Il 29 e 30 Marzo 2025 si è tenuta la quarta edizione di IDEAG Napoli e sono sono riuscito a parteciparvi, visto che ci tenevo assolutamente ad andarci almeno un giorno e così è stato! In questo articolo vi condividerò la mia esperienza a questo evento ma prima, brevemente, vi dico cos’è ‘sta IDEAG!
Cos’è Idea G
IDEAG (Incontro DEgli Autori di Giochi) è un appuntamento oggi organizzato da SAZ Italia (cioè l’Associazione degli Autori di Giochi). È nato nel 2005 come un piccolo ritrovo e poi è cresciuto nel tempo fino a diventare un appuntamento significativo per gli autori di giochi da tavolo, i quali testano i loro prototipi e possono confrontarsi al riguardo.
Non solo c’è una IDEAG nazionale ma ve ne sono diverse sparse per tutt’Italia: è proprio a una di queste che ho partecipato io!
“Ma cosa ci fai lì che non sei un autore?”
Non sono un autore, certo, ma affinché un gioco da tavolo esista servono sia il game designer, sia i playtester che provano il titolo, sia un editore che curi tutto il percorso dall’ideazione fino alla effettiva pubblicazione. Per questo alle IDEAG sono i benvenuti tutti questi soggetti. Io rientravo tra i playtester, ovviamente, e quindi quello che state leggendo è l’evento raccontato dal mio punto di vista!
La mia esperienza
Domenica mattina partenza in salita visto che, non contento del passaggio all’ora legale, chi mi doveva venire a prendere ha forato la ruota. L’opzione treno era anch’essa saltata, visto che quelli per me utili erano ormai partiti e sarei arrivato a Napoli tardissimo e quindi pensavo di non poterci andare più. Ma è comparso un passaggio salvifico da Avellino! Sembra la Provvidenza che aleggia nella trilogia cartacea di Il signore degli Anelli, vi tocca la citazione tolkeniana visto che lo sto leggendo da mesi!
La sede dell’evento era presso l’ex base Nato a Napoli, una struttura enorme, della quale è stato sfruttato uno stanzone.
Gli autori avevano dei tavoli riservati sui quali si potevano provare i loro prototipi. Ho avuto il piacere di provarne quattro ed erano tutti validi. Ho respirato un clima sereno che diventava improvvisamente serio e tecnico quando si doveva dare e ricevere indicazioni sui giochi testati.
Inoltre ho vinto tre partite su quattro. Unico neo? Che non posso registrarle su Boardgamegeek visto che non si tratta di titoli editi… per ora!
Scemenze a parte ora vi parlo dei giochi.
I giochi provati
Applausi
Il primo titolo che ho provato è stato Applausi di Massimo Di Bello. Il gioco, basato sul draft, è nelle prime fasi di sviluppo. Non mi è dispiaciuto, per me potrà diventare un buon prodotto per il target di riferimento, cioè introduttivo/family plus.
I 7 regni di Argyria/Rex Romana e Neter
I 7 regni di Argyria è un gioco di maggioranze con la possibilità di scegliere le azioni grazie a un draft a inizio round. Ho vinto di un punto sul secondo e, in generale, tra me e l’ultimo c’erano pochi punti di differenza. Questa è la versione in salsa fantasy che ho provato io, ma Raffaele Basso, l’autore, mi diceva che quella denominata Rex Romana era la versione che aveva mostrato di più.
Invece Neter è un piazzamento lavoratori con una gestione molto creativa di dove posizionare i propri quattro omini. Riuscire a fare qualcosa di originale, almeno per me, sia chiaro -poi magari sicuramente ci sarà qualche titolo che ci aveva già pensato- non è affatto facile.
Mi sono piaciuti entrambi.
Grammichele
A me piacciono gli astratti e i piazzamento tessere: non appena ho esternato questa cosa, Domenico D’Arienzo mi ha fatto provare il suo prototipo.
Grammichele si compone di tessere esagonali che presentano sempre tre colori su di esse, giallo, rosso e verde. Lo scopo è creare gruppi con un sistema di punteggio simile a Kingdomino, ma al posto delle corone qui ci sono le torri. Inoltre c’è una bellissima trovata: le torri del gruppo più grande delle tessere gialle, il colore neutro, saranno il limite massimo di torri di ogni gruppo di quel colore per fare punti. Lo so che detto così sembra difficilissimo, ma gli astratti sono così, o forse sono io scarso a spiegarli così per iscritto; poi, giocandoci, diventa tutto immediato!
L’ho trovato un uno contro uno perfetto per gli appassionati degli astratti.
Gli altri titoli
Ovviamente ho brevemente descritto i giochi che ho provato, ma ce ne erano anche altri e tutti mi attiravano, chi per un motivo chi per un altro. Ma non c’è stato il tempo materiale per provarli tutti!
Concludendo
Ho passato proprio una bella domenica e, visto che questo articolo l’ho scritto il giorno dopo, si può dire che l’ho scritto a caldo.
Si respirava una bella atmosfera ed è stato bello vedere gli autori felici di come il tavolo reagiva positivamente ai propri giochi. Inoltre mi è piaciuto molto assistere alle discussioni tra autori di giochi da tavolo.
Sono andato per pura curiosità, visto che non avevo mai partecipato ad un evento del genere, per il piacere di provare prototipi (al Guiscardo ne ho provati diversi) e anche per la possibilità di scriverci un articolo al riguardo. Poi io ho un’idea: noi del Sud Italia ci lamentiamo che non si organizza mai niente, visto che le manifestazioni si tengono da Roma in su. Per questo per me partecipare a uno evento che reputo meritevole è stato un modo per dimostrare che c’è un pubblico interessato ad eventi di aggregazione.
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