio di inquietanti spazi liminali, giocabile anche con VR.

The Stanley Parable

Un altro esempio che si adatta bene al concetto di spazi liminali nei videogiochi è questa avventura dinamica del 2013, sviluppata da Galactic Cafe per Windows, MacOS e Linux.
In questo titolo nato inizialmente come mod per Half-Life 2, impersoniamo Stanley, un impiegato che ha il compito di eseguire le istruzioni che gli vengono impartite tramite un computer.
Quando il computer si oscura, Stanley dovrà abbandonare la sua postazione ed esplorare gli uffici deserti, guidato dalla voce narrante, che potrà scegliere di assecondare o contrastare.

Silent Hill

Probabilmente questo celeberrimo survival horror del 1999 sviluppato da Konami per la PlayStation 1, che ha dato poi vita ad una fortunatissima e longeva saga di videogame con incursioni cinematografiche, non è il primo titolo che ci verrebbe in mente parlando di spazi liminali nei videogiochi eppure, a ben guardare, si inserisce perfettamente nel genere.
La nebbia che ci conduce in un mondo altro, deserto tranne per la presenza di temibili mostri, è la perfetta ambientazione liminale!

Vuoi chiacchierare e giocare con noi? Vienici a trovare sul nostro Server Discord e sul nostro Gruppo Telegram

Contenuti

To Top