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[RNFF] In the Shadow – L’angosciante distopia turca

In the Shadow

Recensione

Il concorso lungometraggi del Ravenna Nightmare Film Festival 2021 sta spaziando tra i generi e gli stili, toccando un po’ tutte le corde dell’emozione e le sfumature della cinematografia. Finora, grande assente era stata la fantascienza ma a rimediare alla situazione ci pensa In the Shadow, interessante film distopico turco diretto da Erdem Tepegoz.
Si tratta di un’opera asciutta e disperata, che mette in mostra il lato più cupo della fantascienza al cinema.

Trama

In un futuro dal luogo e dal tempo imprecisati, l’umanità vive una realtà grigia e decadente: tra i rottami di città in rovina, gli esseri umani lavorano in gigantesche fabbriche, sotto l’occhio vigile degli Ufficiali, che li tengono costantemente d’occhio attraverso un complesso sistema di videocamere.
I ritmi sono scanditi da lavoro, pasti e visite mediche frequenti, perché coloro che sono inabili all’attività vengono esiliati.
Quando uno dei lavoratori viene colpito da una misteriosa malattia, però, decide di provare a parlare direttamente con gli Ufficiali, scoprendo così un’amara quanto inquietante realtà: e se non ci fosse nessuno? E se la realtà in cui vivono da sempre fosse solo un’articolata e vuota illusione?

Commento

In the Shadow è un film davvero ben fatto, che segue un gruppo di persone alle prese con un dubbio terrificante, che serpeggia tra loro facendosi strada sempre più prepotentemente.
La pellicola è secca, grigia e decadente: la fotografia e la regia ci immergono completamente in un’atmosfera di disperazione e rassegnazione, di ineluttabilità e stanchezza. Così come i protagonisti si trascinano in giornate identiche le une alle altre, senza una prospettiva, altrettanto facciamo noi spettatori, che non possiamo fare a meno di trovarci trascinati nell’atmosfera generale di fatalità che percorre la storia.

Tutto, in In the Shadow, è calibrato alla perfezione per trasmettere angoscia e dipingere un futuro orribile proprio perché vuoto. Ed è inevitabile scorgere, tra le righe, una velata critica all’attualità, in cui tanti di noi trascorrono le proprie giornate senza davvero viverle, ripetendo all’infinito gesti di cui hanno perso totalmente il significato. E forse è proprio per questo che il regista evita qualunque riferimento di tempo e di spazio, qualunque approfondimento, raccontando una storia universale.
Una visione che vi consiglio, per immergervi in un futuro distopico a ben guardare non così lontano.

Nerdando in breve

In the Shadow racconta una distopia angosciante e decadente. Una pellicola immersiva dominata dai toni del grigio.

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