Recensione
Sono certo che molti di voi ricorderanno Operazione Valchiria, il bel film di una decina di anni fa nel quale Tom Cruise interpretava il barone Claus Maria von Stauffenberg, militare tedesco che partecipò nel luglio del 1944 ad un famoso tentativo di assassinare Hitler, all’epoca Führer della nazione tedesca e responsabile del disastro che stava accadendo in quel momento nel mondo.
Se il tentativo di assassinio fosse riuscito, un colpo di stato già pronto avrebbe tentato di rovesciare il regime nazista e porre fine anzitempo al disastroso conflitto che lo scellerato con i baffi aveva scatenato nel 1939, perseguendo le sue bramosie di potere e conquista.
Avreste mai pensato di poter vivere l’emozione e il fardello di una tale cospirazione sulle vostre spalle? E se vi dicessi che c’è un gioco da tavolo che permette proprio di organizzare una cospirazione per uccidere Adolf Hitler e cambiare, seppur teoricamente e solo per gioco, la storia?
Se ho attirato la vostra attenzione con questa introduzione, seguitemi, che oggi vi spiego che bel gioco è Black Orchestra, opera di Philip duBarry pubblicata originariamente da Game Salute.
Colgo l’occasione per ringraziare Asmodee per il materiale della recensione: Asmodee si è infatti occupata, egregiamente, della localizzazione e della distribuzione italiana.
Ambientazione e tematiche
Black Orchestra è un gioco da tavolo cooperativo per 1-5 giocatori, che collaboreranno allo scopo finale di ordire un complotto per uccidere Adolf Hitler prima della fine della Seconda Guerra Mondiale.
Non a caso voglio cominciare questo articolo parlandovi proprio di ambientazione e tematiche, poiché credo che in questo titolo siano un aspetto fondamentale e molto, molto sentito.
Quante volte abbiamo provato giochi nei quali si percepiva come l’ambientazione fosse stata inserita in modo pretestuoso, risultando piuttosto appiccicata e slegata dalle meccaniche?
A me personalmente quando in un titolo l’ambientazione si sente per benino sono felice (e in genere impazzisco quando una scelta di gameplay è strettamente legata alla tematica), e Black Orchestra in questo mi ha soddisfatto, perché durante la partita il contesto si percepisce perfettamente.
Già, ma parliamo un momento proprio di questo contesto.
Il titolo del gioco, “Black Orchestra” è la traduzione inglese di “Schwarze Kapelle” (Orchestra Nera), e si riferisce ad una organizzazione segreta attiva in Germania durante gli anni bui del nazismo, volta ad ottenere la caduta del regime di Hitler.
Tale organizzazione non nasceva dal basso, ma contava al suo interno numerose figure di spicco della società tedesca dell’epoca, sia in ambito civile che militare, che percepivano il nazismo come una minaccia agli interessi della nazione: parliamo di alti ufficiali, ambasciatori, avvocati e politici.
La Schwarze Kapelle arrivò a concepire diversi tentativi di eliminazione ai danni di Hitler, fallendone uno nel 1943 per colpa di un ordigno che rimase inesploso e trovando la sua disfatta decisiva proprio nell’attentato del luglio 1944 di cui parlavamo poc’anzi. A seguito di quel fallimento, la GESTAPO arrestò e uccise molti dei membri della Schwarze Kapelle, arrivando ad eliminare più di 5000 oppositori o presunti tali.
Ecco, questo è l’idilliaco scenario in cui Black Orchestra ci catapulta: da membri dell’organizzazione segreta, dovremo progettare ed eseguire con successo un attentato al Führer, mentre la guerra infuria e la GESTAPO è sulle nostre tracce.
E vi assicuro, durante una partita questo tema si sente tutto.
Gameplay
Come si gioca a Black Orchestra? Il gioco è abbastanza semplice, ma molto coinvolgente.
Ciascun giocatore (da 1 a 5) interpreta uno dei cospiratori, tutti realmente esistiti, e viene dotato di una scheda personaggio, che ne racconta la storia e riassume tutte le abilità, il livello di sospetto e il livello di motivazione. Ciascun personaggio ha una sua differente abilità da cospiratore, ed è affiliato ad un diverso gruppo, come la Luftwaffe o l’Abwehr, o può essere un civile.
