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NerdandoSu Epidemie e dintorni – Fumetti contagiosi

Non c’è niente di meglio che iniziare l’anno con una bella pandemia. Come saprete, il nuovo coronavirus sta seminando il panico in tutto il mondo. Non disperate! Intanto perché sembra meno mortale di quello che viene detto. E poi perché grazie a questo noi di Nerdando abbiamo deciso di parlare un po’ di pandemie viste nella cultura pop. Vediamo se nei fumetti esistono virus peggiori del coronavirus (spoiler: decisamente sì).

Piccola postilla, prima di cominciare: abbiamo deciso di non parlare di zombie, perché sebbene spesso le storie di zombie partono da un’epidemia, sono un sottogenere troppo vasto da affrontare qui. Per cui niente The Walking Dead o Highschool of the Dead.

Epidemie Marvel: Spider-Island e il virus Legacy

Un’epidemia diciamo “leggera” per cominciare senza troppa ansia è quella presente nel cross-over Spider-Island. Grazie allo Sciacallo, tutta Manhattan si ritrova in possesso degli stessi poteri dell’Uomo Ragno.

Ovviamente scoppia il caos e Peter dovrà cercare di risolvere la situazione. Come molte cose del ciclo di Dan Slott su Amazing Spider-Man, Spider-Island ha un’idea di base anche carina, ma poi è svolta coi piedi.

Spider-Island non si discosta da questa situazione, e non aiutano i disegni di Humberto Ramos (per chi scrive una delle più grandi sciagure capitate a Spider-Man). Però ha dei momenti divertenti, visto che compaiono una marea di supereroi e comprimari ragneschi tutti con gli stessi poteri di Peter Parker.

Sempre restando tra i supereroi Marvel, il virus più “famoso” è il virus Legacy che colpiva solo i mutanti. Metafora nemmeno troppo velata dell’AIDS (fu creato nei primi anni ’90, in piena fobia per l’AIDS), per un decennio abbondante fece vittime più o meno illustri tra le file degli X-Men. Il personaggio più famoso a morire fu Illyana Rasputin, la sorella di Colosso.

Il virus fu debellato grazie ad un vaccino creato da Bestia che richiese però il sacrificio dello stesso Colosso, in una delle storie più emozionanti che ricordo degli X-Men.

Batman: Contagio

Non solo Marvel, ma anche in casa DC hanno avuto il loro virus letale. Nel crossover Batman: Contagio, l’uomo pipistrello e tutta la Bat-family dovranno cercare di salvare Gotham City dal virus Apocalypse, una variante dell’ebola sviluppata dall’Ordine di St. Dumas.

La saga si sviluppò in tutte le varie collane legate a Batman tra marzo e aprile 1996, quindi ha un elenco enorme di artisti coinvolti, tra cui Alan Grant, Chuck Dixon, Christopher Priest e Dennis O’Neil ai testi e Vince Giarrano, Tommy Lee Edwards, Jim Balent e Dick Giordano ai disegni.

Da questa saga iniziò il percorso che portò alla maxi-saga No Man’s Land, che è una delle mie saghe di Batman preferite. Magari non ve ne importa molto, ma ci tenevo a dirlo.

Y – L’ultimo uomo

Uscendo dal mondo dei supereroi, non posso che citare Y – L’ultimo uomo di Brian K. Vaughan e Pia Guerra, pubblicata dall’etichetta DC Vertigo tra il 2002 e il 2007 e in Italia da Magic Press e Planeta DeAgostini.

Y – L’ultimo uomo racconta la storia di Yorick Brown e della sua scimmia Ampersand, dopo che un virus misterioso ha ucciso tutti gli esseri viventi di sesso maschile tranne i due.

Yorick viene preso in custodia da quel che resta del governo americano e parte in giro per il mondo alla ricerca della sua fidanzata, in un mondo che si sta lentamente riprendendo e adattando alla nuova situazione.

