Recensione
Io sono irrimediabilmente attratta da tutto ciò che riesce a risultare horror con ironia e spirito anticonvenzionale: nel mondo del gioco da tavolo queste sono caratteristiche ben poco frequenti, per cui sono felice di poter dire che ho trovato la mia anima gemella ludica in Let’s Summon Demons, originale party game portato in Italia da Mana Project Studio.
Si tratta di un gioco facile da imparare e affatto banale, in cui saremo chiamati a evocare potenti demoni per primeggiare rispetto ai nostri avversari. La componente grafica di grande impatto, la semplicità delle regole e la rapidità per padroneggiarle, oltre a un gusto ironico-macabro che mi ha subito conquistato, sono i fiori all’occhiello di questo titolo.
Meccaniche
Avete presente quei pigri pomeriggi soleggiati e afosi, in cui non si sa come impiegare il tempo? Beh, quale modo migliore per divertirsi che non evocare qualche demone insieme ai propri amici? Questa l’irresistibile premessa di Let’s Summon Demons, pensato per partite rapide dai 2 ai 5 giocatori.
Ciascuno dei partecipanti inizierà con una carta candela (che sarà “fissa” per tutta la partita, non potrà essere scarta né rubata in alcun modo) e cinque anime: obiettivo per vincere la partita è quello di essere i primi ad aver evocato tre demoni, essendo al contempo in possesso di dieci anime.
Per poter evocare un demone dovremo prima acquisire delle carte sacrificio dal “vicinato”, posto al centro del tavolo e composto sempre da cinque carte. Per acquisirle, dovremo spendere 3 anime in nostro possesso. Ciascuna carta sacrificio avrà delle caratteristiche specifiche, che si attiveranno con il tiro di dadi. Anche i demoni, una volta evocati, avranno ognuno la sua specifica abilità, che si attiverà sempre con il risultato del tiro di dado.
In breve, ciascun turno è composto da tre possibili azioni: comprare una carta, evocare un demone, tirare i dadi. In ogni turno potremo decidere liberamente se eseguire tutte le azioni possibili, solo alcune di esse e anche in quale ordine svolgerle. Unico obbligo, tirare i dadi anche quando decidessimo di non effettuare altre azioni nel nostro turno. Ogni volta che tireremo i dadi, in base al risultato, potremo aggiungere anime alla nostra riserva o risolvere le caratteristiche di una delle carte in nostro possesso. I demoni si attivano solo quando siamo noi a lanciare i dadi (a parte alcuni che si attivano sempre, come è specificato sulla carta), mentre le carte sacrificio si attivano anche se sono i nostri avversari a tirare i dadi. Il tutto risulta in un ritmo di gioco veloce e agile, che rende sicuramente il meglio di sé quando si gioca in quattro o cinque.
Componenti
La scatola, compattissima, di Let’s Summon Demons contiene:
- 5 carte candela;
- 42 token anima;
- 100 carte sacrificio;
- 20 carte demone;
- 2 dadi a sei facce;
- 1 regolamento.
Ho apprezzato molto la compattezza della scatola, che all’interno è suddivisa in pratici scomparti in cui trovano comodamente posto tutti i componenti del gioco. Valore aggiunto che mi è piaciuto molto sono le ziplock incluse per riporre i dadi e i token anima: un dettaglio che permette di non perdere le componenti più piccole del gioco e tenere tutto in ordine.
I token rotondi sono grandi e dettagliati: i disegni rappresentano un aspetto fondamentale di Let’s Summon Demons e trovano il giusto risalto in questo formato. Stupende, le citazioni al mondo pop presenti in tutte le carte: da quelle sacrificio a quelle demone, sarà un divertimento in più riconoscere tutti i rimandi all’immaginario cinematografico e culturale non solo horror.
La scelta di utilizzare carte rotonde rende impossibile imbustarle: i giocatori più pignoli su questo aspetto potrebbero quindi trovarsi in difficoltà. Tuttavia i token risultano di grande impatto anche grazie al formato scelto, non sono scivolosi e si maneggiano senza alcun problema.
Concludendo
Let’s Summon Demons si è rivelato un vero gioiellino! Un gioco rapido ma affatto banale, che incontra pienamente il mio gusto di appassionata party gamer. Avendolo provato insieme a Tencar, mi sento però di affermare che si tratta di un titolo che farà felici anche i giocatori meno occasionali: a lui, ad esempio, il sistema del lancio dei dadi ha ricordato un caposaldo come I coloni di Catan ed entrambi ci siamo ritrovati a dare il via ad una partita dopo l’altra.
Un gioco adatto a ogni tipo di giocatore, ironico, pop e unico nel suo genere. Il numero delle carte e la componente aleatoria conferita dal tiro di dadi, lo rendono indubbiamente longevo e capace di dare vita a partite sempre diverse. Devo ringraziare Mana Project Studio per avermelo fatto provare: ho trovato il mio gioco da tavolo del cuore.
Let’s Summon Demons è già disponibile, al prezzo di 24,90€. Io non posso che consigliarvelo, perché vi assicuro che vi divertirete da matti!
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Nerdando in breve
Let’s Summon Demons è il party game diabolicamente divertente, pop e intuitivo di Mana Project Studio. Me ne sono perdutamente innamorata.
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