Ci sono solo due certezze nella vita, dicono gli americani, ossia le tasse e la morte. Da videogiocatore, aggiungo anche l’uscita annuale di Fifa, Pes e un nuovo Call of Duty! Scherzi a parte, quest’anno abbiamo avuto prima modo di sperimentare il grande multiplayer di CoD Warzone, e adesso abbiamo l’opportunità di giocare ad uno dei capitoli “canonici” della saga Black Ops, a cura di Treyarch, intitolato Call of Duty: Black Ops Cold War, disponibile per PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC. Siete pronti a gettarvi nelle atmosfere anni ’80 di questo nuovo fps? Calate il passamontagna, è ora di infiltrarsi!
Recensione
Siamo nel 1981, e Call of Duty: Black Ops Cold War ci getta nelle atmosfere da tarda Guerra Fredda (da qui il titolo), dove i protagonisti, agenti della CIA, faranno il giro di diversi paesi alla caccia del fantomatico Perseus, agente sovietico che ha trafugato importanti segreti e che dev’essere fermato a tutti i costi. Alla notizia della riattivazione di Perseus (già noto durante la guerra del Vietnam), viene subito istituita una task force guidata da Jason Hudson, vecchia conoscenza dei fan della saga, che richiama il noto Alex Mason e Russell Adler, che sarà il co-protagonista assieme a voi.
E voi chi siete? Siete “Bell“, un agente con un passato ignoto ai più, reclutato direttamente da Adler per questa missione. Da qui in avanti, inseguirete lo spettro di Perseus, andando in giro per il mondo nel tentativo di stanarlo prima che minacci, secondo il presidente Reagan, il “mondo libero”. Ma siamo certi che tutto il team vada nella stessa direzione? La risposta la scoprirà chi terminerà la campagna!
Gameplay
Call of Duty: Black Ops Cold War ci dà tutto quel che ci possiamo aspettare da un CoD che si rispetti. Nella fattispecie, una trama da perfetto action movie guiderà la campagna principale, mentre l’altro nucleo del gioco – forse anche più fondamentale – è dato dalla componente multiplayer, ormai punto di forza della saga di CoD.
La campagna, seguito diretto di Black Ops, è sicuramente divertente e vi accompagnerà per circa 7/9 ore di gioco, a seconda di quanto vogliate perdervi nell’esplorazione alla ricerca dei collezionabili o agire in un modo piuttosto che in un altro (vedi più avanti). La storia ha un mix tra eventi reali ed eventi “di gioco”, intendo quelli legati alla lore di CoD, in quanto troverete personaggi ben noti all’interno della saga – oltre a quelli nuovi, ovviamente.
La storia non segue un filo unico, ma dà la possibilità di accedere a diverse missioni grazie alle quali sceglieremo come approcciare la partita, in un’ottica che sicuramente spezza la monotonia. Inoltre in alcuni momenti è possibile effettuare scelte durante la partita, sia in quanto a frasi da pronunciare (magari a compagni, oppure ad ostaggi) che vere e proprie scelte da intraprendere, del tipo: questo ostaggio lo salverete o lo catapulterete di sotto? A voi la scelta, e questo può portare delle modifiche alla trama e infine anche al finale della campagna, veramente avvincente.
Passando alle novità di Call of Duty: Black Ops Cold War, ho trovato molto interessante la possibilità di personalizzare il nostro personaggio, “Bell”, specie per quanto riguarda alcune abilità (un paio) che potremo impostare fin dalla seconda missione del gioco per farci ottenere dei bonus, ovviamente da allineare al proprio stile di gioco. Inoltre, il gamplay è anche arricchito da esperienze diverse dal solito, quali la possibilità di affrontare enigmi per sbloccare missioni extra oppure situazioni particolari durante le missioni, come scassinare o nascondere cadaveri e così via.
Il punto di forza del gioco, però, è sicuramente il multiplayer. Innanzitutto cito con piacere l’integrazione di Warzone, cosa che farà felici i giocatori amanti di questa modalità, che riceverà update e collegherà la progressione e operatori anche da Cold War. La parte di multiplayer “stand-alone” vede un nutrito sistema di match, sia classici sia innovativi, che vi permetteranno di giocare seguendo diversi obiettivi e approcci. La componente multiplayer ha poi il sistema di “classi” che vi permette di caratterizzare il vostro personaggio scegliendo una classe che si adatti al vostro modo di giocare: siete camperoni? Cecchino. Siete dei kamikaze in erba? Allora via con l’Avanguardia, e così via. Ovviamente il supporto al gioco sarà lungo e duraturo, nell’ottica di rappresentare un importante capitolo nella saga e per iniziare a traghettare i giocatori anche sulle console next-gen.
Conclude l’esperienza multiplayer l’ormai immancabile modalità Zombie, una co-op online che vi vedrà alle prese con orde di creature non-morte naziste, che starà a voi ricacciare all’inferno. Anche qui, diversi scenari e diverse modalità vi accompagneranno con quel pizzico di “follia” che contraddistingue questo spin-off, ormai un must della saga Activision.
Grafica e sonoro
La grafica di Call of Duty: Black Ops Cold War è molto promettente, anche se sulla versione da noi provata (PS4, giocata su PS5), non ci sono ancora elementi che mi hanno fatto gridare al miracolo, per quanto il tutto sia molto soddisfacente, non fraintendetemi. A volte avrei voluto un po’ più precisione in alcune sequenze di eliminazione, che ho trovato non sempre impeccabili. Probabilmente la versione “full” PS5, con ray tracing e risoluzione al massimo potrebbe essere ancora migliore, anche se CoD deve ancora fare il vero salto next gen. Ripeto di nuovo: non fraintendete, non ci sono grossi problemi oppure grafica arretrata, sto proprio cercando il pelo nell’uovo di una produzione comunque molto accurata. La prima missione (specie la seconda parte) è davvero spettacolare, e durante il gioco avrete numerosi momenti “wow”, specie verso il finale.
Nulla da eccepire sul sonoro, sempre di ottimo livello, con un doppiaggio buono e soprattutto la presenza di alcuni brani che richiamano il periodo storico. In effetti, forse sono anche un po’ pochi e magari relegati ad alcune cutscenes, ma del resto non avrebbe molto senso andare in missione stealth con i Depeche Mode in cuffia, no?
Concludendo
Call of Duty: Black Ops Cold War è un gioco divertente e ben fatto che sarà sicuramente amato dai fan della saga. Per chi cerca un’esperienza prettamente single player, la durata della campagna principale potrebbe non essere il massimo – sebbene sia abbastanza allineata allo standard attuale – ma il comparto multiplayer offre talmente tante opzioni, tra stand-alone, Warzone e Zombi, che ce n’è per tutti i gusti. Restiamo in attesa del CoD next-gen, perché sono curioso di sapere dove andrà la saga con tutte le nuove potenzialità a disposizione degli sviluppatori. Intanto, andiamo a caccia di Perseus!
Nerdando in breve
Call of Duty: Black Ops Cold War ci porta nelle atmosfere dei primi anni ’80, con un fortissimo comparto multiplayer che ci terrà occupati a lungo a schivare proiettili e ad effettuare kill spettacolari.
Nerdandometro: [usr 3.9]
Trailer
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