Avete mai sognato di viaggiare nel tempo? Io sì, moltissimo.
La memoria vola alle storie Disney sulla Macchina del Tempo, che mi fecero davvero sognare; da amante della Storia, poi, che bello sarebbe essere testimone degli eventi più importanti della storia umana?
Trekking through history, titolo di Charlie Blink per Underdog Games, pubblicato in italiano da Asmodee Italia, ci porta letteralmente in viaggio nella storia: l’Agenzia TempoTour ci mette a disposizione tre giorni di vacanza che potremo passare scorrazzando avanti e indietro nel tempo, a caccia di esperienze memorabili e, neanche a dirlo, di punti, che ci qualificheranno come il miglior viaggiatore temporale.
Pronti a partire?
Componenti
La prima cosa che salta all’occhio aprendo la scatola di Trekking through history è che si tratti senza dubbio di una produzione di alto livello. Il secondo aspetto è invece l’organizzazione della scatola, perfetto, grazie ad un inserto che permette di tenere tutto in ordine in modo egregio.
Ecco cosa troveremo all’interno:
- 108 carte Storia
- 12 carte Antenato
- 1 tappetino in neoprene
- 4 Orologi da Taschino
- 4 indicatori Punteggio Giocatore
- 84 segnalini Esperienza
- 1 Orologio
- 4 Serbatoi Cristallo
- 24 Itinerari
- 20 Cristalli Temporali
- 4 carte Consultazione
- 1 regolamento
- 1 indice Date
- 24 carte Distorsione Temporale
- 4 indicatori Distorsione Temporale
- 1 regolamento Distorsione Temporale
- 4 Itinerari Modalità in Solitario
- 1 regolamento Modalità in Solitario
Il piatto forte sono le oltre 100 carte, vero motore del gioco, grandi, splendidamente illustrate da Eric Hibbeler (lo stesso artista del bellissimo Sky Team) e foriere di curiosità storiche sugli eventi presentati; penso che conveniate con me che molte di queste illustrazioni meriterebbero di essere stampate in formato poster!
Oltre alle carte, non possiamo ignorare il bellissimo playmat in neoprene (abitudine che si sta diffondendo sempre più nei giochi recenti), i segnalini in plastica robusti e ben dettagliati, le plance con la finitura anti-lordura, e la megaplancia orologio. Tutto ciò che c’è nella scatola lascia soddisfatti, sia a livello visivo che tattile, e per un gioco da tavolo ciò non può che far piacere.
Fa ancora più piacere che questo livello di componentistica, che siamo abituati ad associare alle versioni Kickstarter dei giochi, sia in realtà venduta ad un prezzo più basso della media di questo periodo.
Componentistica promossa su tutta la linea!
Come si gioca
Trekking through history è un gioco da 1 a 4 viaggiatori temporali dai 10 anni in su della durata massima di un’ora, minuto più, minuto meno.
Trovo bellissimo e appropriato che un gioco che parla di viaggi temporali si basi su una meccanica che fa della gestione del tempo il suo punto focale, e che secondo me è troppo poco sfruttata: sto parlando del Time Track, o tracciato del tempo, che troviamo in due titoli molto dissimili tra loro come Patchwork e Glen More. Qui è giustamente a forma di orologio.
Il gioco dura tre round, ciascuno dei quali rappresenta un giorno di viaggio, ma il numero dei turni è variabile, proprio in virtù del time track.
In soldoni, al nostro turno dovremo scegliere una carta tra le cinque del display principale e posizionarla nella nostra area giocatore, facendo attenzione che la data riportata sia cronologicamente successiva alle altre nostre carte già giocate: in questo modo creeremo il nostro “viaggio”, che durerà fino a che potremo aggiungere carte successive. Se ciò non dovesse accadere, dovremo chiudere quel viaggio, e cominciarne uno nuovo. Più è lungo il viaggio, più punti si fanno.
Occhio che viaggi troppo brevi non fanno prendere punti, anzi, addirittura perderne: per questo esistono delle carte antenato di costo medio che sono una sorta di jolly/tappabuchi; su internet c’è chi sostiene che siano troppo forti, io sinceramente non le ho mai usate.
