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Razzie Awards 2020 – Tutti i vincitori

Razzie Awards

Razzie Awards

Come sapete, il mese scorso il mondo del cinema ha celebrato il suo meglio assegnando i premi Oscar ma in questi giorni Los Angeles ha visto svolgersi la cerimonia anti-Oscar per eccellenza: quella dei Razzie Awards.

Decisamente meno ambiti degli Oscar, i Razzie Awards premiano ogni anno il peggio che il panorama cinematografico ha da offrire. Creati nel 1981 dal giornalista John J. B. Wilson i Golden Raspberry Awards (questo il nome ufficiale del premio) sono più conosciuti con il nomignolo di Razzie Awards, dall’espressione inglese “to razz“, che possiamo tradurre come “prendere in giro”, “spernacchiare”.

Nello spirito ironico dell’evento, i vincitori vengono omaggiati con un trofeo raffigurante un lampone dorato adagiato su un nastro super 8. Il valore della scultura è di 4,97$.
Scopriamo insieme i vincitori dell’edizione 2020.

Peggior film

È stato uno dei più clamorosi flop della stagione, uno dei pochi film mai ritirati dalle sale cinematografiche e non ha caso ha dominato anche ai Razzie Awards. Cats si è portato a casa la statuetta, sbaragliando la concorrenza di The Fanatic, Sharon Tate – Tra incubo e realtà, A Madea Family Funeral, Rambo: Last Blood.

Regia e sceneggiatura

Cats è riuscito a fare doppietta anche in queste due categorie. Tom Hooper, regista del film, ha sconfitto i rivali Fred Durst (The Fanatic), James Franco (Zeroville), Adrian Grunberg (Rambo: Last Blood) e Neil Marshall (Hellboy).
Nella categoria peggiore sceneggiatura Cats ha battuto Sharon Tate – Tra incubo e realtà, Hellboy, A Madea Family Funeral, Rambo: Last Blood.

Recitazione

Nel campo della recitazione, il vincitore assoluto tra gli attori protagonisti è John Travolta per la sua interpretazione in The Fanatic. In lizza con lui c’erano anche James Franco (Zeroville), David Harbour (Hellboy), Matthew McConaughey (Serenity – L’isola dell’inganno) e Sylvester Stallone (Rambo: Last Blood).

Come peggior attrice protagonista ha trionfato Hilary Duff, protagonista di Sharon Tate – Tra incubo e realtà. Contro di lei c’erano Anne Hathaway (Attenti a quelle due e Serenity – L’isola dell’inganno), Francesca Hayward (Cats), Tyler Perry (A Madea Family Funeral) e Rebel Wilson (Attenti a quelle due).

Doppietta per Cats nelle categorie peggior attore non protagonista e peggior attrice non protagonista. In campo maschile James Corden ha sbaragliato la concorrenza di Tyler Perry (candidato due volte per il doppio ruolo interpretato in A Madea Family Funeral), Seth Rogen (Zeroville) e Bruce Willis (Glass).
Tra le donne Rebel Wilson è stata decretata peggiore di Jessica Chastain (X-Men – Dark Phoenix), Cassi Davis (A Madea Family Funeral), Judi Dench (Cats), Fenessa Pineda (Rambo: Last Blood).

Nella categoria peggior coppia è stata premiata, testualmente, “qualsiasi palla di pelo di mezzi felini e mezzi umani” in Cats.
Gli altri candidati erano Jason Derulo e il suo rigonfiamento dimezzato con la CGI in Cats, Tyler Perry e Tyler Perry in A Madea Family Funeral, Sylvester Stallone e la sua rabbia impotente in Rambo: Last Blood e John Travolta e qualsiasi sceneggiatura abbia accettato.

Altri premi

Nella categoria peggior prequel, remake, rip-off o sequel ha vinto Rambo: Last Blood, a scapito di X-Men – Dark Phoenix, Godzilla II – King of the Monsters, Hellboy e A Madea Family Funeral.

Il premio per il peggiore disprezzo per la vita umana e la proprietà pubblica è andato parimenti a Rambo: Last Blood. I contendenti erano Dragged Across Concrete, Sharon Tate – Tra incubo e realtà, Hellboy e Joker.

Infine il Razzie Redeemer Award, assegnato a partire dal 2014 a tutti i vincitori e nominati delle passate edizioni che si sono dimostrati in grado di “redimersi”, proseguendo la propria carriera con ottime performance, è stato assegnato a Eddie Murphy per il suo ruolo in Dolemite is my name. Contro di lui c’erano Jennifer Lopez per La ragazza di Wall Street, Keanu Reeves per John Wick 3 – Parabellum e Toy Story 4, Adam Sandler per Diamanti Grezzi e Will Smith per Aladdin.

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