Recensione
Pochi film riescono a generarmi uno stato d’ansia così forte come sanno fare quelli di assedio. E già questa informazione sarebbe sufficiente a spiegare quanto The Boy Behind the Door sia riuscito a terrorizzarmi.
Continuo a raccontarvi i lungometraggi in concorso al Ravenna Nightmare 2021 e, dopo aver volato sul mondo onirico ed esserci immersi nelle profondità dell’animo umano, è arrivato il momento della paura vecchio stile. E, lo devo ammettere, The Boy Behind the Door ha fatto davvero centro!
Trama
Bobby e Kevin sono due dodicenni uniti da un’amicizia indissolubile e il sogno di viaggiare nell’assolata California. Un giorno, però, mentre ritornano da una passeggiata nel bosco, vengono rapiti, immobilizzati e rinchiusi in un bagagliaio. Bobby riesce fortunosamente a liberarsi e scappare, ma Kevin resta nelle mani dei rapitori, che lo conducono in una grande casa isolata.
Bobby avrebbe l’occasione di sparire ma non può abbandonare così il suo amico: decide quindi di tornare sui suoi passi, pronto a tentare il tutto per tutto pur di salvare Kevin.
Commento
The Boy Behind the Door è un film semplice ma affatto banale, che riesce a coinvolgere con pochi elementi e un uso sapiente delle luci e della fotografia. Per me è stata una visione in crescendo, che era partita un po’ in sordina e invece ha man mano aumentato la tensione fino al vortice di emozioni della seconda parte.
Insomma, il debutto in qualità di sceneggiatori e registi di David Charbonier e Justin Powell non poteva essere più riuscito. La trama potrebbe apparire come qualcosa di già sentito ma in effetti non è questo il punto: The Boy Behind the Door non punta all’originalità ma all’emozione. E anzi, le atmosfere richiamano volutamente quelle di un certo Stephen King, uno che ha dimostrato in più di un’occasione che di terrore se ne intende eccome (e c’è anche una dichiaratissima citazione a Shining, finora vero e proprio fil rouge delle mie esperienze con il Ravenna Nightmare).
Pochi elementi e una tensione crescente sono gli ingredienti della pellicola: tre attori, un ambiente chiuso e ricco di pericoli, l’oscurità ad accompagnarci per tutto il viaggio. La lezione dei film di genere, insomma, è stata ben studiata e ben assimilata e rende al massimo in questo film di bambini ma non per bambini.
Nerdando in breve
The Boy Behind the Door è un oscuro e sanguinoso nascondino tra due bambini rapiti e i loro aguzzini ricco di rimandi kinghiani.
Contenuti