49 Chiavi è un librogame pubblicato da Edizioni Aristea che è stato sul mio comodino per un bel po’ e che mi ha permesso di conoscere Michele Buonanno, il suo creatore, che ha realizzato la trasposizione videoludica della sua opera andando a creare 49 Keys (che ringrazio tantissimo per avermi donato la key che ha permesso la stesura di questo articolo. Ora ne restano solo 48.).
Recensione
49 Keys, pubblicato da 2P Games, è stato scritto e programmato da Michele Buonanno, con le grafiche di Veronica Wu, le illustrazioni di Fabio Porfidia e la musica di Francesco Libralon. Il gioco è disponibile per PC e Nintendo Switch.
Vi fornirò un accenno alla trama, senza entrare troppo nel dettaglio per evitare spoiler: il protagonista di 49 Keys, ambientato nel 1520, riceve un messaggio criptico dal suo vecchio mentore che lo informa di essere vicino alla morte e che, per questo, vuole lasciargli un’importantissima eredità. Partirà quindi in viaggio verso una piccola cittadina lungo il fiume Olona, dove troverà qualcuno per raggiungere l’eremo del maestro.
Gameplay e comparto tecnico
Totalmente localizzato in Italiano, 49 Keys è una trasposizione del librogame 49 Chiavi che presenta alcune piccole modifiche effettuate per migliorare l’esperienza.
Sullo schermo, avremo un libro posato su un tavolo di legno. Nelle pagine a sinistra, apparirà la storia che andremo piano piano a leggere mentre nelle pagine di destra ci sono la mappa, gli oggetti, le note e gli ingredienti. Nell’angolo in alto a destra, c’è il pulsante per aprire le opzioni e quello per avere degli aiuti divisi in intuizione (leggero sostegno) e rivelazioni (supporto piuttosto pesante, che consiglio di non utilizzare per evitare di rovinarsi le sorprese).
In pratica, avremo tutto il tempo che vogliamo per leggere e decidere cosa fare: è come giocare a un librogame ma direttamente sul PC o sulla console.
La musica di sottofondo è piacevole ed è adatta alla narrazione proposta da 49 Keys mentre il comparto grafico riproduce in modo fedele la lettura di un libro con delle magnifiche illustrazioni.
Impressioni
Partiamo da una premessa, adoro i librigame per merito di Lupo Solitario, quella straordinaria e lunghissima collana scritta dal grandissimo Joe Dever, che mi ha fatto innamorare del genere e ho trovato 49 Chiavi molto intrattenente; capirete dunque che, essendo 49 Keys una versione leggermente migliorata dell’opera scritta, non potevo che amare la sua trasposizione videoludica.
La storia è incredibile, così come gli enigmi, parecchio sfidanti, che mi hanno donato un’enorme soddisfazione una volta risolti. Ovviamente, vi dovrete fare carico di leggere, e parecchio, ma vista la natura originale del titolo, non potevate aspettarvi nulla di diverso, no?
Il comparto tecnico è buono, le illustrazioni sono stupende e la musica fornisce quel tocco di atmosfera che non guasta e che mancava al libro. Ho provato 49 Keys sia su Steam Deck che su PC e l’esperienza è stata eccellente: ho prediletto giocare in portabilità perché trovo parecchio funzionale utilizzare lo schermo touch.
Oltre agli enigmi, gli elementi che ritengo di forza sono l’attenzione alla ricostruzione storica dell’epoca in cui è ambientato il racconto e, soprattutto, le mappe che sono fantastiche e mi hanno ricordato parecchio le sessioni di Dungeons & Dragons degli anni ’90.
Probabilmente, l’unica pecca – se così possiamo definirla – è la scarsa rigiocabilità: una volta terminato, non vi verrà voglia di riprenderlo per trovare gli altri finali. Almeno non subito.
Se volete leggere una meravigliosa storia condita da complicati enigmi disponibile a un prezzo contenuto, procuratevi 49 Keys e poi fatemi sapere se l’avete apprezzato anche voi come me.
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Nerdando in breve
49 Keys è un ottimo prodotto che funziona sia come librogame che come videogioco.
Trailer
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