Film & Serie TV

Chi sono i Nuovi Mutanti

Esce il 2 settembre dopo incredibili peripezie – doveva uscire nel 2018 – The New Mutants di Josh Boone. Nelle intenzioni doveva essere un nuovo inizio per i mutanti Marvel, all’epoca ancora controllati da una 20th Century Fox indipendente. Lasciando perdere le peripezie cinematografiche, The New Mutants non è un titolo casuale, ma prende spunto da una serie Marvel storica, i Nuovi Mutanti.

Ritorno al futuro

Riavvolgiamo il nastro ad un periodo in cui di titoli mutanti ne usciva solo uno e torniamo al 1982. Uncanny X-Men dopo anni di anonimato è il più grande successo Marvel del decennio grazie ai nuovi personaggi creati nel 1975 e alla sapiente mano di Chris Claremont.

L’editor-in-chief Jim Shooter vuole più mutanti e praticamente “costringe” Claremont a creare una nuova serie, The New Mutants. Per differenziarla dalla serie madre, Claremont torna alle origini: gli X-Men ufficiali sono tutti adulti – Wolverine è addirittura centenario – ma in teoria la serie è ambientata in una scuola per mutanti.

Quindi l’idea per la nuova serie è di avere nuovamente mutanti adolescenti alla prese con i poteri appena acquisiti e i soliti problemi adolescenziali. Espediente che verrà poi ripreso varie volte nel corso degli anni, tipo negli anni ’90 con Generation X. All’inizio cercarono pure d’infilarci Kitty Pryde, visto che anche lei era adolescente, ma lei sostanzialmente rifiutò la retrocessione nella squadra B, pur diventando amica dei membri del team.

Dopo una miniserie di lancio, la serie debutta ufficialmente nel 1983. Ai testi come detto Chris Claremont, alle matite Bob McLeod. Il disegnatore, un po’ per lentezza, un po’ per disinteresse, lascia la serie già a partire dal numero 8. Claremont piano piano rende la serie sempre più cupa e quando alle matite arriva Bill Sienkiewicz la serie ha un’impennata onirica e oscura. Le storie disegnate da Sienkiewicz sono il picco creativo della serie e sono storie assolutamente fuori dagli schemi per i tempi.

Claremont lascia nel 1986 e la serie proseguirà fino al 1991. Infatti, poco dopo l’arrivo di Rob Liefeld ai disegni la serie cambierà nome in X-Force in un’orgia di tasche, pistole enormi e anatomie approssimative. Ci saranno altre serie chiamate New Mutants, ma il film riprende personaggi e (si spera) situazioni dalla prima.

La nuova classe

Non mi sembra il caso di addentrarsi nel racconto delle storie più famose, visto che come un po’ tutte le serie degli X-Men sono un casino tremendo di personaggi, riferimenti e situazioni. Più utile magari scoprire chi sono i protagonisti della serie e quindi del film.

La prima formazione dei Nuovi Mutanti era composta da Cannonball, Karma, Sunspot, Wolfsbane e Psyche – poi nota come Mirage e Moonstone. Come per la seconda ondata di X-Men, si scelse di dare un tocco d’internazionalità al team: Karma era vietnamita, Wolsbane scozzese, Sunspot brasiliano e Psyche una nativa americana, con il solo Cannonball come americano bianco e biondo – ma del Kentucky e quindi con un accento buffo.

Il film riprende questa formazione ma al posto di Karma c’è Magik, la sorella minore di Colosso che divenne membro del team a partire dal numero 14 della serie regolare. Illyana Rasputin è un po’ il personaggio emblematico della serie. Mutante con il potere del teletrasporto tra le dimensioni, venne rapita dal demone Belasco e crebbe praticamente all’inferno imparando la magia nera.

Dopo una serie di vicissitudini, crescite improvvise e decrescita altrettanto rapide, Illyana contrasse il virus Legacy – la versione Marvel dell’AIDS che uccide solo i mutanti –  e morì. Ma ovviamente nulla è per sempre nei fumetti e grazie a un complicato gioco di specchi e leve Illyana tornò in vita una quindicina d’anni dopo. Dal suo ritorno è stata spesso al centro delle vicende mutanti, come in Avengers Vs. X-Men.

Gli altri personaggi sono rimasti tutti, tranne Karma, come comprimari più o meno regolari delle varie serie mutanti. Cannoball è ormai un X-Men a tutti gli effetti e negli anni anche i suoi fratelli entrarono a fare parte della Scuola Xavier. Wolsbane pure è sempre comparsa, spesso come aiutante di Moira McTaggart.

Altri personaggi uscirono dal mondo mutante ma non dall’Universo Marvel. Moonstar divenne una valchiria di Asgard in una delle saga più famose del gruppo. A mio parere è stata più di un’ispirazione per la Valchiria di colore vista nel MCU. Sunspot a un certo punto è stato tra i leader dei Vendicatori. Col tempo è diventato una specie di Tony Stark del mondo mutante, visto che viene da una ricca famiglia brasiliana.

Molti altri mutanti fecero parte del gruppo, incluso Cable, Domino e Cypher – il mutante dal potere più realistico e noioso di tutti, cioè l’abilità di capire tutti i linguaggi. In generale è stata una serie lunga e qualitativamente importante. Tanti bravi e iconici disegnatori passarono sulla serie, come il già citato Sienkiewicz, Art Adams, John Buscema e sì pure Liefeld che divenne una superstar del fumetto proprio disegnando i Nuovi Mutanti.

Teenage Wasteland

Partita un po’ in sordina e come serie più commerciale, New Mutants riuscì a diventare uno dei titoli più iconici di uno dei periodi più floridi della storia Marvel. In particolare i primi 40 numeri furono tutti di altissimo livello, con un Claremont in formissima e grandi disegnatori. Anche dopo l’addio di X-Chris, il lungo ciclo di Louise Simonson regalò tante belle perle, come Assalto ad Asgard.

Una serie molto meno teen di quello che la sua premessa poteva far pensare, è stata spesso una serie dove tutto poteva succedere ai giovani protagonisti, meno famosi e dunque meno protetti di altri personaggi. Il film sembrava voler battere le strade più oscure e traumatiche della prima serie. Non so se il risultato finale va a parare da quelle parti, dopo tutte le riscritture e le riprese aggiuntive. Nel caso non sia così, potete sempre recuperare la serie originale.

Contenuti

To Top