Fiere

Ravenna Nightmare Film Fest – Woman of the photographs: essere e apparire

Woman of the photographs

Recensione

Il concorso lungometraggi del Ravenna Nightmare Film Fest 2020 si è aperto con Woman of photographs, interessante spaccato della solitudine, dell’apparenza e del confine sottile tra reale e virtuale ad opera di Takeshi Kushida.

Woman of photographs è una visione lontana dai ritmi occidentali a cui siamo abituati, che punta tutto sui silenzi e sulle sonorità, fondamentali quanto e più di un dialogo nel tratteggiare personaggi, situazioni e soprattutto sensazioni. Una storia di solitudini che si incontrano, prima di tutto ma anche un viaggio inquietante nella mente umana, intrappolata mai prima d’ora come nel periodo storico che viviamo nelle maglie dell’apparire perfetti a qualunque costo, anche a discapito della propria essenza.

Trama

Un fotografo con un pessimo rapporto con le donne è un vero e proprio mago di photoshop: è a lui che si rivolgono le persone per modificare le proprie fotografie in modo da apparire migliori di quanto non siano.
L’uomo è schivo e trascorre le giornate con la sola compagnia di una mantide religiosa, animale da cui è profondamente affascinato.

Durante una delle sue passeggiate in cerca di insetti da fotografare si imbatte nella giovane Kyoko, una modella su Instagram che, nel tentativo di scattarsi una foto spettacolare, cade giù da un albero, provocandosi una ferita non grave ma molto visibile.
I due trovano un’affinità e Kyoko può continuare la sua carriera sul web grazie alle abilità del suo nuovo amico, che può modificare le foto e far scomparire la ferita dalle immagini.

La ragazza, completamente assorbita dalla ricerca di approvazione sui social, comincia ad avere difficoltà a distinguere la vera se stessa dall’immagine artefatta che cerca di comunicare.

Concludendo

Woman of photographs è un film elegante, che dice molto senza utilizzare troppe parole: punta tutto, invece, sui suoni e sulle immagini, costruite benissimo dal regista Takesi Kushida.
La componente visiva e sonora è senz’altro l’aspetto più riuscito del film. La storia, che affronta tematiche attuali e scottanti, ha forse un ritmo un po’ ostico per gli spettatori occidentali ma vale la pena di fare uno sforzo per seguirla.
Quella che vi troverete davanti è una riflessione intensa sul mondo dell’apparire che viviamo al giorno d’oggi, in cui siamo circondati da miliardi di ammiratori eppure siamo profondamente e disperatamente soli.

Nerdando in breve

Woman of photographs è un un’opera interessante, attuale e raffinata. Vale la pena sfidare il ritmo un po’ lento per immergersi totalmente nelle solitudini dei protagonisti.

Nerdandometro: [usr 3.5]

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