Questo articolo non può che iniziare con un ulteriore omaggio al compianto Kobe Bryant, del quale lascito e della sua dipartita preferisco che leggiate l’intenso articolo del nostro LC. Prendendo le cose anche con più leggerezza, però, è impossibile non citare un urlo che accomuna qualsiasi giocatore di basket, dal più scarso a quello più sgamato, ossia strillare “KOBE!!!” mentre si tenta un tiro impossibile. Lo ha fatto anche il mitico Boban Marianovic durante una partita in NBA, e vi invito a farlo nelle vostre partitelle per tenere alta la memoria del Mamba.
Ed eccoci qui a parlare invece di NBA2k21, ultima fatica di 2K Games che abbiamo potuto provare su PlayStation 4. Pronti a sudare come non mai?
Recensione
Come ricorderete dai miei precedenti articoli su NBA 2K, adoro iniziare a parlare della modalità “Carriera”, ossia quella dove creerete un personaggio e vivrete la sua storia nei suoi (sudati) panni. Quest’anno la storia si chiama “The Long Shadow“, la grande ombra, e va ad esaminare il rapporto tra Junior, ossia voi, e suo padre, compianta stella del basket, tanto mentore quanto figura ingombrante per Junior. Seguendo la sua storia tra high school, college ed NBA, vedremo come Junior cambierà e crescerà, alla ricerca di una sua identità ma senza cercare di rinnegare del tutto gli insegnamenti paterni.
Una bella storia, non c’è che dire, infarcita di tantissimi attori che hanno prestato le sembianze ai vari personaggi di NBA2k21, tra cui impossibile non citare il padre, interpretato da Jesse Williams – che ritorna in formato videoludico dopo la sua pazzesca interpretazione in Detroit: Become Human – e il coach Djimon Hounsou, che ricorderete in film quali Guardians of The Galaxy o Blood Diamonds. Non mancano le star NBA, questa volta rappresentate da Zion Williamson e Damian Lillard, entrambi tra l’altro protagonisti delle cover del gioco, assieme a Kobe.
Gameplay
NBA 2K21 continua sull’ottimo tracciato degli ultimi anni, andando ad affinare quanto di buono visto in precedenza, questa volta con una grande novità nel sistema di tiro. Sostanzialmente, usando la levetta analogica destra, dovrete seguire ciò che vi indicherà l’indicatore sulla vostra testa (scusate il gioco di parole) e rilasciare la levetta compiendo un ulteriore movimento. Sembra difficile, ma giocandoci potreste rimanere sorpresi! Ovviamente, per chi preferisce tirare in maniera più canonica, si potrà disattivare questa modalità.
Sul parquet, i giocatori si muovono sempre con molta fluidità e le azioni scorreranno fluide nel corso della partita. Sempre utile la possibilità di adattare gli schemi al vostro gioco e di ricreare azioni pazzesche, e anche i vostri compagni sapranno regalarvi tante soddisfazioni.
Oltre alla modalità Carriera e ai classici scontri “arcade”, NBA 2K21 ci dà l’opportunità di vivere la vita da manager/allenatore di una squadra e di portarla ai vertici della Lega, ma forse una delle modalità migliori è il “MyTeam“, con il quale darete vita alla squadra dei vostri sogni.
In maniera simile a quanto accade nel FUT di FIFA, anche qui potremo sbustare pacchetti con giocatori e oggetti decorativi, ma soprattutto è stato rinnovato il parco di sfide e obiettivi da completare per poter avere bonus extra – tra cui alcuni giocatori letteralmente devastanti, provate Shaq e poi mi farete sapere!
Grafica e Audio
NBA 2K21 fa della sua ottima grafica un grande punto di forza, e non mi sento di dire che anche quest’anno non sia stato fatto un ottimo lavoro. Il sudore che colerà sul parquet vi sembrerà davvero pazzesco, ed è stata riposta enorme cura nella realizzazione dei volti dei giocatori più famosi di sempre. Essendoci un pool di giocatori davvero enorme, il lavoro fatto è davvero impressionante!
Sarà molto, molto interessante vedere cosa succederà con la versione di NBA 2K21 next-gen. Eh sì, perché sarà disponibile anche per le nuove console, e purtroppo l’update gratuito sarà garantito solo a chi acquisterà la versione “Mamba Forever“. Una scelta forse discutibile, non solo per l’aspetto economico, quando per il timore di avere un gioco molto diverso (sperando in meglio!) nella versione next-gen, e chi lo sta comprando adesso potrebbe non volerlo prendere di nuovo a prezzo pieno. Spero che, man mano che ci si avvicina alla nuova generazione, scopriremo altri dettagli in merito.
Giocare NBA 2K21 con un impianto surround è un’esperienza fantastica e vi aiuterà ad ascoltare al meglio tutto il comparto audio del gioco, veramente impressionante. I palazzetti dello sport esploderanno nelle vostre orecchie, e il tifo avrà una valenza diversa, così come la sirena che risuonerà imponente nelle vostre indifese orecchie.
Concludendo
NBA 2K21 è il miglior gioco di basket dell’anno, poche ciance. Lo consiglio ai fan ma anche a chi vuole avvicinarsi a questo meraviglioso mondo, poiché tramite questo gioco potremo farci una grande cultura sul basket ma soprattutto giocare impersonando tutti i nostri eroi. Incluso, e forse direi in primis, il nostro amato Kobe.
Nerdando in breve
NBA 2K21 è il titolo di basket definitivo della current-gen: che altro aggiungere?
Nerdandometro: [usr 4.1]
Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=JLsDWPsx23c
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