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Dieci motivi per iniziare a guardare Helluva Boss

Helluva Boss

Seguite Helluva Boss?

Articolo a cura di Kibeth

Perdendoci nell’Hellaverse

Ormai è passato quasi un anno dalla sua messa in onda e se avete amato Hazbin Hotel, i suoi protagonisti e le sue canzoni, sicuramente sarete entrati anche nel tunnel di risate e disperazione di Helluva Boss, targato a sua volta Vivienne Medrano.
Ma se ancora non avete iniziato a vedere Helluva, ecco una lista di 10 ottimi motivi per farlo!

1. I protagonisti: Stolas e Blitzø

Ovviamente non si spoilera nulla, ma tutta la storia principale ruota intorno alla relazione tra il Principe degli Ars Goetia Stolas e l’Imp Blitzø (la O e muta, come ci tiene sempre a specificare lui stesso!): è una relazione sofferta, inizialmente malata, struggente e con le parti che si alternano costantemente, perché Vivzie in questa serie ha deciso di farci versare anche l’ultima lacrima che abbiamo in corpo, non c’e altra spiegazione.
Ma il tutto funziona maledettamente bene, perché i due protagonisti sono scritti in maniera talmente sfaccettata da permettere a ognuno di noi di riconoscersi nelle loro parole, nei loro sguardi, nei loro silenzi, nei loro litigi e nella loro complicità.
Li si ama e si fa il tifo per loro a discapito di tutto. Consigliabile però una scatola di fazzoletti a portata di mano durante la visione!

2. Brandon Rogers

Brandon, il doppiatore di Blitzø, è praticamente l’anima della serie: collaborando in prima persona con Vivzie alla scrittura di Helluva, ha plasmato il suo personaggio a sua immagine e somiglianza, corpo e anima. Se all’inizio il rapporto tra Blitzø e Stolas era stato ideato per emulare quello tossico di Val e Angel Dust di Hazbin Hotel, è stato l’intervento di Brandon a rimodellare il tutto, rendendo il loro legame più profondo e “puro” (e, di fatto, questa riscrittura ha declassato l’episodio Pilota della serie, che la stessa Medrano ha definito “non più funzionalmente canone” rispetto al prosieguo). Grazie alla spiccata personalità di Brandon e alle sue notevoli capacità di scrittura, il suo personaggio è senza ombra di dubbio quello più sfaccettato e meglio definito di tutta l’Hellaverse, il che rende praticamente impossibile non amarlo.

3. Il cast

Alla pari di Hazbin Hotel, Helluva Boss (ovviamente nella versione originale) vanta un cast di prim’ordine, ogni voce è perfettamente adeguata al suo personaggio: Bryce Pinkham, direttamente da Broadway, è di gran lunga la punta di diamante della serie, conferendo al suo Stolas un universo di emozioni, dal cantato al parlato.
Ritroviamo anche Alex Brightman (gia Sir Pentious e Adamo in Hazbin) nei panni del simpaticissimo Fizzarolli (un altro dei personaggi universalmente pùu amati di Helluva), fino ad arrivare a nomi di altissimo livello come la cantante Kesha (la regina Belzebu, Queen Be per gli amici) e il mitico Patrick Page, indimenticabile Frollo da Il gobbo di Notre Dame della Disney (nientemeno che il numero 2 dell’intero Hellaverse, Satana).
Ecco perché Helluva merita almeno una prima visione in lingua originale: ad oggi, essendo una webserie, gode ancora di ampie libertà creative e, se questo consente una notevole varietà di tematiche affrontate, dall’altro presenta ben noti problemi di doppiaggio, perché possono essere prodotti solo dei fandub (anche se di buon livello) e non doppiaggi ufficiali affidati a doppiatori professionisti.
Questo fattore dei vari canali fandub attualmente disponibili qui in Italia appiattisce inevitabilmente in varia misura le personalità prorompenti di tutti i personaggi, non rendendo giustizia al lavoro certosino della Medrano e di tutto il cast originale.

4. Le canzoni

Dal punto di vista delle canzoni, Helluva non solo regge il paragone con quelle di Hazbin Hotel, ma a furor di popolo lo supera anche per quanto riguarda la sua colonna sonora: alcuni brani, dopo la messa in onda delle puntate, sono diventati subito viralissimi (22 milioni di visualizzazioni su YouTube non sono affatto poche, giusto?).
Una menzione d’onore tra tutte la merita la canzone di Stolas “Just look my way“, originariamente semplice fanmade ad opera di Paranoid DJ, talmente apprezzata dal fandom da essere “promossa” a canzone canon dalla stessa Vivienne, con relativa animazione, un gioiello assoluto che nulla ha da invidiare ai grandi studi di animazione.
Com’era accaduto per Hazbin, anche Helluva fa quindi delle sue canzoni un grandissimo punto di forza, in grado di migliorare ulteriormente la narrazione di ogni singola puntata.

