Recensione
Mi piace sempre provare le demo dei videogiochi messi in wishlist in quanto mi avevano colpito negli eventi digitali videoludici. Infatti SCHiM mi aveva fin da subito catturato col suo concept semplice: un indie con grafica minimal in cui controlleremo un’ombra con le sembianze di una rana che deve saltellare da un’ombra all’altra.
SCHiM è disponibile su tutte le piattaforme e gira praticamente su tutti i PC, lo dico subito così ho la tua attenzione visto che sai che puoi giocarci.
Preambolo fatto: ora iniziamo con la recensione di SCHiM, possibile grazie alla key fornita da Extra Nice.
L’incipit
Nelle primissime fasi del gioco siamo l’ombra (o forse lo spirito guida?) di un bambino e saltelliamo attorno a lui per raggiungerlo o lo “controlliamo”, anzi, visto che messa così suona male, diciamo che possiamo guidare il nostro umano nei momenti che rappresentano le fasi della sua vita. Brevemente arriviamo al punto in cui lavora in ufficio, ma viene licenziato e vorrebbe tornarsene a casa con la sua bici che gli hanno rubato! Dai almeno c’è il bus che … perde. Dici che non potrebbe andare peggio? Ovviamente inciampa e perde pure la sua ombra, cioè noi che da ora dovremo ritrovare il nostro umano, che sarà lo scopo di SCHiM.
Il gioco
In ogni livello avremo la carrellata iniziale della zona, che sarà a nostra disposizione, con annessa posizione del nostro umano da raggiungere.
Il gameplay di SCHiM consiste sostanzialmente nel saltare da un’ombra all’altra senza atterrare in altri tipi di zone se non per pochissimi istanti e con solo un salto in zona “non sicura”.
Dovremo essere abili nel capire come arrivare a destinazione. Siamo chiari, non troverai sfide insormontabili visto che SCHiM è un puzzle platform 3D chill adatto anche per il periodo estivo.
Mi piace molto come SCHiM riesca di volta in volta ad avere quel guizzo che serve in questo tipo di giochi per non annoiare. Ad esempio potremmo prendere un passaggio da dei volatili o passanti, se ovviamente saremo bravi a cogliere il tempismo giusto. Non ti dico altro visto che è bello scoprire da sé cosa SCHiM ha ideato per strappare un sorriso.
Storia
Nonostante il focus sia il gameplay non mi sarei mai aspettato da un titolo del genere questa attenzione sulla storia con la trama che man mano si dipana di livello in livello.
Alla fine ti racconta una storia senza che tu te ne renda conto. Tutto ciò senza proferire una parola!
Stile non fine a se stesso
Il gioco ha tanto stile che si lega al gameplay visto che i vari ambienti e fasce orarie della giornata oltre a dare varietà estetica la offrono anche ludicamente. Cioè in pieno giorno SCHiM ti abbaglierà con la sua luminosità, mentre di notte gli sprazzi di luce saranno i nostri alleati visto che dove c’è luce c’è l’ombra (altro che Osho e Oscar Wilde)!
Invece i vari luoghi sono tutti curati e vivi con molti dettagli da notare e anche molto diversi tra loro. Inoltre mi fanno sorridere gli occhietti impertinenti della ranocchietta, cosa notevole rendere riconoscibile un’ombra. Infine ti faccio notare la bellezza degli screenshot senza alcuna interfaccia!
Concludendo
SCHiM è un indie che offre sfide ed enigmi chill senza mai essere troppo banali. L’ho finito in cinque ore e quindi è un’esperienza breve, cosa che ho apprezzato assai, visto che mal sopporto i titoli che allungano il brodo soprattutto in questo genere. Se lo prendi per quello che è, SCHiM ti divertirà.
Inoltre c’è anche la possibilità di aumentare la difficoltà introducendo vite limitate e togliendo la possibilità di atterrare fuori dall’ombra.
Quindi complimenti a Ewoud van der Werf e Nils Slijkerman, duo di sviluppatori olandesi che ha realizzato questo titolo.
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Nerdando in breve
SCHiM è consigliato a chi apprezza giochi brevi non troppo impegnativi con tanto stile e con una bella idea ben applicata senza voler strafare!
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