Recensione
Sappiamo tutti che ci sono molti modi di diventare un supereroe. Puoi essere morso da un animale radioattivo, investito da radiazioni cosmiche o semplicemente nascere con un potere. Sappiamo anche che il potere può essere una maledizione, come ci hanno insegnato decenni di fumetti Marvel. La miniserie edita da Image e portata in Italia da SaldaPress, Buzzkill di Donny Cates, Mark Reznicek e Geoff Shaw ci racconta di un supereroe dall’origine bizzarra e quanto pesante possa essere il fardello dei poteri.
Trama
Ruben ha un problema e cerca di risolverlo partecipando a una riunione degli alcolisti anonimi: ogni volta che tocca una qualsiasi sostanza psicotropa acquisisce superpoteri. Dopo una carriera da supereroe, Ruben è arrivato al limite. È un’alcolista, fumatore e tossicodipendente. Vorrebbe smettere anche perché l’abuso di sostanze ha minato la sua vita privata, ma non sarà facile.
Dunque abbiamo un eroe che acquisisce i poteri in uno dei modi più bizzarri possibili: bevendo alcol o assumendo droghe. Non è la prima volta che superpoteri vengono descritti come una dipendenza, più o meno consapevole, ma di certo è una versione delle più esplicite.
Di base l’idea del supereroe beone sembra una di quelle uscite dalla mente del Garth Ennis più sboccato e irriverente. In effetti a leggere solo la premessa pensavo di trovarmi di fronte a una parodia dei fumetti di supereroi. Invece i co-sceneggiatori Cates e Reznicek optano per una storia più cruda e triste.
Ruben non vive bene i superpoteri. Certo, ha fatto del bene ma è chiaro che il continuo abuso di alcol lo sta consumando e gli fa compiere azioni non proprio edificanti. Per questo la storia inizia in un incontro di alcolisti anonimi e il fumetto ci mostra pochissimo del Ruben supereroe, per concentrarsi sul Ruben uomo.
Narrare la dipendenza
Non conosco il vissuto degli autori, ma può essere che la storia sia più una versione fantastica di fatti accaduti davvero. D’altronde l’abuso di alcolici è purtroppo una piaga comune del mondo moderno. Dunque vediamo Ruben tentare di smettere e non riuscirci. E certo Ruben può essere giustificato nelle ricadute, perché lui o i suoi cari sono in pericolo, ma allo stesso tempo come si può guarire del tutto?
A contribuire al tragico della vicenda contribuiscono i disegni sporchi e stilizzati di Geoff Shaw con i colori scuri di Lauren Affe. Lei è anche responsabile del lettering sghembo e diverso dal solito, anche per aiutarci a capire i diversi toni di voce alterati. Le parti più tecniche sono perfette per il narrato e Shaw e Cates un po’ fanno le prove generali per God Country, storia successiva a questa e forse punta massima dei due.
Uno dei difetti della storia è forse la sua breve durata. Sono quattro episodi, in cui tutta la vicenda si consuma. Non nego che forse sarebbe stato utile un capitolo in più, per dare più profondità agli eventi narrati e qualche coordinata in più sul background dei protagonisti. Alla fine la storia è compiuta ma c’è una certa sensazione d’incompiutezza. Ma riconosco che l’idea di base forse non era forte abbastanza da durare di più e avrebbe portato con sé altre domande sull’esatta natura dei poteri di Ruben.
Concludendo
Un fumetto molto interessante, che sviscera elementi reali ma calati nel contesto supereroistico. Tramite l’escapismo della storia si riflette su tematiche tutt’altro che banali ma in modo non pedante. In mano ad altri autori poteva diventare un fumetto barzelletta, ma Cates anche in questo fumetto giovanile dimostra di essere a ragione uno degli autori più interessanti del fumetto americano.
Edizione
Buzzkill è un volume cartonato di 108 pagine edito da SaldaPress al prezzo di €19,90.
Nerdando in breve
Una storia veramente nuova di supereroi, toccante e interessante nonostante le premesse.
Nerdandometro [usr 3.9]
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