Recensione
Il 23 novembre arriva in sala Strange World – Un mondo misterioso, il nuovo film Walt Disney Animation Studios alla cui regia troviamo Don Hall (Big Hero 6, Raya e l’ultimo Drago). Un po’ Viaggio al centro della terra, un po’ Il pianeta del tesoro, Strange World – Un mondo misterioso vede tre generazioni coinvolte in un viaggio della speranza finalizzato a salvare il mondo. Creature stravaganti, paesaggi che infrangono le leggi della fisica newtoniana, una flora a tinte fluo e un equipaggio altamente variegato: questi gli ingredienti del film. È un mix funzionante? Ci sono punti deboli? Vediamolo insieme.
Trama
Searcher Clade, geniale inventore e padre di famiglia, si ritrova coinvolto in una missione per la salvezza del mondo. Insieme a lui, Ethan Clade, il solare e vivace adolescente che lo accompagna nell’avventura per le vie del mondo misterioso. Tutto ha inizio quando la presidentessa di Avalonia, Callisto Mal, chiede l’aiuto di Searcher per una missione di vitale importanza: la pianta da cui si ricava l’energia che alimenta il pianeta è nei guai. Occorre cercarne e trovarne la fonte per comprendere quale sia il problema che l’affligge, risolverlo e salvare l’umanità, e chi meglio di lui, l’inventore che l’ha scoperta nonché il figlio del compianto esploratore Jaeger Clade? Strange World – Un mondo misterioso vede quindi i Clade avventurarsi nelle viscere del globo per salvarne le sorti: ci riusciranno?
Stile
Il film si apre con la sigla dei Clade, ispirata ai cartoni animati di una volta. Lo stile d’animazione d’apertura ci abbandona però poco dopo, per sostituirsi all’animazione 3D degli ultimi anni. A catturare l’attenzione per tutta la durata di Strange World – Un mondo misterioso, sono sicuramente i colori: tinte sgargianti e fosforescenti contraddistinguono ogni fotogramma, immergendo lo spettatore in un mondo psichedelico ricco di creature immaginarie.
Il tutto, ha dichiarato Hall, è una grande allegoria del pianeta Terra: una creatura viva e pulsante, minacciata da una varietà di parassiti bipedi e razionali. Un susseguirsi di immagini rocambolesche ci prendono per mano e accompagnano nelle viscere più profonde, alla scoperta delle creature che le abitano e del loro ruolo nell’ecosistema globale.
Bonus (ma solo se non amate i film musicali): ci sono solo due canzoni in tutto il film, una all’inizio e una alla fine.
Ah, parlando della fine: qualora vi interessasse saperlo, sappiate che non ci sono scene dopo i titoli di coda.
Salvezza del pianeta: un problema generazionale
Strange World – Un mondo misterioso non poteva uscire con tempismo migliore. A pochi giorni dalla conclusione della Cop 27, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ecco che al cinema troviamo un film d’animazione incentrato su tre diverse generazioni alle prese con lo stesso problema: la salvezza del pianeta. L’avventura d’azione che si dipana davanti ai nostri occhi ci mette di fronte alla domanda che sempre più frequentemente siamo indotti a porci nel nostro quotidiano: quale eredità stiamo lasciando alle generazioni future?
Con tre approcci completamente differenti, Jaeger, Searcher ed Ethan affrontano la questione, spalleggiati o contrastati dai compagni di viaggio. Là dove la capitana, Callisto, punta a una soluzione immediata per salvare Avalonia, Ethan propone una soluzione più laboriosa ma più efficiente sul lungo termine. Può la procrastinazione costante che ci contraddistingue (chi più, chi meno) essere ancora una strategia accettabile verso un mondo che lentamente muore? Fino a che punto la resilienza degli esseri umani riuscirà a sostenerli nella ricerca di una salvezza sostenibile?
Strange World – Un mondo misterioso dà una possibile risposta, seppur creativa e fantasiosa: sta a noi, a prescindere dall’età che abbiamo, stabilire una gerarchia prioritaria e collaborare per perseguirne gli obiettivi.
Conclusione
Per quanto mi spiaccia ammetterlo, Strange World – Un mondo misterioso aveva il potenziale per essere un gran bel film mentre invece mi sembra un film solo discreto. Le idee originali, la resa creativa e l’interessante focus transgenerazionale non sono valorizzati dai dialoghi, che molto spesso risultano prevedibili e talvolta stucchevoli. Va anche detto che forse io non sono propriamente il target principale, ma credo comunque che -appena possibile- proverò a riguardarlo in lingua originale: che tutto dipenda solo da una traduzione non troppo efficace? Chissà.
Certo è che Strange World – Un mondo misterioso è indubbiamente un film moderno: i personaggi sono vari e molto diversi fra loro, sia nel carattere che nell’aspetto e la multiculturalità che viene proposta rende la narrazione ancor più inclusiva e interessante. Mi piacerebbe vederne un seguito, perché per quanto la storia di ricerca e scoperta risulti interessante, sarei curiosa di vedere lo sviluppo innescato dalle conseguenze del viaggio.
Secondo me, vale molto la pena di guardarlo, magari insieme a RED: due film molto diversi nella storia che però offrono punti di vista complementari sul rapporto nonni/genitori/figli e sul futuro di questi ultimi.
Nerdando in breve
Strange World – Un mondo misterioso è il film d’azione animato che Disney porterà nelle sale italiane dal 23 novembre. Un’avventura transgenerazionale che racconta una storia di famiglia, un mondo da salvare (il nostro) il tutto con personaggi variegati e colori vivaci.
Trailer
Contenuti