Recensione
Ogni creativo lo sa bene: a volte le idee non ne vogliono proprio sapere di venire fuori. La soluzione giusta per stimolare la propria fantasia a fare il suo lavoro può essere Rory’s Story Cubes, un divertente e particolare gioco da tavolo tanto semplice quanto geniale.
Creato da Rory O’Connor e distribuito da Asmodee, che ringraziamo per la copia che ci ha fornito, questo gioco diverso dal solito sfrutta l’ingrediente della creatività personale e il potere delle immagini per dare vita ad un prodotto coinvolgente e in grado di veicolare infinite partite, mai uguali le une alle altre.
L’idea è venuta all’autore proprio a partire dalle immagini: resosi conto dell’incredibile potere evocativo di figure anche semplicissime, O’Connor ha pensato di trasferirlo in un gioco. 9 cubi, con le facce coperte da simboli che fungano da innesco per la creatività di ognuno di noi, spingendoci a inventare e raccontare storie.
Come si gioca
Giocare a Rory’s Story Cubes è davvero molto semplice e, allo stesso tempo, mai banale. Il bello è che non esistono limiti ai partecipanti: possiamo essere in tanti o in solitaria, di ogni età purché pronti a metterci in gioco e a scatenare la nostra fantasia.
Per iniziare una partita si dovrà scegliere il giocatore iniziale. Questi dovrà lanciare i nove cubi e, usando le parole iniziali più classiche della narrazione e cioè “C’era una volta” creerà una storia che colleghi tutte le immagini a faccia in su scaturite dal lancio di dadi.
Non è obbligatorio seguire un ordine specifico, potremo partire dall’immagine che più stimola la nostra immaginazione e collegare i cubi come preferiamo. L’unica condizione è usarli tutti ma per il resto non esistono risposte sbagliate né interpretazioni univoche di un simbolo.
Il compatto manuale di istruzioni presente nella confezione, inoltre, ci fornisce qualche ulteriore dritta che possiamo scegliere se usare o meno: ad esempio si possono lanciare i dadi tre alla volta, usando i primi per l’introduzione, il secondo lancio per lo svolgimento e l’ultimo per la conclusione. O ancora potremmo lanciare tre cubi e usarli per creare il protagonista, poi lanciare nuovamente tutti e nove i dadi e raccontare la sua storia. O ancora aggiungere i capitoli un giocatore alla volta, a rotazione, usando tutti i 9 dadi scaturiti dal primo lancio di dadi. Come vedete, le combinazioni possibili sono davvero infinite.
Componenti
Rory’s Story Cubes si presenta in una confezione compattissima e tascabile, ideale da portare con sé in ogni occasione.
La piccola scatolina quadrata, in cartoncino con chiusura magnetica, è dotata di sovracopertina e contiene i 9 cubi e un piccolo e chiarissimo libretto di istruzioni.
I cubi sono dadi a 6 facce bianchi abbastanza grandi da rendere chiare le illustrazioni riportate sui lati ma perfettamente maneggevoli. Le figure sono semplici e chiare, in inchiostro marrone che risalta benissimo sul bianco di base.
Espansioni
Il divertimento e la creatività non finiscono qui perché oltre alla versione base Rory’s Story Cubes presenta un gran numero di espansioni tematiche, da utilizzare da sole o, ancora meglio, mescolandole con il gioco base. Il principio dietro il progetto fa sì che, teoricamente, possa essere applicato a qualunque ambito, rendendo di fatto vicino all’infinito il numero di espansioni possibili.
Al momento sono state pubblicate 8 espansioni: Actions, basato sulle azioni, Voyages, per viaggiare con la fantasia, Fantasia, incentrato sulle fiabe, la mitologia e il medioevo, Mystery, per gli amanti di horror, thriller e racconti dell’assurdo, Primal, che si basa sulla preistoria, Heroes, per gli amanti dei supereroi, Emergency, per immergersi in spettacolari salvataggi e Astro, perfetto per chi ama la fantascienza.
Inoltre non è mancata una collaborazione di rilievo, quella con il maghetto più famoso di tutti i tempi: Rory’s Story Cubes brandizzato Harry Potter ci permette di giocare con i simboli iconici della saga.
Concludendo
Rory’s Story Cubes è stato davvero una scoperta piacevole e fresca. Un gioco che può apparire semplicistico ma che racchiude un incredibile potenziale, che lo rende di fatto estremamente longevo e sempre diverso.
Personalmente lo trovo davvero stimolante, in particolare se mixato con alcune delle espansioni (o tutte, perché no?).
Si tratta di un gioco che può essere usato in compagnie di ogni tipo ma che, a mio parere, dà il suo meglio se usato in solitaria: sono molti i creativi ad utilizzarlo come vero e proprio strumento di lavoro, infatti, lanciando i dadi per iniziare a lavorare ai loro progetti. Le dimensioni tascabili della confezione, inoltre, lo rendono il compagno perfetto di qualunque scrittore o autore in genere.
Nerdando in breve
Rory’s Story Cubes ci dimostra l’immortale fascino della narrazione e ci spinge a far galoppare la nostra immaginazioni senza porle limiti.
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