Black Orchestra, come detto in precedenza, è un titolo cooperativo: i giocatori, quindi, andranno a collaborare per ottenere la vittoria; si vince insieme, si perde insieme!
Ci muoveremo su di una mappa, molto bella e d’atmosfera, che riproduce i luoghi più iconici per gli eventi del periodo nazista e della seconda guerra mondiale, dentro e fuori la Germania. La città di Berlino, in particolare, è una zona a sé, alla quale si può accedere tramite la stazione ed è suddivisa negli edifici più importanti per il regime.
Ad ogni turno, ciascun cospiratore può compiere un totale di tre azioni (a meno di modificatori) scelte tra:
- movimento
- raccolta, rivelazione, trasferimento o consegna oggetti: si tratta di oggetti necessari per attuare i complotti che raccoglieremo in giro per la mappa e potremo scambiare sia con gli altri cospiratori che portarli in posti specifici sulla mappa per ottenere bonus.
- raccolta o utilizzo dei dossier: sono carte che si pescano da un mazzo chiamato “mazzo cospiratore”, che permettono di effettuare ulteriori azioni o di organizzare i famosi complotti
- rilascio dei prigionieri: se un cospiratore è catturato dalla Gestapo, si può provare a farlo rilasciare
- cospirare: è un tiro di dadi che si può effettuare solo una volta a turno, che permette di ottenere azioni e bonus in più, ma anche dei malus.
Alla fine del turno di ciascun giocatore bisognerà pescare una carta evento: queste sono il meccanismo che fa avanzare il “tempo” della partita e che permette, ad esempio, ad Hitler ed i suoi sgherri di muoversi per la mappa (ognuno di essi porterà malus per i cospiratori, nella malaugurata ipotesi che si trovino nello stesso posto all’inizio del turno!).
Tutti gli eventi rappresentano fatti accaduti davvero, e vi assicuro che ogni carta voltata aumenta il senso di ansia e di urgenza. Le carte evento sono divise in 7 mazzetti, ciascuno a simboleggiare un anno, e ogni volta che si passa ad un nuovo mazzetto, nuovi luoghi saranno visitabili sulla mappa. Se il settimo mazzo finisce prima che l’attentato sia stato compiuto, la partita è persa.
Ad un certo punto, nelle carte evento compariranno i raid della Gestapo: in base al nostro livello di sospetto (ovvero un indice di quanto il regime si fidi di noi, in pratica) potremo rischiare di essere rinchiusi in una buia cella del loro Quartier Generale. A questo punto, il giocatore prigioniero non potrà più parlare con gli altri e dovrà affrontare degli interrogatori, il cui esito potrà essere deciso solo dal prigioniero in base alle scelte che farà, ovviamente prese in solitaria senza poterne discutere con gli altri compagni. Le conseguenze potranno essere negative a vari livelli. Una meccanica molto ma molto ben integrata nell’ambientazione.
Vi starete di certo chiedendo: ma alla fine, sto Hitler, come lo si ammazza? Tranquilli, ora ci arriviamo.
Parliamo infatti dei complotti, la cui risoluzione positiva dona al gruppo dei giocatori la tanto agognata vittoria e la sempiterna gloria per aver fermato anzitempo la follia nazista!
Innanzitutto, sarà necessario pescare un complotto dal mazzo cospiratori; ciascuno di essi avrà dei requisiti iniziali, che dovremo soddisfare prima di tentarne l’attuazione, e dei requisiti opzionali che, se soddisfatti, ci daranno maggiori chance di riuscita.
Una volta soddisfatti tali requisiti, dovremo assicurarci che il personaggio che tenterà l’impresa abbia un livello di motivazione adeguato: di certo non rischio la mia vita in un’impresa così disperata, se non sono sufficientemente convinto, no?
Dovremo essere almeno a livello Devoto, ma alcuni dei complotti richiederanno il livello Temerario!
Deciso questo, la risoluzione del complotto si risolverà nella composizione di una riserva di dadi da tirare: lanciando tali dadi, e guardandone i risultati, potremo ottenere di essere scoperti e arrestati, di fallire senza essere arrestati o di avere un pieno successo.
