30/10/2021
Caro Diario,
Che stanca che sono! In realtà ieri era molto più tardi quando ti scrivevo, ma la cronaca l’avevo fatta a pancia piena, quindi forse la differenza sta tutta lì. E come mai non ho ancora mangiato nulla? Mo te lo spiego, con calma.
La giornata è iniziata col botto quando ho fatto colazione e ho avuto la fortissima illusione non sarebbe stata così piena come credevo. “Illusione” è proprio la parola giusta. Cappuccino, brioche e foto di rito, come quelle che facevo gli altri anni con Claudia, Luigi e Bob: fun fact, se la foto di rito la fai da sola, poi è quasi tristina e non avrai voglia di condividerla. Non ho mai dato per scontata la presenza degli altri redattori e redattrici, ma mai come quest’anno mi sono accorta di quanto sia incredibilmente diverso Lucca Comics senza il gioco di squadra. E quindi, riempito lo stomaco (per l’ultima volta), mi sono messa in coda per la presentazione di Sono ancora vivo, il graphic novel di Roberto Saviano edito da Bao Publishing.
Una coda inaspettatamente lunga e quasi quaranta minuti di ritardo, che se li sommi alla quasi ora di anticipo con cui mi sono messa in coda vista la calca che si stava formando, si sono trasformate in un quasi paio d’ore in piedi. Niente di male eh, per carità, cose che capitano: ne ho approfittato per fare meglio il punto della situazione, per organizzare i contenuti social, accordarmi con altra gente per il resto della giornata MA SOPRATTUTTO per “fare amicizia” con le altre persone in coda.
È incredibile come, dopo abbastanza tempo nella stessa posizione e situazione di persone mai viste prima, ci si senta all’improvviso quasi in confidenza. Spontaneamente, come se fosse una cosa normalissima, inizia un commento (sul meteo, sull’attesa, sulle cose da fare, sul lavoro, sul signora mia ai miei tempi gli eventi iniziavano in orario… dipende da chi trovi) al quale ne segue un altro e senza accorgersene iniziano discorsi veri e propri. Non ci si presenta, magari cade l’occhio sul cartellino vicino ma non ci si fa caso. Non importa “chi siamo”, è che l’attesa porta anche a questo.
Non è la prima volta che mi succede, anni fa ai firmacopie una ragazza mi aveva raccontato tutta la storia per cui, per lei, quella firma aveva un’importanza inimmaginabile e si era aperta con una confidenza che non mi sarei mai aspettata. A volte mi chiedo se la chiacchiera da coda sia davvero così diffusa o se sono io che -involontariamente- imbocco discorsi, anche se la mia paura più grande è quella che dopo la coda, ci sia qualcuno pronto a dire “oh in coda c’era una ragazza con una giacca gialla, mamma mia, non stava zitta un attimo e continuava a far parlare gli altri!”. Sai cosa? Forse, è meglio non saperlo. Comunque poi siamo entrati al Giglio, è arrivato Saviano e si è messo a parlare.
Come si vede che è laureato in filosofia! Ha un modo molto preciso di organizzare le sintassi, quando parla mima la struttura di subordinate, così che guardandolo il senso del discorso arrivi ancora più chiaro. Finito l’incontro sono andata in sala stampa a cercare di trasmettere quello che ha raccontato: ora, non c’è possibilità che leggere le mie parole sia sufficiente a far arrivare tutto quello che ha condiviso con noi, però credo di aver fatto un buon lavoro, spero piaccia.
Fatto quello sono corsa in Villa Bottini, il punto di accumulazione dei cosplayer più articolati. C’era la macchina di Ghostbusters, i costumi di Assassin’s Creed, persone vestite a tema Star Wars e supereroi Marvel e un folto gruppo di avventori tutti travestiti da Banda Bassotti. Un vero spettacolo, complice anche la villa e il suo giardino, nel quale ciascuno ha trovato un posto tutto per sé.
Sempre lì ho ascoltato Nicolas Gentile parlare del viaggio che lui e altre nove persone hanno affrontato, attraversando Abruzzo, Molise e Campania a piedi in sette giorni. Già la cosa sarebbe sbalorditiva, ma lo è ancor di più se consideri che il viaggio è stato compiuto sempre senza togliere il costume: nove persone, ciascuna impersonante un diverso personaggio della Compagnia dell’Anello, hanno percorso il tragitto realizzando un vero e proprio viaggio inaspettato. E la decima? Filmava e guidava droni, tant’è che oggi ho visto un video molto carino che documenta tutta l’impresa.
A Villa Bottini ho trovato Laura, l’amica di cui ti parlavo ieri: insieme siamo arrivate in piazza San Michele e ho trovato un sacco di amici! La crew della Lombardia si è radunata a Lucca per godersi la fiera, li ho salutati al volo ma conto di raggiungerli fra poco. Questa sera saremo in Piazza Anfiteatro, dove spero di rivedere anche altra gente che becco solo in fiera.
Da lì, corsa veloce all’ex Museo del Fumetto, dove insieme a Laura e a Rebecca (una sua amica) abbiamo visto la mostra dedicata ad Arcane, la serie animata ispirata a League of Legends che sarà disponibile su Netflix dal 7 novembre. Molto carina, ma fra una corsa e l’altra ho perso il pass!
Ecco quindi un’altra corsa fino in sala stampa, dove me ne hanno prontamente rifatto un altro (santa sala stampa, fortuna che sono stati comprensivi <3), dove ho preparato un articolo segreto, aggiornato Instagram e -finalmente- aggiornato anche te.
Ora ti saluto di fretta che se non mi levo di giro finisco per farmi buttare fuori a calci dalle stesse persone comprensive di cui sopra. Domani farò un po’ da PR, ma ora, prima di tutto, mi procaccerò del cibo e raggiungerò la crew in Piazza Anfiteatro.
Buona serata,
Penny