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Firefly, vol. 1 – Il ritorno della Serenity, a fumetti

Recensione

Take my love, take my land
Take me where I cannot stand
I don’t care, I’m still free
You can’t take the sky from me…

Così comincia la Ballata della Serenity, sigla di apertura di una serie TV tanto bella e tanto amata, da essere stata cancellata e chiusa brutalmente ancora prima che la prima stagione fosse terminata.

Nelle tredici puntate che compongono la prima e unica stagione di Firefly seguiamo le avventure e le disavventure della nave Serenity e del suo equipaggio, che si barcamena come meglio può tra rapine, contrabbando e lavoretti equivoci in un sistema solare dal sapore western. L’umanità infatti ha fondato colonie in giro nella galassia, ma scordatevi le ricche megalopoli della classica fantascienza: la vita coloniale ricalca in tutto e per tutto l’epopea americana della conquista dell’ovest. E qui c’è del genio, perché è un ambientazione con un’atmosfera unica che non dimenticherete facilmente, se sceglierete di volare con loro.

Si, probabilmente Firefly è la miglior serie di cui si sente parlare, ma che la maggior parte di voi non ha mai visto. Oppure si, dato che sappiamo come i nostri lettori abbiano gusti sopraffini. Comunque sia, se la cercate in streaming da qualche parte, non la trovate. Se cercate il blu-ray in italiano, non esiste. Ma esiste in inglese, il che è molto bello, anche meglio, perché nella versione italiana è stato ignorato il peculiare linguaggio con citazioni e imprecazioni in cinese che è parecchio divertente.

A prescindere dalla sua latitanza digitale, non si può negare che, a dispetto della breve durata, Firefly sia diventato nel tempo un vero e proprio cult, grazie alla folta e fedele schiera di appassionati che ne tengono vivo il ricordo, riuscendo ad ottenere persino l’uscita di Serenity, il film conclusivo delle vicende raccontate nella serie, e di tutta una serie di prodotti collaterali che espandono pian piano l’universo creato dal geniale Joss Whedon, papà anche di Buffy (come ad esempio un gioco da tavolo e un gioco di ruolo).

Quale miglior modo di raccontare nuove vicende, perciò, in mancanza della possibilità di girare una nuova serie televisiva, se non il fumetto?

L’universo di Firefly era già approdato sulle tavole dei comics sotto egida Dark Horse con buoni risultati, e ora ritorna, dopo qualche anno, sotto l’etichetta BOOM!Studios, con le storie curate dallo stesso creatore Joss Whedon; a portarlo in Italia ci pensa la solerte SaldaPress, che ringraziamo per il materiale da recensire.

Chi scrive è assolutamente innamorato delle vicende della ciurma comandata dal capitano Reynolds e, soltanto alla possibilità di tornare al western spaziale di Whedon, sono oltremodo gasato, visto che, peraltro, anche le passate apparizioni fumettistiche della banda mi avevano soddisfatto.

Perciò non perdiamo tempo e andiamo a vedere come stanno Mal e soci dopo tutti questi anni.

Trama

Devo farvi una premessa: quando ho saputo che sarebbe uscito un nuovo fumetto di Firefly ero contentissimo; felicità che si è dissipata quando ho letto chi fosse lo sceneggiatore di questo primo numero, ovvero Greg Pak.

Dovete sapere che io ho avuto solo grosse delusioni da quanto scaturito dalla sua penna: World War Hulk credo sia stato il peggior crossover Marvel che abbia mai letto e 1602: Il nuovo mondo, seguito di 1602 di Neil Gaiman che adoro con tutto me stesso era semplicemente illeggibile. Perciò perdonatemi se ho un lieve pregiudizio nei confronti di quest’uomo.

Firefly vol. 1 racchiude i primi quattro numeri della nuova serie, corrispondenti al l’arco narrativo “The unification War 1“, collocati cronologicamente tra la serie ed il film Serenity.

In questa storia ritroviamo la ciurma di Mal in una situazione tipica: a corto di soldi, su di un pianeta di frontiera, alle prese con una dei classici incarichi che sembrano poter assicurare guadagni facili e che invece vanno a finire con esplosioni, sparatorie, inseguimenti, cadaveri e, perché no, un passato pesante che torna a chiudere i conti.

Come si evince dal titolo, il passato che ritorna è relativo alla militanza di Zoe e Mal nella guerra persa per l’indipendenza, della quale verremo a sapere di più sia in questo che nei prossimi volumi.

Ecco, ora devo dirlo: finalmente Greg Pak si fa perdonare e confeziona una sceneggiatura divertente, frizzante e perfettamente in linea con i personaggi e le situazioni che hanno reso leggendario Firefly, partendo da soggetti scritti proprio da Whedon, tanto che la vicenda raccontata sembra proprio un episodio perduto della serie TV.

Il volume si legge tutto d’un fiato e strappa più di una risata, lasciando con la voglia sincera di leggerne di più.

Le storie di Firefly per me non sono mai abbastanza e questo è un bel modo di ritornare, speriamo che sia davvero l’inizio di una “bella amicizia” (cit.).

Si potrebbe obiettare che la storia è per ora praticamente un fiore, perché non evolve chissà quanto i personaggi o le vicende, dato che sappiamo cosa accade prima e dopo. Staremo a vedere nei prossimi numeri.

Disegni ed edizione

La parte che mi ha convinto meno del volume in questione è quella grafica, affidata alle matite di Dan McDaid: non sto dicendo che sia male, e la somiglianza dei personaggi con gli attori è anche discreta; semplicemente non mi ha colpito, così come non mi hanno colpito particolarmente i colori.

Bentornati!

Ricca la parte di extra, che dà lustro e consistenza al volume, dato che i numeri raccolti sono solo quattro. Sezione finale bella consistente con copertine ed illustrazioni.

In conclusione

È sempre un piacere ritrovare dei vecchi amici, e per me è questo che sono Mal e soci.

Come accennavo nell’articolo, la vicenda si colloca tra serie TV e film, incastrandosi alla perfezione come se si trattasse di un episodio mai girato; per ora si tratta semplicemente di una dose in più di Firefly, per chi fosse in astinenza, ma dato che la vicenda non termina di certo qui e il suo scopo è raccontare un qualcosa che mancava nella storia ufficiale, aspettiamo con fiducia e trepidazione il prosieguo.

Sarebbe un vero peccato se un franchise come Firefly rischiasse l’oblio, quindi ben vengano tutti i tentativi di rinvigorirlo con nuove storie. D’altronde, per usare proprio una citazione della serie: “Noi non possiamo morire, e sai perché? Perché siamo molto molto belli!

Nerdando in breve

Firefly, vol. 1 è un gradito ritorno di vecchi amici: nuove storie ambientate nell’universo creato di Joss Whedon, datecene altre!

Nerdandometro: [usr 3.6]

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