Alzi la mano chi non conosce 7 Wonders! Il titolo di Antoine Bauza, recentemente riedito e inoltre accompagnato dalla versione per due giocatori 7 Wonders Duel, si arricchisce di un nuovo gioco, appena pubblicato da Asmodee Italia. Parliamo di 7 Wonders Architects, un gioco per 2-7 giocatori che vi vedrà alle prese con la costruzione di una delle sette meraviglie, letteralmente parlando! Armiamoci di cazzuola e andiamo a scoprire questo bel gioco.
Recensione
7 Wonders Architects ci porta nuovamente nell’era delle sette meraviglie del mondo antico: il Colosso di Rodi, il tempio di Artemide ad Efeso, i Giardini Pensili di Babilonia, il Faro di Alessandria, la Piramide di Cheope a Giza, la statua di Zeus ad Olimpia e il Mausoleo di Alicarnasso. Come accade nel titolo madre, i giocatori devono costruire le meraviglie ma, a differenza di tutte le altre opzioni che davano opportunità di vittoria, qui la costruzione delle imponenti strutture la fa da padrone. Chi finirà per primo la meraviglia terminerà la partita e a quel punto si passerà al conteggio dei punti derivanti dalle carte oltre che dai segmenti di meraviglia costruiti. Ovviamente, se siete me, riuscirete a chiudere la partita ma a perdere comunque. Mai giocare contro Morgana. Mai.
Meccaniche
C’è una grande novità in 7 Wonders Architects: abbandoniamo il draft e invece utilizzeremo una meccanica di pesca da tre fonti diverse per tutta la partita. Eh sì, perché ogni meraviglia ha il suo mazzo di carte – uguale nella tipologia, ma con numerosità diverse – e ogni giocatore potrà attingere da tre mazzi: il proprio, quello del vicino alla propria destra e infine un corposo mazzo comune per tutti i giocatori. Ma mentre il mazzo proprio e quello del vicino avranno la prima carta scoperta, il mazzo comune sarà a faccia in giù, facendoci letteralmente sfidare la sorte nel tentativo di pescare la carta giusta. Insomma: ok la strategia, ma qui c’è un po’ di “push your luck” che non guasta affatto.
I giocatori svolgono i loro turni uno alla volta e, dopo aver pescato, potranno effettuare diverse azioni.
- Pescando le risorse – carte grigie o carte gialle, che valgono però come jolly – potremo costruire una delle 5 fasi delle meraviglie (dal basso verso l’alto), e ogni segmento richiede una combinazione di 2, 3 o 4 risorse uguali o diverse, condizioni ben riportate su ogni pezzo.
- Pescando le carte verdi, quelle della scienza, potremo prendere dei segnalini che ci daranno degli interessanti bonus, come la possibilità di pescare carte extra, ignorare alcuni requisiti delle meraviglie o punti vittoria extra.
- Pescando le carte blu, avremo punti vittoria e la possibilità di conquistare il segnalino Gatto, che ci dà il non piccolo vantaggio di poter guardare segretamente la prima carta del mazzo comune.
- Infine, pescando le carte rosse, potremo accumulare scudi e innescare la guerra. Una volta innescato il conflitto – girando gli appositi segnalini quando giocheremo delle carte che raffigurano anche 1 o 2 corni – si combatterà contro i vicini e chi ha più scudi vincerà dei punti vittoria.
Come vedete, le meccaniche sono simili a quelle di 7 Wonders, ma in Architects abbiamo la possibilità di giocare senza la pressione del draft e con più scelte a disposizione; inoltre, il fatto di doversi concentrare sulla meraviglia ci guiderà ad intraprendere una scelta piuttosto che un’altra. Ma, come vi dicevo poc’anzi, non si vive di sole meraviglie, quindi siate attenti e giocate senza ignorare alcuna possibilità!
Materiali
7 Wonders Architects è un gioco pazzesco lato materiali. Non tanto per le fustelle, comunque ben fatte, o per la grafica in sé – molto carina, più cartoonesca del solito ma non meno efficace – quanto per l’ingegnerizzazione della scatola e dei vari porta carte e porta meraviglia. Sostanzialmente ogni meraviglia dispone di un contenitore in plastica con un coperchio trasparente sul quale apporre il relativo adesivo, e le carte comuni e i segnalini hanno un loro contenitore dedicato. Nella scatola tutto entra magicamente, e c’è una sensazione di ordine e di precisione che io ho sperimentato poche volte in quest’ambito. 7 Wonders Architects è davvero un piccolo capolavoro di architettura! Vi rimando al nostro unboxing fotografico per scoprire al meglio tutti i componenti di questo bel titolo.
Una menzione d’onore: chi soffre di daltonismo potrà godersi senza problemi 7 Wonders Architects, così come anche la nuova edizione del gioco originale, in quanto totalmente Colorblind Friendly, essendo dotato di vari simboli che aiuteranno nella lettura delle carte. Bene così!
Unboxing
Prezzo
7 Wonders Architects è disponibile al prezzo consigliato di €42,99.
Concludendo
Sì, Antoine Bauza non ne sbaglia una. Dopo il gioco principale, bellissimo, e la versione per due giocatori, bellissima, questa nuova incarnazione fa di nuovo centro. Diciamolo subito: 7 Wonders Architects è molto “family-friendly“, c’è un po’ meno di strategia rispetto al titolo originale e magari chi vuole un cinghialone potrebbe restare deluso. Ma, ed è un bellissimo “ma”, questo gioco è l’ideale per coinvolgere chi vuole iniziare a giocare, chi non è ancora un habitué dei giochi da tavolo o anche per un gioco rapido e divertente tra un German e un altro. Forse lo sconsiglierei solo a chi ha bisogno di dadi da lanciare come se piovessero o a chi mette meeples nel latte al posto dei cereali, però per tutti gli altri è un ottimo acquisto!
Nerdando in Breve
7 Wonders Architects ci metterà nei panni dei costruttori delle sette meraviglie del mondo antico: chi si aggiudicherà la vittoria e la gloria?
Ringraziamo Asmodee Italia per averci fornito una copia del gioco per questa recensione.
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