Sì, ho perso sempre, ma questa è un’altra storia.
Ogni carta giocata richiederà di avanzare sul maxi-orologio di un certo numero di spazi; finché saremo dietro agli avversari, toccherà a noi, permettendoci quindi di giocare più turni di seguito. Il round finisce quando tutti i giocatori arrivano alla dodicesima ora; a quel punto, si comincia con una nuova giornata, un nuovo mazzo di carte e una nuova plancia itinerario.
La plancia itinerario è una plancia personale che rappresenta una serie di esperienze che ci prefisseremo di fare durante i nostri viaggi; in termini di gioco, ogni carta prelevata ci donerà un certo numero di segnalini di colore diverso, che posizionati sull’itinerario ci farà ottenere punti e cristalli temporali, una risorsa che permette di scontare il prezzo in “tempo” delle carte. L’itinerario si rinnova ad ogni round, quindi non è detto che sia così facile da riempire, anzi.
Alla fine del terzo round di gioco, si contano i punti e, come in ogni linea temporale, chi ne ha di più, vince!
Come avrete capito dalle regole, Trekking through history ha dalla sua parte un regolamento che si spiega e si comprende molto semplicemente, ma al contempo regala una bella esperienza di gioco: bisogna destreggiarsi per bene tra la gestione della tempistica delle azioni e l’accumulo dei segnalini per riuscire a massimizzare sia i viaggi, che gli itinerari. Inoltre, i turni si giocano velocemente e la partita non dura più di un’ora, a meno che non indulgiate troppo nella lettura del retro delle carte, molto interessanti.
Il tema del gioco emerge chiaramente dalle carte e dall’utilizzo del time track come meccanica principale; se ci sentiremo davvero in viaggio nel tempo, beh, questo dipenderà più dalla nostra curiosità che dal gioco.
La scalabilità del gioco è buona in tutte le configurazioni, ma c’è da dire che in più giocatori il display delle carte si rinnova molto più velocemente, e quindi il gioco diventa forse più tattico; non si tratta comunque di un titolo che richieda una strategia degna di Napoleone, sia chiaro.
Per quanto riguarda la longevità, l’uscita delle (tante) carte casuali e la scelta casuale degli itinerari dovrebbero essere sufficienti per garantire partite sempre diverse!
Espansioni e modalità solitario
All’interno della scatola dell’edizione italiana troviamo anche la mini-espansione Distorsioni Temporali, che consiste in 24 carte che donano effetti e azioni particolari passive o ad attivazione una volta al round. Sebbene sulle istruzioni ci sia scritto di non usarlo nelle prime partite, il mio consiglio è quello invece di farlo, se avete dimestichezza con i giochi da tavolo: non è affatto complicata e offre da subito una maggiore variabilità.
Come ogni gioco moderno che si rispetti, anche Trekking through history ha la sua bella modalità solitario, che consiste in uno sfidante automatizzato chiamato Lo Storico, affrontabile in addirittura quattro livelli di difficoltà; io non l’ho provato personalmente, ma mi sono letto dei pareri in giro e se ne parla piuttosto bene. Comunque sia, tutto il materiale per il gioco in solitario è compreso nell’edizione italiana.
Conclusioni
Underdog Games è principalmente nota per la sua serie Trekking, che ci ha portato in giro per i Parchi Nazionali americani prima e per il mondo poi, sempre con in mente il divertimento in famiglia e una spruzzatina di educational; con il suo primo titolo tradotto in italiano, però, alza l’asticella della qualità e sforna un titolo che ha tutto per piacere ad una vastissima platea di persone, non solo alle famiglie.
Non si tratta di un cinghialone complicato, ma di un family game rapido, divertente, meraviglioso da vedere e da toccare, che lascia soddisfatti alla fine della partita.
Insomma, se volete in casa un gioco per coinvolgere il pubblico più disparato, in Trekking through history troverete una valida alternativa che non vi deluderà; in più, grazie alla traduzione italiana, potrete gustarvi le curiosità storiche che sapranno creare anche valide discussioni attorno al tavolo.
Bel colpo, Asmodee!
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Nerdando in breve
Trekking through history è un curatissimo titolo consigliato a tutti, che vi porta a spasso tra le epoche.
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