Articolo a cura di Kibeth
Il fenomeno animato del momento
L’Inferno cambierà e scoprirà la felicità
Questo canta nella prima puntata Charlie Morningstar, figlia di Lucifero, principessa dell’Inferno.
Ma procediamo con ordine!
A meno che non viviate in un eremo sperduto, totalmente sprovvisti di qualunque mezzo di comunicazione, recentemente avrete sentito parlare di Hazbin Hotel.
C’è chi lo sta adorando, chi non ci dorme la notte per sviluppare teorie su teorie, chi storce il naso di fronte alla massiccia presenza di canzoni all’interno della serie, chi le ascolta in loop in macchina o sotto la doccia, chi lo sta bellamente ignorando e chi ha iniziato una feroce crociata per denigrare la serie in ogni suo aspetto: beh, diciamo che le reazioni rispecchiano fedelmente la trama stessa di questo gioiellino dell’animazione contemporanea!
Per tutto questo, dobbiamo ringraziare l’autrice Vivienne Medrano, in arte Vivziepop: proprio come Charlie, la protagonista della sua opera, il suo grande spirito da sognatrice sfornò nel 2019 l’episodio pilota di Hazbin Hotel, diffuso su YouTube, che raggiunse ben presto l’incredibile cifra di 100 milioni di visualizzazioni.
Da lì iniziò l’incredibile ascesa dell’universo ideato dalla Medrano, partendo dalla realizzazione di un’intera serie spin-off, Helluva Boss (già arrivata alla sua seconda stagione, sempre diffusa su YouTube), fino a destare l’interesse di uno dei colossi dell’intrattenimento, Prime Video, diventando una vera e propria stagione di alto livello.
Trama
Splendidamente animato ed estremamente volgare (ma in maniera esilarante), questo spettacolo musicale, che descrive le vite dei peccatori in una versione fantastica dell’Inferno, ha stupito e catturato il pubblico per la complessità della sua storia.
Evitando gli spoiler più succosi, la storia di base è molto semplice e accattivante: a causa della sovrappopolazione dell’Inferno, ogni anno schiere di angeli esorcisti scendono dal Paradiso e attuano uno sterminio sui demoni per ridurne il numero ed impedire così future sommosse contro il cielo.
Tutto questo causa un profondo dolore alla principessa dell’Inferno, Charlie, che trova una soluzione più pacifica al sempre crescente numero di anime dannate: crea l’Hazbin Hotel (in origine era Happy Hotel), una struttura dove i demoni verranno “rieducati”, per trovare la redenzione ai loro peccati e quindi, di conseguenza, ascendere in Paradiso.
Charlie è fermamente convinta del successo della sua idea (una delle canzoni più famose del pilot, Inside of every demon is a rainbow, rende perfettamente l’idea del suo progetto), ma nel corso della serie dovrà scontrarsi prima con l’incredulità dei suoi stessi compagni demoni, poi con l’ostracismo da parte delle legioni angeliche, capitanate da un volgarissimo Adamo (che sinceramente ad un certo punto tutti ci chiediamo cosa abbia fatto per meritare il Paradiso).
I punti di forza
Tutta la serie è costellata dalla presenza di personaggi ormai diventati iconici, a partire dal Demone della Radio Alastor, che nasconde un oscuro segreto in grado di renderlo in futuro uno splendido villain, all’iconico e amatissimo Angel Dust, che riesce a trasmetterci meravigliosamente i suoi grandi conflitti interiori; Lucifero, il Re dell’Inferno, ci viene presentato in una veste diversa dal solito, pieno di complessi nei confronti di quella figlia che in realtà adora con tutto se stesso, ma soprattutto come grande amante delle…paperelle!
Col procedere delle puntate, scopriremo che niente è completamente bianco o nero, niente è per sempre, anche se quelli del Paradiso pretendono che sia così. Ed è proprio questo uno dei punti di forza di questa serie, andando avanti con le puntate scopriamo tante sfaccettature diverse di ogni personaggio, di ogni situazione e si sa: le sfumature di grigio sono sempre le più interessanti!
Medrano ha fatto davvero un ottimo lavoro per farci sentire i sogni, il trauma, i dubbi, le paure, le delusioni e le chiusure mentali dei suoi personaggi, regalandoci una serie in grado di suscitare grandissime emozioni.
Il doppiaggio
Altro grandissimo punto a favore della serie trovo che sia il doppiaggio italiano!
Io solitamente guardo sempre tutto in lingua originale: negli ultimi anni infatti mi sono ritrovata sempre più spesso delusa dalla qualità del doppiaggio italiano, sia a livello di traduzione che di voci scelte ma questa volta bisogna dire che il risultato finale è di altissimo livello, tanto da superare in determinati momenti anche l’originale. Tutto merito della presenza di mostri sacri del nostro doppiaggio, quali Rossa Caputo, Giulia Franceschetti, Riccardo Suarez, Nanni e Oreste Baldini, Neri Marcorè e Fabrizio Vidale (per dirne solo alcuni).
In conclusione, non posso definire Hazbin Hotel una serie “divertente” nel senso stretto del termine ma di certo è una serie che consiglio di vedere a tutti gli appassionati della dicotomia Bene/Male: la sapiente stratificazione dei suoi personaggi, la colonna sonora pazzesca e la costruzione (anche se ancora in corso) del mondo infernale e celestiale targata Medrano possono sicuramente catapultare Hazbin Hotel verso un futuro successo.
È infatti un’opera che sta cercando se stessa ma si sta indubbiamente divertendo a farlo nel mentre e, cosa più importante, fa divertire (e commuovere) anche noi.
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