La serie è abbastanza lunga, 60 numeri, e tocca una marea di temi nel corso delle varie avventure dei protagonisti, pur avendo uno spunto non originalissimo. Esistono infatti parecchie storie simili, ma Y è speciale, perché non cade in cliché abusati e cerca di essere realistica fino alla fine. Per me resta ancora oggi il miglior lavoro di Vaughan (sì, anche meglio di Saga). A breve dovrebbe pure arrivare una serie TV tratta dal fumetto.

Crossed

L’altra serie americana da nominare è Crossed, creata da Garth Ennis e Jacen Burrows per Avatar Press (in Italia Panini Comics) nel 2010. Negli anni altri scrittori si sono occupati della serie, tra cui due leggende dei fumetti come David Lapham e Alan Moore.

Il virus al centro del fumetto fa comparire uno sfogo sulla faccia a forma di croce e rende gli infetti degli assassini violenti e depravati. Gli scrociati (cioè gli infetti) diventano ben presto la maggioranza del pianeta e diventa difficile per i non-infetti nascondersi dalla scia di violenza che divampa per il mondo.

Essendo un fumetto di Ennis, l’ultraviolenza è ovunque. Crossed è uno dei fumetti più violenti scritti da Ennis, il che è tutto dire. Più che la violenza fisica, che come spesso capita diventa caricaturale nel suo eccesso, colpisce la violenza emotiva a cui Crossed sottopone il lettore. È un fumetto terrificante nella premessa e nello svolgimento perché gli infetti non sono zombie, ma essere umani veri e dunque le loro azioni sono volute, sebbene amplificate dal virus.

Tra le varie serie ambientate in quest’universo narrativo, vale la pena recuperare Crossed +100, scritta da Alan Moore e ambientata 100 anni dopo la prima epidemia.

Il sesso contagioso: Black Hole e The Beauty

Un classico del fumetto indipendente americano, Black Hole, scritto e disegnato da Charles Burns ha al centro un virus misterioso.

Nella graphic novel, pubblicata in Italia da Coconino Press nel 2007, un gruppo di adolescenti contrae il misterioso Bug a metà anni Settanta. Il Bug è una malattia sessualmente trasmissibile che causa bizzarre mutazioni fisiche negli infetti (a un personaggio cresce la coda ad esempio).

Metafora dell’AIDS, dell’adolescenza, del sesso, Black Hole è una di quelle storie osannatissime da critica e pubblico e in effetti è un fumetto la cui forza narrativa è ancora oggi fortissima.

Più di recente, Image Comics ha pubblicato The Beauty, serie scritta e disegnata da Jeremy Haun e Jason A. Hurley. In Italia la sta pubblicando Panini Comics.

The Beauty parla di una malattia sessualmente trasmissibile che rende gli infetti bellissimi. Sembra tutto ok no? Non proprio. Perché ci sono degli effetti collaterali per gli infetti e per la società.

La serie è un misto di horror e thriller con sfumature complottistiche e pone delle domande non banali sulla nostra società ossessionata dalla perfezione fisica.

Epidemie nei manga: 20th Century Boys e Eden

Tra i manga, una citazione rapida la merita 20th Century Boys, capolavoro di Naoki Urasawa uscito tra il 1999 e il 2006 e arrivato in Italia grazie a Panini Comics.

Sebbene il fumetto parli di altro, una parte non indifferente della storia ha come fulcro un’epidemia di un virus letale che stermina la popolazione mondiale. Il virus è parte del piano di conquista del mondo da parte del misterioso Amico, il cattivo mascherato della serie.

Un virus mortale è invece al centro di Eden: It’s an EndlessWorld!, manga di Hiroki Endo pubblicato in Italia da Panini Comics tra 2000 e 2009.

In un prossimo futuro il Closer Virus muta la pelle delle persone in materiale corneo uccidendole. L’umanità è quasi sterminata da questo virus e i pochi immuni vengono rinchiusi in un Eden artificiale per salvare la razza umana.

Ambientazioni post-apocalittiche e cyberpunk fanno di Eden uno dei manga più celebrati degli ultimi decenni.

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