Recensione
Benvenuti (o bentornati) nello spazio profondo: in un universo fatto di ricchezze minerarie, oscurità, freddo e orribili creature aliene. Gli Xeno sono impazziti e hanno deciso di spazzarci via.
L’ultimo baluardo dell’umanità è la Squadra Verde, un manipolo di space marine armati fino ai denti che non ha paura di affrontare questi orrori alieni.
Queste le premesse di Zombicide: Dark Side, nuovo capitolo fantascientifico della serie Zombicide, che si colloca come prequiel di Zombicide: Invader e che con esso si integra perfettamente.
Con Dark Side avremo a disposizione sei agguerriti marine, ma se siamo in possesso anche dell’altra scatola, nessuno ci vieta di fondere le due squadre, in modo da mescolare civili e militari per combinazioni sempre nuove e diverse.
Meccaniche di gioco
Se siete pratici con la linea Zombicide, le meccaniche le conoscete bene tutti e di base non mutano, per tutti gli altri un breve riepilogo: il titolo è un classico cooperativo dove la fortuna e la sfortuna del singolo si rispecchiano sul gruppo. È l’intera squadra che vince o perde, e più si procede con l’evoluzione del personaggio e più diventeranno agguerriti gli avversari.
Le miniature si muovono sulla plancia di gioco modulare, in una delle 10 missioni già presenti manuale o in una delle infinite che potete trovare in rete, o inventate di sana pianta da voi. I sei sopravvissuti dovranno raggiungere determinati obiettivi, evitando o abbattendo gli Xeno che turno dopo turno continueranno ad uscire e a farsi sempre più agguerriti.
Molte le risorse a disposizione, da cercare ed equipaggiare (compresi armi prototipo davvero interessanti). Ma saranno i dadi a decretare la sorte dei sopravvissuti. Un meccanismo semplice e consolidato gestisce i colpi a segno e quelli mancati: ogni arma ha infatti caratteristiche di letalità e precisione, in base a questi numeri e confrontandoli col risultato del lancio di dado, sapremo se i nostri avversari sono stati abbattuti o se, malauguratamente, uno dei nostri compagni è stato vittima del fuoco amico.
Tre le ferite a disposizione di ogni sopravvissuto, poi sarà la morte del personaggio e il fallimento della squadra.
Ogni Xenoo eliminato, invece, garantirà un punto esperienza dal marine che lo ha abbattuto. Più se ne uccidono e più si acquisiscono abilità utili alla sopravvivenza, e più gli Xeno sciameranno in quantità.
Zombicide: Dark Side introduce però delle regole speciali: buche e zone buie, armi futuristiche e nuove regole di combattimento.
In particolare, con la sola eccezione di abilità speciali, sulla mappa troveremo delle aree non illuminate che modificano pesantemente il meccanismo della linea visiva: se infatti gli Xeno vedono al buio, così non è per la Squadra Verde, che dovrà avvicinarsi per ingaggiare in corpo a corpo.
Vero anche che è molto difficile, se non impossibile, cercare risorse al buio, per cui potete immaginare quanto queste aree siano diabolicamente pericolose.
Le buche, infine, sono le aree da cui emergono i terribili abomini e in cui possono nascondersi gli Xeno, riparandosi prima di scagliarsi contro i poveri marine.
La Green Squad però, ha dalla sua una pesante dotazione in armi da guerra: il Vindicator Bot e la mitragliatrice Maul (con design e regole diverse da quelle presenti in Zombicide: Invader). Con queste potenti armi (che possono essere sacrificate in nome del bene della squadra), potremo fare la differenza quando avremo orde di Xeno alle calcagna.
Materiali
La scatola, abbastanza contenuta vista la ricchezza di materiali, contiene i seguenti componenti:
- 72 miniature
- 9 tessere di gioco (fronte e retro)
- 6 plance e 6 schede identità sopravvissuti
- 6 basi colorate per i sopravvissuti
- 6 dadi
- 48 segnapunti
- 128 mini-carte (Xeno ed equipaggiamento)
- 1 regolamento
- 75 segnalini
Oltre a presentarsi molto bene, ho apprezzato particolarmente la plancia dei sopravvissuti, con tutti gli spazi perfettamente razionalizzati per ospitare l’equipaggiamento in uso e quello nello zaino.
Se avete giocato solo alla prima edizione di Zombicide, è un bel salto in avanti!
Le mini-carte sono di ottima qualità, e ricche di illustrazioni evocative. Il mio suggerimento è comunque quello di proteggerle con bustine 41×63. Questo riduce ovviamente lo spazio disponibile per ricollorale, ma nella scatola c’è abbastanza spazio di manovra.
Buona, come sempre, la qualità delle miniature: con 72 pezzi ci sarà da divertirsi per chi ama dipingerle.
Per approfondire, potete dare uno sguardo al nostro unboxing.
Conclusioni
Curavo l’ambientazione Sci-Fi di Zombicide da tempo e non mi sono fatto perdere questa occasione. Ho trovato le regole scritte in modo piuttosto chiaro e anche se inizialmente il manuale di 55 pagine può mettere un po’ di ansia, in realtà le meccaniche di base sono identiche e si può passare rapidamente alle novità di questo titolo.
Ho apprezzato moltissimo l’introduzione delle zone buie, che danno un ritmo e un dinamismo tutto diverso rispetto agli altri titoli. Il mio suggerimento, però, se ne avete la possibilità è quello di combinare Dark Side con Invader, così da avere maggiori variabili in campo: civili e militari fianco a fianco per la sopravvivenza. I primi più versatili, i secondi più corazzati.
Ringrazio Asmodee Italia per il materiale.
Nerdando in breve
Zombicide: Dark Side è l’avventura prequel della linea fantascientifica di Zombicide.
Nerdandometro: [usr 4.5]
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