Come, direte, tutto qui? Tutta questa costruzione per poi lanciare i dadi? Eh sì, astenersi odiatori di dadi perché qui il lancio è fondamentale e la componente fortuna si sente eccome.
Ma rifletteteci: Black Orchestra è un gioco che punta molto sull’immersione nell’ambientazione e nel farvi sentire davvero dei cospiratori; tentare un complotto del genere vuol dire essere coscienti di avere sostanzialmente tutto contro.
Ripensate al film di cui vi parlavo prima: anche in realtà quell’attentato fallì per un’inezia, pur essendo stato progettato in dettaglio. Non trovo fastidiosa questa componente, perché si può mitigare non lanciandosi in un complotto in modo avventato e quindi raccogliendo tutti i possibili requisiti bonus; ma al contempo, sentirete l’esigenza di tentarne uno spinti dal susseguirsi degli eventi e dal tempo che scorre inesorabile.
Ogni carta evento, infatti, come già detto, fa avanzare il tempo e può far saltare l’opportunità che stavate meticolosamente aspettando. Quindi preparatevi per bene, ma non metteteci troppo…
Nota conclusiva: Black Orchestra, come tutti i cooperativi, è perfettamente giocabile in solitario, modalità compresa ufficialmente anche nel manuale. Ovviamente il gusto di giocarci con un gruppo affiatato regala altre emozioni, ma non lo disdegni anche chi, purtroppo, non riesce a trovare adeguati compari di lotta.
Grafica e componentistica
Come potete vedere dal nostro video di unboxing, la componentistica di Black Orchestra è di tutto rispetto e contribuisce moltissimo all’immersione nell’ambientazione che, come già specificato prima, è parte fondamentale dell’esperienza di gioco.
Ogni dettaglio è estremamente curato: le carte evento riproducono fotografie in bianco e nero dei veri eventi, i font utilizzati riproducono il classico font gotico nazista, presenti anche sui dadi.
Insomma, dal punto di vista della presentazione sul tavolo, Black Orchestra è sobrio ma restituisce un gran bel colpo d’occhio sul tavolo; una bella chicca è la carta speciale con cui scattare un selfie in caso si sia riusciti a vincere il gioco: negli anni ’40 avevano altro a cui pensare, ma ai nostri tempi è un’aggiunta molto carina.
Gli amanti della storia saranno sicuramente soddisfatti dalla cura con cui sono stati adattati gli elementi nel gioco, e chi non è esperto, sono certo, sarà incuriosito ad approfondire. D’altronde l’ho sempre detto io che giocare può portare ad approfondimenti culturali a tutto fondo!
In conclusione
Concludendo, posso sicuramente affermare che per me Black Orchestra è promosso a pieni voti, sia per quanto riguarda meccaniche e presentazione, ma soprattutto per la grande immersività che riesce a regalare durante la partita.
Le meccaniche semplici da imparare riescono a coinvolgere anche il giocatore occasionale, e la tensione monta turno dopo turno: ad un certo punto vi ritroverete a pensare come un vero cospiratore e a sentirvi il fiato sul collo degli agenti della GESTAPO, in una lotta contro il tempo per cercare di portare a casa la partita.
La longevità del gioco è buona secondo me, garantita dalla randomicità della pesca delle carte, dell’uscita degli eventi e dai rovesci del fato; sono disponibili anche tre livelli diversi di difficoltà e alcune varianti descritte sul manuale di gioco. Probabilmente non ci giocherete ogni sera, ma è un bel titolo da tirar fuori anche con amici non avvezzi al giocare da tavolo, visto l’elevato livello di coinvolgimento.
Potrebbero storcere il naso coloro che visceralmente odiano i dadi, perché qui risultano fondamentali: trovo però che, nel contesto in cui ci muoveremo, una bella dose di aleatorietà ben rappresenti i rischi di un complotto simile.
Insomma, Black Orchestra mi è proprio piaciuto, è un gioco semplice da capire, divertente da giocare e molto coinvolgente: se cercate un bel titolo cooperativo, secondo me dovreste dargli uno sguardo!
Nerdando in breve
Black Orchestra è un gioco cooperativo in cui cospireremo per eliminare Hitler e far crollare il regime nazista! Un titolo molto coinvolgente e bello da vedere.
Nerdandometro: [usr 4.2]
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