David di Donatello 2020
Pur colpita dal Covid-19, che aveva costretto a uno slittamento dall’iniziale data prevista ad aprile, la 65^ cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2020 non si è fatta abbattere dal virus e si è svolta, trasmessa su Rai 1 nella serata dell’8 maggio.
La serata più importante del nostro cinema si è presentata in una versione più tecnologica rispetto al passato con l’obiettivo di lanciare un messaggio positivo, forte e autorevole a sostegno della rinascita del cinema italiano, sottolineandone la centralità dal punto di vista non solo culturale ma anche economico ed occupazionale.
La serata condotta da Carlo Conti, che ha visto assegnare il David Speciale a Franca Valeri, il David dello Spettatore a Ficarra e Picone e un omaggio a Federico Fellini e Alberto Sordi nel centenario della nascita, si è svolta attraverso una formula innovativa, con i protagonisti del cinema italiano collegati in diretta, nel rispetto delle disposizioni governative. Un’edizione che ha unito il rispetto della tradizione con uno sguardo fiducioso verso il futuro.
Essere accolti da Carlo Conti in un teatro stranamente deserto è una sensazione strana ma la serata prende subito il via, attraverso i ricordi delle origini del premio e una ferma affermazione dell’alto valore simbolico rappresentato dal Premio, quest’anno più che mai.
A riprova di questo aspetto, durante la cerimonia, i cinema di tutta Italia hanno tenuto accese le proprie insegne, come simbolo visibile di speranza nella prossima ripresa delle attività.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e un montaggio sul cinema dell’ultimo anno trascorso, si è partiti subito con la consegna dei premi.
Edizione, questa 65^, dominata da Il traditore, che vantava già il maggior numero di candidature e che ha collezionato ben 6 David in questa edizione. A inseguirlo, i due film al secondo posto per numero di nomination: Pinocchio e Il primo re, rispettivamente con 4 e 3 premi. Solo un David, a fronte di 11 candidature, per Martin Eden.
Recitazione
Ad aprire le danze la categoria Miglior attrice non protagonista, con tutte e cinque le candidate in collegamento video, tutte felici di condividere questa insolita premiazione. Vincitrice, come da pronostico, è Valeria Golino per la sua interpretazione in 5 è il numero perfetto.
Il candidato premiato come Migliore attore non protagonista è stato poi Luigi Lo Cascio, per il ruolo interpretato in Il traditore.
L’ambito David per il Miglior attore protagonista è stato portato a casa da Pierfrancesco Favino, per la prova in Il traditore.
Nella controparte femminile, la Migliore attrice protagonista è stata eletta Jasmine Trinca, per l’interpretazione in La dea fortuna di Ferzan Ozpetek.
Premi tecnici
I premi più prettamente tecnici si sono aperti con la categoria per il Migliore autore della fotografia, assegnato quest’anno a Daniele Ciprì per il lavoro fatto su Il primo re.
Nella categoria Migliore scenografo è stato premiato invece Dimitri Capuani, alla sua terza candidatura in carriera, per Pinocchio.
Il film di Matteo Garrone ha poi bissato subito dopo nella categoria Miglior truccatore, premio condiviso da Dalia Colli e Marc Coulier (quest’ultimo per il trucco prostetico).
Come Miglior costumista, il David è stato assegnato a Massimo Cantini Parrini per Pinocchio, che ha così conquistato la tripletta.
En plein conquistato poco dopo grazie al premio assegnato a Francesco Pegoretti come Miglior acconciatore.
Miglior musicista è stata eletta l’Orchestra di Piazza Vittorio per Il Flauto Magico di Piazza Vittorio.
La Migliore canzone originale è stata decretata Che vita meravigliosa, musicata da Antonio Diodato e inserita nella colonna sonora di La dea fortuna.
Come Miglior documentario il vincitore è risultato Selfie, di Agostino Ferrente, alla sua prima candidatura in carriera.
Come Miglior montatore è stata premiata Francesca Calvelli per Il traditore; per i Migliori effetti visivi il David è stato ritirato da Theo Demiris e Rodolfo Migliari per Pinocchio mentre per il Miglior suono il vincitore è risultato il film Il primo re.
Scrittura
Per la Migliore sceneggiatura originale, a spuntarla sono Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo per il film Il traditore.
Migliore sceneggiatura non originale è stata decretata quella di Martin Eden, curata da Maurizio Braucci e Pietro Marcello.
David Speciali
Come annunciato, il David dello Spettatore, assegnato al maggior numero di spettatori nelle sale, quest’anno è stato assegnato a Ficarra & Picone per il film Il primo Natale. Il duo comico, in collegamento video, si è mostrato felicissimo del risultato e ha ricordato lo staff che ha lavorato al lungometraggio, contribuendo al suo incredibile successo, dedicando il premio alla Commedia nel senso più ampio del termine.
Bellissimo momento quello del David Speciale per Franca Valeri, ricordata con un lungo montaggio che ne ha celebrato la grande carriera, assegnatole proprio nell’anno in cui compirà 100 anni (il prossimo luglio). L’attrice ha ricevuto il premio direttamente a casa sua qualche giorno prima della serata di premiazione.
Il David Giovani, assegnato dagli studenti delle scuole italiane, è stato vinto da Mio fratello rincorre i dinosauri.
Regia, produttori e miglior film
Nella categoria dei registi la Migliore regia è stata decretata essere quella di Marco Bellocchio per il film Il traditore.
Subito dopo, è stato assegnato il David per il Miglior produttore, conquistato da Andrea Paris e Matteo Rovere per Groenlandia con Rai Cinema, Gapbusters e Romancitizens per Il primo re.
Miglior regista esordiente è invece risultato Phaim Bhuiyan per il lavoro svolto con il suo Bangla.
Per concludere, l’ambito David per il Miglior film è andato a Il traditore, di Marco Bellocchio.
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