Fiere

Giocomix 2025 – Una fiera da sold out!

Arrivato alla sua 18° edizione, il Giocomix mantiene il suo status di evento più importante per i nerd provenienti da tutta la Sardegna raggiungendo il sold out dei biglietti. Quest’anno, per la prima volta, sono riuscita ad andarci anche io e devo dire che non ne sono rimasta affatto delusa e sono uscita dai cancelli della Fiera di Cagliari emozionata come una bambina.

Ma cosa ho combinato al Giocomix per essere così felice post festival?

Una domenica pomeriggio super nerd

Quest’anno il Giocomix si è tenuto a Cagliari nelle giornate del 29 e 30 marzo, sfortunatamente, però, sono riuscita ad andarci solo la domenica. Tuttavia, anche se ho perso qualche evento interessante, si è dimostrata la giornata perfetta non solo grazie alle temperature più calde ma anche per altri eventi della giornata che rimarranno impressi nella mia memoria.

Mi riferisco in particolar modo alle interviste a due ospiti internazionali legati al mondo dei videogiochi: Bartosz Sztybor (Franchise Creative Director di CD Projeksat RED) e Ilona Ivanova (una delle cantanti che ha prestato la voce ad Alfira in Baldur’s Gate 3)

Foto scattata durante l’intervista a Bartosz Sztybor in cui ha raccontato molti dettagli e aneddoti sul suo lavoro.

Intervista a Bartosz Sztybor

Il Creative Director della casa videoludica polacca, che ha dato i natali a giochi come The Witcher e Cyberpunk 2077,  ha condiviso con il pubblico dettagli e aneddoti sul suo lavoro, rispondendo alle curiosità dei fan e ammettendo la sua responsabilità nella scelta di far morire un personaggio piuttosto amato nell’acclamata serie NetflixCyberpunk: Edgerunners (se avete capito di quale personaggio sto parlando, ora sapete con chi prendervela).

Ho trovato particolarmente interessanti le sue opinioni riguardo all‘uso dell’intelligenza artificiale e il fan service. Bartosz, in quanto creativo è seriamente preoccupato dell’utilizzo dell’I.A. nel settore videoludico e altri settori artistici, ma non ne demonizza totalmente l’utilizzo in campo scientifico, in cui invece può dare un enorme aiuto all’essere umano. In linea di massima, però, non crede che la creatività umana potrà essere completamente sostituita da quella artificiale. Condivido appieno la sua opinione, ma credo che sia anche responsabilità di noi consumatori quella di non accontentarci di ciò che l’intelligenza artificiale realizza rubando da vari artisti.

Nel corso dell’intervista, ha anche espresso il suo parere riguardo l’ascoltare le richieste dei fan nel suo lavoro e ha criticato aspramente il fan service spietato finalizzato solo allo sfruttamento economico di un brand, mentre approva quello rivolto ad arricchire una storia e il backgorund di un personaggio. Nel caso di Cyberpunk 2077, anche se non direttamente coinvolto nella fase di sviluppo, ha ammesso che l’ascoltare i fan e le loro lamentele ha permesso di ottenere una versione del gioco più soddisfacente.

Intervista a Ilona Ivanova

Il mio viaggio attraverso Baldur’s Gate 3 è stato lungo e tortuoso, ma probabilmente sarà per sempre uno dei più belli mai fatti e chi come me ha amato questo titolo avrà sicuramente apprezzato anche le musiche e le canzoni che arricchiscono l’esperienza videoludica. Tuttavia, mai avrei pensato di sentire Alfira cantare dal vivo e commuovermi sentendola.

Foto scattata durante l’intervista a Ilona Ivanova. Da seduta forse non si capisce, ma accanto a lei mi sono sentita un’halfling!

Ok, non c’era effettivamente una tiefling sul palco, ma tra gli ospiti internazionali del festival c’era anche Ilona Ivanova, la cantante che ha dato voce ad Alfira in Baldur’s Gate 3, la quale ci ha deliziato con la sua voce cantando Alfira’s song e raccontando aneddoti su questa sua avventura inaspettata nel mondo dei videogiochi.

Al termine dell’intervista Ilona ha dedicato un po’ del suo tempo ai fan rilasciando autografi e scattando foto. Sono riuscita a scambiare una chiacchierata veloce e credo sia stato uno dei momenti più belli di tutta la giornata.

Se vi è piaciuta in BG3 sappiate che ha rivelato che sta nuovamente lavorando con Borislav Slavov, il compositore delle canzoni di questo videogioco straordinario, a un progetto ancora top secret. Quindi, chissà, forse la risentiremo in qualche nuovo videogioco.

Ospiti

Il Giocomix quest’anno offriva una vasta gamma di ospiti nazionali e internazionali, da doppiatori famosi come Pietro Ubaldi (voce di molti personaggi animati tra cui Doraemon, Taz e Meowth dei Pokemon solo per citarne alcuni) e David Chevalier (doppiatore ad esempio di Morty di Rick e Morty e Loki) a Yoshiko Watanabe, mangaka e animatrice che ha lavorato a numerose opere di Osamu Tezuka tra cui Astroboy  e Kimba- Il Leone Bianco.

