Videogames

Monster Hunter Wilds – Il dualismo nel diventare mainstream

Monster Hunter Wilds

Ah, Monster Hunter, che gloriosa serie, un videogioco che è partito come super farmoso e con una altissima barriera d’entrata, ma che è arrivato pian piano a trasformarsi  in un videogioco “mainstream“.

Monster Hunter Wilds è il titolo apice di questa trasformazione, nel positivo e nel negativo.

Attenzione: questa NON è una recensione, è un pensiero, un’opinione, un discorso da parte di un enorme fan della saga, che vuole chiarire il suo dualismo interiore su un gioco che ama.

Una trama, finalmente

Nei vari Monster Hunter, la trama è sempre stata un elemento di sfondo, una linea temporale abbozzata, degli elementi nascosti, tanta banalità e una scusa per la comparsa di nuovi mostri da uccidere.

Monster Hunter Wilds dà una svolta a questa parte di gioco: la storia, anche se breve, è molto interessante, coinvolge pochi personaggi e ne evidenzia l’evoluzione, dà finalmente una personalità (super fica) alla cacciatrice o al cacciatore e, soprattutto, giustifica il “perché” uccidiamo mostri, cosa non scontata.

Senza star qui a fare grandi spoiler, anche se questo gioco ormai lo han visto tutti, ci sono delle strizzate d’occhio ai veterani della saga o a chi conosce la storia dei 4, la guerra dei draghi e la Equal Dragon Weapon, cosa non scontata, un valore aggiunto (o forse fanservice, chi lo sa).

Un gameplay spettacolare

Sul gameplay di Monster Hunter Wilds c’è poco da dire se non: “incredibile”. Le armi sono le solite, ma ognuna più coreografica che mai: io le ho provate tutte ma l’arco, le doppie lame e il falcione-insetto sono le mie preferite perché, utilizzandole, lottare con il mostro diventa una danza.

Ogni colpo ha un peso, ogni combo sembra un’opera d’arte. Ma c’è un problema: è troppo bello.

Il cacciatore o la cacciatrice ha così tante mosse incredibili, così tanti strumenti a disposizione, che il mostro diventa poco più di un punching ball, sempre a terra, cavalcato o bloccato dai focus strike alle ferite.

Persino il palico è diventato fortissimo.

Dove sta la lotta per la sopravvivenza che tanto ho amato? La tensione del dover scegliere il momento giusto per colpire? Credo che quando tutto è spettacolare, niente lo è davvero.

Forse serve un po’ di cruda difficoltà in più perché, alla fine, credo che molti di noi abbiano continuato a cacciare, negli anni, non per il farming facile, ma per la gloria della sfida e per la bellezza di conoscere ogni mostro piano piano.

Un farming [molto] semplificato

Farmare in Monster Hunter Wilds è diventato quasi un passatempo rilassante più che una necessità, che può essere visto come un lato positivo o negativo.

I drop rate sono aumentati, le ferite scoppiano con i Focus Strike e rilasciano materiali in quantità assurde, e la fauna endemica—pur essendo ben contestualizzata nel mondo di gioco—è ovunque, pronta a rimpinguare il tuo inventario con oggetti da crafting.

Fare scorte di materiali non è più un problema, e questo, a prima vista, sembra un bene. Ma c’è un rovescio della medaglia.

Le parti Artian e i gioielli, che dovrebbero essere il vero endgame del farming, sono teoricamente rari, ma in pratica no.

Online circolano già diversi metodi per sfruttare alcune meccaniche, (relative a missioni, cicli lunari in gioco e piante che si possono ottenere solo nella luna piena)  e ottenere letteralmente mille gioielli e mille parti all’ora, cosa che verrà nerfata a breve.

Costruire la build perfetta non è più una questione di impegno e dedizione, ma di guardare il tutorial giusto e spammare una strategia ripetitiva.
Wilds ti mette in mano tutto su un piatto d’argento ma, nel farlo, si perde qualcosa: il senso di soddisfazione che derivava dal guadagnarsi ogni piccolo miglioramento con sudore e pazienza.

Non serviva inserire dei droprate assurdamente rari, come in World, ma qui la caccia non è più un viaggio, è un traguardo già scritto.

Delle performance scadenti

Uno dei problemi più grossi di Monster Hunter Wilds? Le performance.

Il gioco è incredibilmente ambizioso, con un mondo vasto e dinamico, effetti atmosferici pazzeschi e mostri dettagliatissimi. Però, anche su hardware di fascia alta, cali di frame rate, stuttering e pop-in sono all’ordine del giorno.

Su console, il frame rate spesso fatica a restare stabile, mentre su PC l’ottimizzazione lascia a desiderare, con richieste hardware che sembrano esagerate per quello che offre il gioco.

Certo, Monster Hunter non è mai stato un franchise noto per la sua fluidità impeccabile (soprattutto su PC), ma qui si sente davvero il peso dell’ambizione. Speriamo che Capcom riesca a sistemare la situazione con future patch, perché un titolo del genere merita di essere giocato al meglio, senza dover lottare più contro il frame rate che contro i mostri.

Conclusione

Alla fine della fiera, per quanto abbia spalato merda su Monster Hunter Wilds per tutto l’articolo, devo ammettere una cosa: lo considero un capolavoro. Certo, ha i suoi difetti ma è impossibile negare quanto sia coinvolgente. Il mondo è vivo, la caccia è più fluida che mai, e ogni battaglia ha comunque il suo fascino.

Sto continuando a giocarci e, nonostante le critiche che gli ho fatto, mi sta piacendo un sacco.

Mi rimane però, visto che Capcom di solito non ne sbaglia una, la curiosità di vedere cosa succederà con i prossimi aggiornamenti. Questa questione della difficoltà potrebbe rivelarsi esclusivamente una scelta di marketing volta a attrarre nuovi giocatori? Riusciranno quindi a portare una sfida degna di noi veterani? Bilanceranno il farming in modo che il progresso torni a essere un percorso, e non solo una corsa all’ottimizzazione?

Se Capcom ha già in mente come rielaborare questi aspetti in chiave moderna senza snaturare il cuore della serie, allora Wilds potrebbe davvero diventare il gioco che si merita di essere.

Nerdando in breve

Monster Hunter Wilds è il punto di svolta della serie: spettacolare, accessibile e pieno di qualità, ma anche troppo semplificato. La trama è finalmente coinvolgente, il gameplay è incredibile ma rende i mostri fin troppo facili, e il farming è talmente veloce da togliere soddisfazione. Le performance tecniche zoppicano, ma il gioco resta un capolavoro. Resta da vedere se Capcom riuscirà a bilanciare la sfida nei prossimi update, riportando il brivido della caccia ai veterani.

Vuoi chiacchierare e giocare con noi? Vienici a trovare sul nostro Server Discord e sul nostro Gruppo Telegram.

Trailer

Contenuti

To Top