Recensione
Eh sì, più di un paio di settimane fa è uscito, finalmente, per Nintendo Switch, Monster Hunter Rise, il nuovo titolo della saga, molto simile, ma anche molto diverso da World.
Il gioco, lo dico già, mi è piaciuto da morire, l’ho letteralmente divorato, per quanto potevo, e le seguenti sono le mie impressioni dopo una sessantina di ore di gioco (anche se, visto che questo articolo uscirà dopo un po’, probabilmente le avrò già superate).
Gameplay
Lo confesso, discutendo con alcuni amici, mi sono trovato ad avere paura del fatto che Rise potesse avere lo stampo dei vecchi Monster Hunter, perdendo tutte quelle modifiche alla fruibilità del gioco che erano state applicate con World. Fortunatamente non è stato così, anzi, il gameplay è anche migliore di quello del titolo precedente, anche grazie all’introduzione della meccanica degli insetti filo.
Il rampino di World è stato sostituito da questi ultimi, che sono la principale novità del gioco, e sono anche molto molto meglio. La mobilità che gli insetti filo danno, li rendono uno strumento essenziale, sia per l’esplorazione delle mappe, sia per il combattimento vero e proprio, con le varie mosse filo, peculiari per ogni arma.
Rispetto a World sono anche state rimosse la ricerca delle tracce dei mostri e gli insetti guida, tutti i mostri cacciabili saranno sempre visibili sulla mappa, anche se sconosciuti (rappresentati con un punto di domanda). Questo punto è, secondo me, una cosa molto bella, a volte era fastidioso dover girare mappe immense per cercare tracce di mostri.
Le mappe si sono notevolmente rimpicciolite, a favore di una maggiore verticalità di queste, tutte esplorabili grazie agli insetti filo. Le mappe per ora sono quattro (cinque in realtà) ognuna con il suo bioma specifico: palude, foresta, deserto e vulcano, ma probabilmente ne arriveranno delle altre con il prossimo major update, a fine aprile.
Le armi sono sempre i 12 tipi già esistenti, alcuni, come ad esempio il corno, potenziati di molto dalle mosse filo, mentre altri, come la lancia, che lasciano un pochino a desiderare. A questo giro ho lasciato il mio amato falcione insetto, per spostarmi sulla spada lunga.
Storia
Mega-premessa, la storia per ora non è completa, verrà completata con la probabile introduzione del G-rank a fine aprile. Le missioni del Low-Rank, ossia quelle del villaggio, saranno accessibili dall’inizio del gioco, saranno giocabili solo in singolo e serviranno da “tutorial da 20 ore”, per farmare un po’ di materiali utili, introdurre la storia e la meccanica del rampage.
Una volta passato il grado 7 delle missioni villaggio, si passerà alle missioni hub, chiamatelo anche High-Rank, se volete, lì le cose saranno più difficili, ma i mostri saranno affrontabili in multiplayer, la storia continua grazie a delle missioni urgenti che ogni tanto sbucheranno, tra un mostro e l’altro.
La storia, per ora, non è nulla di che, semplicemente stiamo cercando di capire qual è l’origine dei rampage, tutto abbastanza lineare, si trovano i draghi anziani e loro sono l’origine, ma lo strano collegamento tra le due maiden che danno le quest e questi due nuovi draghi anziani potrebbe portare a dei risvolti di trama abbastanza interessanti.
Rampage
All’esterno ho ricevuto opinioni contrastanti, ma questa introduzione di un Tower Defence per staccare dalle normali cacce è molto interessante e secondo me anche ingegnosa, seppur abbastanza semplice. Le rampage serviranno, oltre che, a volte, per proseguire nella storia, per potenziare le armi con quelle che vengono chiamate Ramp-Up Skills: boost strategici o di statistica capaci di rendere l’arma più potente!
Switch Skills
In perfetto tema con la console per cui è uscito il gioco, una delle cose che mi sono piaciute di più in questo Monster Hunter è la possibilità, anche se abbastanza limitata, di personalizzare il moveset della propria arma. Secondo me questo aspetto ha dato un grande pregio al gioco, ossia quello di integrare diversi stili all’interno del gameplay.
Per fare un esempio sulla spada lunga, l’Helm Breaker è necessario per avere l’output di danni più alto, ma al suo posto è possibile mettere una mossa filo che aumenta di un grado la barra spirito, di modo da rimanere sempre al massimo anche senza dover completare una combo spirito o fare una schivata, che può coesistere meglio con un determinato stile di gioco. Ancora, la mossa finale della Spirit Combo può essere cambiata, c’è una variante orizzontale che attacca in una grande area a cerchio, oppure una variante più verticale, difficile da mettere a segno ma più potente a livello di danno grezzo.
La personalizzazione (sì, anche quella del personaggio) è un punto focale in Monster Hunter Rise!
Grafica e Sonoro
Eccoci qua, volevo proprio parlare di questi due punti.
Siamo su Nintendo Switch, non mi aspettavo un gran che, forse è per questo che, al contrario, mi sono stupito veramente tanto di come è bello, artisticamente e graficamente questo titolo, l’escamotage di rendere la grafica, passatemi la semplificazione del concetto, “meno realistica” è stata, secondo me, una mossa estremamente azzeccata e che ha reso il gioco incredibilmente godibile. Inoltre, notabile, zero cali di frame, anche quando gli effetti si fanno più pesanti.
Le colonne sonore di questo gioco sono state la mia cosa preferita, non accadeva da Undertale di appassionarmi così tanto a delle musiche di gioco da ascoltarmele in macchina. Il contesto di gioco è quello del Giappone feudale e le musiche sono perfettamente composte sulla base del periodo storico di appartenenza e conferiscono al titolo una brillantezza e un’immersione assurde.
Conclusioni
Finalmente posso dire, con assoluta certezza, che questo è il miglior Monster Hunter mai creato, anche se diverso dalle vecchie generazioni. A livello artistico, di gameplay, di quality of life e anche di rigiocabilità (con il sistema dei talismani) questo titolo surclassa ogni altro nella serie. Facilmente.
E dopo aver battuto il boss finale del gioco, non mi resta che farmare talismani fino all’uscita della nuova espansione gratuita, a fine Aprile, dove mi ritroverete parlarne. A presto, cacciatori!
Nerdando in breve
Monster Hunter: Rise è il nuovo titolo della serie, edito da Capcom e disponibile esclusivamente (fino al 2022) su Nintendo Switch. Molto simile a World, Rise porta il livello artistico a picchi inaspettati, facendo brillare il contesto feudale giapponese in cui è immerso. Il gameplay è estremamente godibile e fluido, anche su una console dalle prestazioni ridotte rispetto ad altre.
Nerdandometro [usr 4.8]
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