Primo Maggio al cinema
Un Primo Maggio al cinema e decisamente atipico, quello che ci apprestiamo a trascorrere. Con la quarantena ancora in vigore almeno per qualche giorno e le incertezze legate all’avvio dell’attesa Fase 2 della gestione dell’emergenza, per quest’anno faremo a meno del consueto concertone (comunque proposto in versione televisiva rivisitata) e abbiamo pensato di celebrare la Festa dei Lavoratori passando in rassegna 10 film sul mondo del lavoro.
Tempi Moderni
Scritto, diretto e interpretato nel 1936 da Charlie Chaplin, il film mette il suo più celebre personaggio, Charlot, al centro di una lucida analisi dei meccanismi del lavoro in fabbrica e della spersonalizzazione dell’individuo che i ritmi di lavoro dell’epoca comportavano.
Uno dei migliori esempi di commedia con uno sguardo acuto sui problemi della società, entrato di diritto nella Storia del Cinema.
Fantozzi
Questo film del 1975 diretto da Luciano Salce ha reso celebre il personaggio del ragionier Ugo Fantozzi, creato e interpretato da Paolo Villaggio e diventato l’emblema della classe impiegatizia italiana a cavallo degli anni Settanta.
Anche in questo caso siamo di fronte a una commedia in grado però di mettere in luce una critica alla società italiana e al mondo del lavoro.
Full Monty – Squattrinati organizzati
Diretto nel 1997 da Peter Cattaneo e interpretato da Robert Carlyle e Mark Addy il film esplora il problema della disoccupazione a cui i due protagonisti trovano una soluzione creativa: coinvolgere altri disoccupati come loro per mettere su uno spettacolo di spogliarello.
Il film è stato premiato con un Oscar per la colonna sonora e tre BAFTA, tra cui quello per il miglior film.
Giovani, carini e disoccupati
Diretto nel 1994 da Ben Stiller e da lui interpretato insieme a Winona Ryder e Ethan Hawke, il film racconta di un gruppo di amici alle prese con le difficoltà tipiche del passaggio dal mondo dello studio a quello del lavoro. Non mancheranno, naturalmente, le complicazioni sentimentali.
My Sharona degli Knack nella colonna sonora è rimasta iconica.
Riff Raff – Meglio perderli che trovarli
Tra i registi che raccontano meglio il mondo del lavoro c’è sicuramente Ken Loach: in questo film del 1991 interpretato da Robert Carlyle esplora la difficile vita degli operai nei cantieri edili, privi di sussidi e ammortizzatori sociali, nella Londra degli anni Novanta.
La classe operaia va in paradiso
Le dure situazioni di vita che gli operai erano chiamati ad affrontare anche nel nostro Paese sono state rappresentate al cinema nel 1971 da Elio Petri con La classe operaia va in paradiso, interpretato da Gian Maria Volonté e Mariangela Melato.
Un film premiato al Festival di Cannes ma che ha incontrato in Italia una reazione polemica da parte di tutti.
Fronte del porto
Una dura visione del sindacato e della realtà degli scaricatori di porto americani negli anni Cinquanta è al centro di questo film del 1954 diretto da Elia Kazan e che ha contribuito a lanciare definitivamente la carriera di Marlon Brando.
La ricerca della felicità
Il diritto alla ricerca della felicità è tra quelli considerati inalienabili dalla costituzione degli Stati Uniti d’America ed è al centro di questo film in cui un uomo che ha perso tutto si rimbocca le maniche per ottenere il lavoro dei suoi sogni.
Diretto nel 2006 da Gabriele Muccino e interpretato da Will Smith, Jaden Smith e Thandie Newton.
Smetto quando voglio
Passano gli anni ma il problema della disoccupazione resta. E in tempi più recenti coinvolge sempre più le persone che hanno una formazione postuniversitaria, come i protagonisti di questo film del 2014 di Sydney Sibilia, interpretato da Edoardo Leo.
Un gruppo di ricercatori universitari che non riesce a sbarcare il lunario decide di usare le proprie competenze per iniziare a produrre droga.
Una donna in carriera
Competizione e ripicche nel mondo del lavoro declinate al femminile sono al centro di questo film diretto nel 1988 da Mike Nichols e interpretato da Melanie Griffith, Sigourney Weaver ed Harrison Ford.
Premiato con sei Golden Globe e un Oscar per la migliore canzone, il film racconta il difficile rapporto di una segretaria d’azienda e della sua dispotica superiore.
Bonus – Roma ore 11
Oltre ai 10 suggerimenti precedenti, non posso lasciare fuori da questa rassegna un film cui sono molto affezionata perché è stato al centro della mia tesi di laurea.
Roma ore 11 è stato diretto nel 1952 da Giuseppe De Santis e si inserisce nella fase finale del Neorealismo italiano.
Ispirato ad una vicenda vera, il film racconta il terribile incidente del crollo di una scalinata che ha ferito moltissime ragazze, che stazionavano sulle scale per partecipare ad una selezione di lavoro per un posto sottopagato da dattilografa.
https://www.youtube.com/watch?v=JpfU4nKDjYM&t=284s
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