Giochi da tavolo

Monkey Palace – Finalmente un board game LEGO ben riuscito!

Monkey Palace

Boardgame e LEGO si uniscono

Nel corso degli anni, il brand LEGO ha sempre timidamente cercato di coniugare i mattoncini al mondo del gioco da tavolo. Dalla serie di Orient Expedition, con un buon potenziale da sviluppare, a quello dei minigiochi a tema dei primi anni 2010, che si facevano forti di un dado componibile, purtroppo questi prodotti non sono mai stati particolarmente entusiasmanti. Probabilmente erano i tempi a non essere ancora maturi, dato che negli ultimi anni sia i board game che i mattoncini LEGO hanno raggiunto un picco di popolarità, quindi perché non sfruttare questo rinascimento? In quest’ottica, è nata la collaborazione dei mattoncini danesi con Asmodee, che ha dato vita a Monkey Palace.

Recensione

I vecchi tentativi di cui vi ho parlato inciampavano in un problema non banale: integrare un sistema creativo e libero di costruzioni in un regolamento puntuale e chiuso tipico dei giochi da tavolo. Il bello di Monkey Palace è proprio il ribaltare questa concezione e utilizzare i mattoncini LEGO semplicemente come componenti. Non è un set da costruire con cui potete anche giocare, ma un gioco che funzionerebbe (quasi) anche senza il marchio di Billund. La realizzazione delle meccaniche è stata affidata a David Gordon e TAM, che hanno avuto l’arduo compito di far finalmente coesistere questi due mondi.

Meccaniche

Si gioca in 2-4 giocatori e lo scopo è semplice: ottenere più punti possibile costruendo scalinate sospese, con ponti e colonne, nel bel mezzo della giungla, per arrivare a ricostruire il grande Monkey Palace. A seconda del posizionamento e dell’altezza della scalinata, si pescano delle carte che forniscono punti e altri mattoncini. 

Il turno comincia proprio con il piazzamento dei pezzi: nella propria riserva sono presenti dei classici ponti 1×4, dei mattoncini 1×1 e delle colonne 3×1. Questi tre tipi di pezzi devono essere piazzati sulla plancia di gioco in modo da creare una scalinata crescente e continuativa, il più alta possibile, a partire da una casella libera sul terreno e a salire con pezzi aggiuntivi o sulle costruzioni già presenti. Una volta conclusa, è necessario decorare la scalinata con il piolo corrispondente al terreno di partenza (una chicca estetica e funzionale allo stesso tempo).

Si guadagna un punto scimmia per ogni ponte posizionato, più un punto aggiuntivo se la scalinata appena piazzata è la più alta. Con questi punti scimmia si possono quindi acquistare una o più carte scimmia, corrispondenti al colore del terreno di partenza, che permettono di riscattare pezzi aggiuntivi con cui creare le scalinate successive. Le carte possono dare bonus istantanei e/o ripetuti, infatti si possono mantenere fino a quattro consegne ricorrenti che turno dopo turno garantiscono una rendita fissa di pezzetti LEGO.

Dopo qualche turno, il tempio emerge dalla giungla

I terreni sono di tre tipi diversi, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi. Ad esempio, il terreno verde chiaro è facilmente accessibile all’inizio della partita, ma le carte corrispondenti non regalano molti pezzi. Il terreno verde scuro, invece, è un po’ più complicato da raggiungere inizialmente, ma ha ricompense più ricche. Ci sono poi carte “jolly” ottenibili con qualsiasi terreno che, pagando bassi punteggi scimmia, concedono pochi pezzi. La carta più costosa, invece, vale parecchi punti banana, anche se non porta nessun mattoncino alla vostra riserva.

Infine, se la scalinata è più alta di cinque mattoncini si guadagnano punti vittoria, pardon, punti banana aggiuntivi. All’interno della scatola sono presenti anche dei moduli che aggiungono alcune regole mirate a rendere il gioco più competitivo.

Il modulo della scimmia è da considerare sempre attivo e consente di bloccare un perno della vostra scalinata, quando questa parte dà un terreno marrone. Il modulo della farfalla assegna punti al giocatore che costruisce la scala più alta (e ne blocca la costruzione sulla cima di essa), mentre il modulo della rana fa ottenere una colonna in più e una rana che disturba la costruzione ai livelli più bassi, al costo di un malus in punti banana.

Finiti i mattoncini nella riserva, la partita termina e si fa la conta delle banane presenti sulle carte in possesso dei giocatori. Tutte le carte acquistate durante la partita valgono, anche se solo le quattro visibili negli spazi sulla vostra plancia avranno generato attivamente i pezzi per costruire. Chi ha il casco di banane più grande vince!

Materiali

Al di là delle carte e delle quattro diverse “maschere” dei terreni da applicare sulla base in plastica, tutta la componentistica di Monkey Palace è composta da veri mattoncini LEGO. Le colorazioni sono meno vibranti dei classici set per bambini e già questo fa capire che non è un semplice gioco per ragazzi.

Le carte guadagnate aumentano le ricompense ad ogni turno

Ovviamente, per questo motivo la qualità delle plastiche è sopraffina. Il prezzo non bassissimo è giustificato almeno dal fatto che niente vieta di utilizzare i pezzi per le vostre costruzioni. Perché poi non creare nuove regole e sfide implementando i mattoncini che già avete? Dopo tutto, la caratteristica fondamentale di ogni set LEGO è che può essere personalizzato e non vedo perché anche questo gioco da tavolo non possa seguire la stessa filosofia.

Prezzo

Monkey Palace è disponibile presso i rivenditori di giochi da tavolo e attraverso i canali di vendita LEGO (store fisici e online) al prezzo di listino di 49,99€.

In conclusione

Questo Monkey Palace è una piacevole scoperta. Si tratta di un gioco LEGO che non vuole strafare e non vuole vivere della luce riflessa dal brand, ma prende invece la sua caratteristica fondamentale e la sfrutta per trarne un divertimento strutturato. Le partite sono mediamente veloci e non ci si annoia. Finita una, probabilmente vi resterà la voglia di rigiocarci, soprattutto se siete in quattro giocatori. La mia sensazione è che più persone giocano e prima finisce la partita. Il che non è affatto un male, dato che pure lo smontaggio può essere divertente!

Il pensiero spaziale è fondamentale, infatti più volte vi troverete a cercare spazi liberi adatti ruotando la plancia per trovare quelli migliori. Non è necessario solo piazzare pezzi calcolando la via più ottimale, ma anche visualizzare concretamente come posizionare la scalinata.

Una bella plancia compatibile con i mattoncini LEGO

A livello estetico poi, la costruzione del palazzo è molto soddisfacente lungo tutta la partita. Il fatto di dover aggiungere una decorazione ad ogni scalinata unisce l’utile al bello. L’effetto delle decorazioni che si spostano dal bordo della plancia alle scalinate è proprio quello di vedere una grande costruzione che riemerge dalla boscaglia.

Insomma, un bel prodotto a tutto tondo, o forse sarebbe meglio dire a tutto quadrato!

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Nerdando in breve

Monkey Palace è un gioco non banale che sfrutta perfettamente la collaborazione con LEGO. Può genuinamente intrattenere i giocatori da tavolo più smaliziati, senza però lasciare indietro i meno esperti e adatto a bambini e adulti.

 

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