
Ed ecco a voi Virtus!
Presentato al Play 2025, Virtus! è una delle novità targate Giochi Uniti che ci ha incuriosito maggiormente e che abbiamo recensito per voi. Ringraziando Giochi Uniti per averci fornito una copia del gioco per questa recensione, andiamo a vedere come si comporta l’ultimo lavoro di Mario Quartana, tutto basato sulle sette virtù.
Recensione
Chi non conosce le sette virtù – ossia fede, speranza, carità, prudenza, giustizia, fortezza e temperanza – spesso e volentieri contrapposte ai sette vizi capitali? In Virtus! le sette virtù sono alla base del gioco, rappresentando sette diversi poteri che si attiveranno a fine partita. Mi sembra doveroso fare una premessa: per quanto il gioco si basi sulle sette virtù che sono uno degli elementi cardine del cristianesimo, non è assolutamente necessario essere religiosi per gustarselo, anzi, questo è sicuramente un modo per entrare a contatto con dei concetti interessanti e che vengono ben spiegati in Virtus!.
Meccaniche
Virtus! è un gioco di carte basato sul meccanismo delle prese, ossia la raccolta di determinate carte che avremo a disposizione sul tavolo. Avremo infatti due file da sette carte (il 7 sarà ricorrente in tutto il gioco, sapevatelo!) e potremo raccogliere le carte dalla fila inferiore secondo due semplicissime regole:
- o si raccolgono le carte della stessa virtù – rappresentata da un colore e da una grafica ricorrente;
- o si raccolgono le carte che hanno lo stesso valore – ogni carta infatti può avere un numero da 1 a 14 per un totale di 98 carte disponibili, da scalare nel caso di partite con meno di 7 giocatori secondo quanto indicato in un angolo della carta. Il valore servirà principalmente per gestire i pareggi nel caso abbiate pari numero di carte di una determinata virtù, premiando chi avrà quella più alta.
Una volta che un giocatore avrà effettuato la presa, dovrà far scendere le carte dalla fila superiore per riempire gli spazi appena liberati e poi pescare dal mazzo per rimpinguare la fila superiore. Così facendo i giocatori hanno la possibilità di ragionare con un turno di anticipo e, cercando di ricordare cosa hanno preso gli altri, pensare strategicamente per gestire le maggioranze.
Come infatti potrete immaginare, Virtus! ci chiederà di conteggiare – una volta finite tutte le carte sul tavolo – le diverse maggioranze delle virtù, andando a premiare chi arriverà in prima e seconda posizione per ogni virtù, secondo un preciso ordine indicato sul regolamento. Attenti quindi a scegliere saggiamente su che virtù investire; vi assicuro che giocando in tanti la coperta è veramente stretta e tante maggioranze si decideranno sulla base di una singola carta.
Ultimo elemento da tenere in considerazione è la presenza su alcune carte di piccoli loghi a forma di goccia d’acqua, calice, fuoco e luna, che vi daranno bonus o malus a fine partita. Anche qui vi dico, cercate di tenere sott’occhio cosa prendete e le combinazioni che potrete sfruttare, in quanto i punti extra che possono darvi questi loghi possono fare la differenza a fine partita – e lo dico per esperienza personale!
Finita la partita, quindi, le virtù attiveranno i loro poteri con bonus particolari per chi arriva primo o secondo nel conteggio delle maggioranze, e dopo aver fatto i conti – a volte un po’ intrecciati! – potrete eleggere la persona più virtuosa al tavolo.

Uno sguardo alle carte
Materiali
Virtus! è un gioco che si basa esclusivamente sulle carte, quindi le 98 carte sono l’elemento cardine, correlate da un nutrito set di segnalini per tenere traccia dei punti a fine partita.
La grafica del gioco è ben fatta e molto “rilassante“, complici i colori pastello che permeano tutto lo stile grafico del gioco. Le rappresentazioni delle virtù sono evocative al punto giusto, e il gioco è anche color blind-friendly.
Classico consiglio per i giochi di carte: imbustatele! Per quanto la qualità sia buona, meglio non sfidare la sorte durante le mescolate più o meno vigorose.
Piccolo tocco di classe: il regolamento è in italiano e in inglese, cosa che rende Virtus! un gioco fruibile anche agli amici internazionali e che può essere regalato in tutto il mondo.
Concludendo
Virtus! è un gioco rapido, veloce, dove sarà sufficiente una partita per entrare subito nei meccanismi e prepararsi già per la seconda mano. All’inizio è necessaria una attenta lettura del regolamento per comprendere bene i meccanismi delle virtù e per cercare di capire qual è la strategia corretta, ma fortunatamente il gioco scorre bene.
Consiglio caldamente di giocarci in tanti, possibilmente proprio in 7, perché – al netto della coperta cortissima – è così che riuscirete ad innalzare il livello di sfida e rendere le partite più imprevedibili e migliorare la strategia dietro alle vostre prese. Virtus! è assolutamente godibile anche in 2, certo, ma secondo me perde gran parte del suo fascino con pochi giocatori.
E voi, quale virtù preferite?
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Nerdando in breve
Virtus! è un gioco di prese e maggioranze basato sulle sette virtù: quale sarà quella che vi contraddistinguerà?
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