Recensione
Era il 1993 e al cinema usciva un film di streghe che avrebbe convinto pochissimo il pubblico di allora: si chiamava Hocus Pocus e al botteghino fece decisamente fiasco. Ironia della sorte, l’home video lo avrebbe trasformato in un cult assoluto, adorato da un’intera generazione pronta a guardarlo e riguardarlo ad ogni Halloween.
Oggi, 29 anni dopo, il cerchio aperto da questo insospettabile mito cinematografico si è chiuso con Hocus Pocus 2, attesissimo sequel disponibile su Disney+ a partire dal 30 settembre 2022, che regala alla storia una stupenda conclusione. Devo ammetterlo: ero piuttosto preoccupata all’idea di riprendere in mano i personaggi tanti anni dopo, soprattutto perché la storia funzionava bene così come si era chiusa nel 1993. E invece ho dovuto ricredermi, perché l’operazione nostalgia in questo caso funziona alla perfezione e Hocus Pocus 2 si rivela addirittura migliore del predecessore.
Trama
Siamo a Salem nel 2022: la leggenda delle sorelle Sanderson, le streghe che terrorizzarono la cittadina nel Seicento, è più viva che mai, anche grazie alle voci sui fatti del 1993, quando in molti giurarono di averle viste aggirarsi per le vie di Salem nella notte di Halloween.
La giovane Becca, appassionata di stregoneria, si prepara a festeggiare il suo compleanno la notte di Halloween insieme alla sua migliore amica Izzy ma senza l’altra grande amica di sempre, Cassie, che si è allontanata a causa del fidanzato. Come regalo di compleanno, Becca riceve dal proprietario del locale negozio di magia una strana candela. Una volta acceso, il cero riporta in vita le tre sorelle Sanderson: starà a Becca e Izzy trovare il modo di fermarle.
Stile
Hocus Pocus 2 fa tutto quello che si aspetterebbe da un buon sequel e anche di più, riuscendo a superare l’originale e a colmarne le mancanze. Se infatti Hocus Pocus si rivelava debole sotto alcuni punti di vista, il seguito sembra aver imparato la lezione e concede molto più spazio ai sentimenti profondi.
Buona parte del film ripercorre a grandi linee la trama del precedente, confermando le battute più iconiche e aggiornando ai tempi moderni il momento musicale che tutti si aspettavano e non poteva certo mancare. Fan Service? Certamente, ma funziona perché la pellicola non si limita a questo. Hocus Pocus 2 è molto più che una semplice ripetizione di topoi cari agli affezionati. Come dicevo, il sequel colma le mancanze del precedente e infatti in Hocus Pocus 2 troviamo molto più approfondimento di quanto ci saremmo aspettati.
Ho molto apprezzato la scelta di esplorare il vissuto delle tre streghe, scelta che contribuisce a renderle personaggi a tutto tondo e non semplice e macchiettistico stereotipo come erano state dipinte nel primo film. Le streghe nascono tali o sono rese così dalla società in cui vivono? È questa la domanda che si pone Hocus Pocus 2, fornendoci una risposta decisamente eloquente, soprattutto in questi tempi.
Se le streghe fanno da fulcro del film, funziona bene anche il trio di protagoniste: credibili, moderne e in grado di fronteggiare tre mostri sacri della recitazione.
Cast
Veder tornare Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy a vestire i panni di Winifred, Sarah e Mary Sanderson è un’emozione. Gli anni sono passati, com’è ovvio, ma il trio è ancora perfettamente in parte e rende piena giustizia alle streghe più famose dello schermo, esplorandone anche lati finora inediti.
Graditissimo ritorno è anche quello di Doug Jones nei panni dello zombie Billy: qui in un ruolo di contorno rispetto alla prima pellicola ma anche il suo personaggio meritava decisamente una degna conclusione dell’arco narrativo.
Nerdando in breve
Hocus Pocus 2 è un’operazione decisamente riuscita, in perfetto equilibrio tra nostalgia, fan service e approfondimento. Addirittura fa meglio del predecessore.
Trailer
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