Recensione
Non so voi ma per me l’estate è quel momento magico in cui posso recuperare tutte le letture che ho accumulato durante l’inverno, quelle rimaste sul comodino perché scavalcate da urgenze, pensieri, scadenze e ritmi lavorativi.
E così quest’estate ho recuperato il romanzo Notte d’ottobre di Roger Zelazny, che mi era stato prestato mesi prima da un caro amico ma che non avevo ancora avuto l’occasione e la giusta disposizione d’animo per iniziare.
E mai consiglio fu più azzeccato: mi sono ritrovata a divorare Notte d’ottobre in appena tre giorni -grazie, giornate di mare!- e ne sono rimasta davvero rapita. Non conoscevo Roger Zelazny, nonostante sia uno degli autori più importanti della fantascienza del Novecento, e si è rivelato una gradevolissima scoperta: mi ripropongo di recuperare altri suoi titoli, perché ho molto apprezzato lo stile narrativo e la costruzione della narrazione.
Trama
Snuff è un cane molto particolare. Famiglio del misterioso Jack, ci racconta in una sorta di diario in prima persona il suo ottobre di preparazione al Gioco, che si svolgerà il 31 del mese, in occasione della luna piena.
Snuff e Jack, comunque, non sono gli unici a prendere parte al Gioco: anche la strega Jill e la sua gatta Graymalk si stanno preparando, così come una pletora di particolari figure come lo sfuggente Conte, l’enigmatico Buon Dottore, l’imperscrutabile Larry Talbot e tanti altri, mentre il Grande Detective, venuto apposta da Londra, indaga su di loro.
Il misterioso evento si chiamerà pure Gioco ma non è affatto da prendere sottogamba perché deciderà il destino del mondo.
Stile
Notte d’ottobre è una lettura davvero intrigante, che appassiona il lettore appassionato di fantasy ma diverte anche gli amanti della letteratura classica, che si divertiranno a districare il gioco di rimandi che l’autore ha inserito nella trama.
È impossibile, infatti, non cogliere le similitudini di alcuni personaggi con i grandi protagonisti della letteratura. I più evidenti? Il Grande Detective, fine deduttore e incredibile trasformista, non può che essere Sherlock Holmes. Ma anche nelle figure del Conte e del Buon Dottore è impossibile non scorgere quelle del Conte Dracula e del Dottor Frankenstein. Larry Talbot porta lo stesso nome del più famoso lupo mannaro del grande schermo.
Ma c’è spazio anche per Cthulhu e i suoi cultisti, per il monaco Rasputin, Jack lo squartatore. Gli stessi nomi di alcuni famigli attingono al teatro di Shakespeare (Macbeth) e alle opere di Edgar Allan Poe. E proprio da Allan Poe deriva il titolo originale del romanzo, A Night in the Lonesome October, un verso della poesia Ulalame.
Pane per i denti degli estimatori della letteratura, dunque ma non solo. L’originale focalizzazione interna dalla prospettiva del cane Snuff rende tutto più interessante e la prosa scorrevole e lo sviluppo della vicenda non può che appassionarci e costringerci a continuare a leggere fino all’ultima pagina. Insomma, io ve lo straconsiglio. In tutte le stagioni!
Edizione
Candidato al Premio Nebula e tra i cinque preferiti di sempre del suo autore, Notte d’ottobre è stato scritto nel 1993. Sul mercato italiano, invece, è arrivato solo nel 2000, grazie alla lungimiranza di Edizioni Hypnos. Lo trovate nel loro catalogo, nella collana Novecento Fantastico, al prezzo di copertina di 16,90€.
Nerdando in breve
Notte d’ottobre: il destino dell’umanità è nelle mani di un gruppo di strani personaggi e animali con abilità molto particolari.
Contenuti