5. Un quadro completo dell’Hellaverse

Hazbin Hotel, ambientato a Pentagram City nell’Anello dell’Orgoglio governato da Lucifero, offre una visione alquanto limitata dell’Hellaverse. Con Helluva riusciamo finalmente ad avere un quadro d’insieme, perché vengono presentati non solo tutti gli altri Peccati Capitali, ma anche gli altri Anelli dell’Inferno da loro governati con i loro rispettivi abitanti, le loro tradizioni e il loro modo di vivere.
Come resistere alla tentazione di capire quale Anello è quello più affine alla nostra personalità?
Oltretutto, il team di Vivzie è (diabolicamente) geniale nell’inserire in entrambe le serie frame rapidissimi che rimandano ai personaggi e ambientazioni dell’altra, una vera e propria sfida solo per i più appassionati e, soprattutto, pazienti!

6. Si piange tanto

Ma tanto, tanto, tanto. E, soprattutto, per tanti motivi diversi. Non sono solo Stolas e Blitzø a far versare il proverbiale fiume di lacrime: traumi infantili, abusi genitoriali, prese di coscienza, autoaffermazione, sacrificio, incomprensioni, delusioni, passioni.
Se c’è un argomento delicato in grado di fare commuovere le persone, state pur certi di trovarlo inserito in qualche modo nella trama di Helluva Boss!

7. Come ci si guadagna da vivere all’inferno?

La parte “ludica” della serie (perché, ricordiamolo, Helluva nasce come comedy, bella fregatura!) ci mostra Blitzø e i suoi dipendenti alle prese con le avventure (o forse sarebbe meglio dire disavventure) del loro lavoro: ebbene sì, all’Inferno si deve lavorare!
Ovviamente sono lavori per anime dannate, già solo il nome della ditta di Blitzø è tutto un programma: I.M.P. (Immediate Murder Professionals), gioco di parole tra il nome della sua razza d’appartenenza e l’attività che svolge.
Comunque possiamo dire che l’offerta lavorativa dell’Hellaverse è estremamente variegata: dai sicari ai circensi, dai cantanti ai bodyguard, dai contadini al personale ospedaliero, ma soprattutto vediamo gli altri sei Peccati Capitali partecipare attivamente alla gestione dei loro Anelli, a differenza del “Big Boss” che preferisce dedicarsi alle sue paperelle….

8. La qualità dell’animazione

Nel corso degli anni, Vivienne Medrano si è guadagnata una certa reputazione per la creazione di straordinarie opere animate, corti e video musicali. Quando i pilot di Hazbin ed Helluva andarono in onda per la prima volta, molti li descrissero come una nuova nota estremamente positiva dell’animazione indipendente.
Oltre quattro anni dopo, entrambe hanno conquistato l’amore del pubblico con un’animazione più curata che mai, con il design dei vari personaggi aggiornato (e decisamente migliorato in alcuni casi) e uno stile di animazione ancora più fluido e vibrante grazie agli sforzi di A24, Bento Box Entertainment e SpindleHorse Toons di Vivzie. Dopo una magistrale seconda stagione, con la sua animazione e le tematiche elevate a livelli ancora più alti rispetto ad Hazbin, Helluva Boss ci conferma il suo incredibile potenziale nel campo dell’animazione per adulti.

9. Ha ricevuto recensioni entusiastiche e ne arriveranno sicuramente altre

Dopo il suo debutto, Helluva Boss ha ricevuto recensioni estremamente positive dalla critica e attualmente detiene un punteggio di pubblico su IMDb di 8.1/10.
Anche se in Italia, a causa del mancato doppiaggio ufficiale, non è ancora così popolare, oltreoceano è quasi all’unanimità considerata superiore ad Hazbin, sotto tutti i punti di vista. Con la terza stagione attualmente già in fase di sviluppo, i fan possono aspettarsi un sacco di divertimento mentre Vivienne Medrano e soci si impegnano per rendere la prossima stagione ancora migliore delle prime due.

10. L’importanza del perdono

Se il perno di Hazbin Hotel è la redenzione, quello di Helluva Boss è il perdono.
Qui non si parla di peccatori nati umani, che sanno di aver sbagliato e quindi hanno bisogno di redimersi per conquistare il Paradiso.
Helluva ci racconta le storie degli Hellborn, le creature puramente (e permanentemente) infernali, che non conoscono altra vita se non quella che hanno sempre vissuto e sanno che sarà quella per l’eternità : per loro, l’inferno non e ciò che li circonda perché quella è la loro vera casa, ma è invece tutto quello che li tormenta nell’animo, i mostri del passato, i traumi e i rimorsi.
Ecco qui la grande differenza tra le due serie: i peccatori di Hazbin devono compiere azioni buone per redimersi e raggiungere il Paradiso, gli Hellborn devono invece trovare il buono dentro di loro per perdonarsi e continuare felici e soddisfatti con la loro esistenza.
Due percorsi diversi, per raggiungere lo stesso fine: la pace!

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