Purtroppo, andando solo domenica pomeriggio, non mi è stato possibile incontrare molti degli ospiti invitati, ma mi ritengo pienamente soddisfatta di come sia andata la giornata e spero di riuscire ad incontrare altri ospiti interessanti nelle prossime edizioni.

Mostra su L’Arte di DanDaDan in collaborazione con J-Pop Manga.

Padiglioni

Al Giocomix è possibile visitare diverse aree tematiche divise in padiglioni e, visto che ci andavo per la prima volta, ho voluto esplorarle per bene tutte.

Nel Padiglione A, oltre agli stand dei venditori, era possibile trovare anche un’area dedicata ai videogiochi e in particolare alla realtà virtuale e al retrogaming. Ormai forse è noto quanto io ami i giochi e le console considerate ormai vintage ed è stato bello vedere ragazzini giocare ai cabinati, alla PlayStation 1 o al Super Nintendo. Tutti i posti erano occupati, quindi non ho giocato a nulla ma è bello ogni tanto lasciare lo spazio ai più piccoli così che possano conoscere quelli che sono stati tasselli importanti della storia dei videogiochi.

Sempre in questo padiglione erano allestiti tavoli per poter giocare GDR e so che sin dalla mattina si son tenute delle one-shot di Dungeons and Dragons. Ammetto che mi sarebbe molto piaciuto giocarne una perché i modellini e le miniature erano parecchio invitanti. Come al solito mi sono anche dovuta frenare dal comprare set di dadi, che sicuramente sarebbero finiti a far la polvere visto che se riesco a giocare di ruolo lo faccio prettamente online.

Quest’anno il Giocomix ha dedicato anche uno spazio nel Padiglione T anche a due mostre, una su vecchie pubblicità videoludiche e l’altra su DanDaDan organizzata in collaborazione con J-Pop Manga. Ammetto di non aver ancora letto il manga o visto l’anime, nonostante il suo enorme successo di pubblico, ma dopo aver ammirato alcune delle tavole presenti penso che sarà la prossima serie animata che inizierò.

Nel Padiglione D invece si trovava l’area palco, dove si sono tenute le interviste ad alcuni ospiti, il contest di K-pop e la tanto attesa gara cosplay, dove ho avuto modo di ammirare alcuni lavori incredibili realizzati da cosplayer con un range di età vastissimo, dimostrando che una passione non ha limiti.

Negli altri padiglioni era possibile provare altri videogiochi, giocare tornei di carte o scoprire qualcosa di più sul mondo del Larp e del Soft Air. Come in altre fiere, poi, c’era anche un’Artist Valley, in cui poter ammirare opere incredibili, stand di cibo e gadget nerd e un’area dedicata ai giochi da tavolo in cui inaspettatamente ho passato molto tempo a provare giochi.

Chissà quale incredibile avventura ha avuto luogo su questo tavolo, mi sarebbe piaciuto tanto scoprirlo o meglio ancora parteciparvi!

Una nuova passione per i giochi da tavolo

Da quando faccio parte di Nerdando il mio interesse verso i giochi da tavolo è aumentato, soprattutto grazie alle recensioni dei miei colleghi e le chiacchierate fatte su Discord (se ancora non ne fate parte, vi consiglio di unirvi al server di Nerdando). Sono riuscita a coinvolgere in questo mio interesse anche il mio ragazzo e domenica abbiamo deciso di provare qualche gioco nell’area dedicata del Giocomix organizzata dai ragazzi dell’Orso Babà (negozio di Cagliari specializzato non solo in giocattoli ma anche in giochi da tavolo).

Siamo partiti con un gioco leggero e piuttosto rapido: Dobble. Un titolo che io conoscevo solo di vista perché usato da alcune mie colleghe per allenare la memoria di alcuni studenti con bisogni educativi speciali, ma non l’avevo mai provato e devo dire che nella sua semplicità mi sono divertita molto.

In seguito, ci è stato proposto Coco Rido (la versione italiana di Cards Against Humanity), un gioco divertente quando si è in tanti e ammetto che noi ci siamo un po’ frenati per evitare di essere eccessivamente volgari davanti a uno sconosciuto, sono sicura che daremo il peggio di noi in compagnia di amici.

Il gioco che però ci è piaciuto di più è stato l’ultimo che abbiamo provato. Si tratta di Cortex – Challenge, un party game in cui bisogna essere i più veloci a rispondere a sfide di intelligenza di vario tipo e ottenere più pezzi di cervello degli altri giocatori.

Cortex ci è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di acquistarlo prima di lasciare il padiglione aggiungendolo a Le Strade d’Inchiostro, un puzzle game competitivo che ci ha incuriosito e che spero proveremo presto. Chissà se sarà il primo gioco da tavolo che consiglierò in un Nerdando Consiglia 😉

Conclusioni

La mia esperienza al Giocomix è stata breve, ma decisamente intensa e anche se continuo a pensare che ormai un po’ tutte le fiere del fumetto e del gioco tendano ad assomigliarsi, devo dire che questa domenica resterà indimenticabile. Questo è stato possibile soprattutto grazie alle persone incontrate tra ospiti, standisti e cosplayer super disponibili. Quindi, che dire, probabilmente ci si rivedrà l’anno prossimo e vi aggiornerò sulla mia avventura al Giocomix 2026!

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