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Io, Robotto – Automi da compagnia: 5 motivi per non perdere la mostra

Io, Robotto - Automi da compagnia

Abitare a Milano significa anche avere la possibilità di assistere ad eventi ed iniziative che spesso sono precluse a chi vive in qualunque altra città della penisola, è innegabile. Io Robotto è una di quelle occasioni in cui questo vantaggio diventa ancora più evidente. Con Jedi.Lord abbiamo avuto il privilegio di assistere alle meraviglie di questa mostra unica nel suo genere: la prima al mondo in cui un’intelligenza artificiale (grazie alla tecnologia messa a disposizione da Amazon) guida il visitatore alla scoperta delle opere esposte.

Fino al 29 gennaio 2020, all’interno della sala Ex-Cisterne della Fabbrica del Vapore di Milano avrete la possibilità di fare un bellissimo viaggio interattivo alla scoperta della robotica, dall’antichità ad oggi.
Di seguito i cinque motivi per cui, se avete la possibilità, dovreste vederla assolutamente.

L’importanza di avere una passione

Io, Robotto – Automi da compagnia è arrivata a Milano grazie alla volontà ed all’entusiasmo del suo curatore. Massimo Triulzi, giornalista ed appassionato di tecnologia e robotica sin dalla più tenera età, ci ha raccontato come la passione per i Robot lo abbia portato a diventare un collezionista. Buona parte degli oggetti esposti è infatti di sua proprietà, ricca di pezzi accumulati nel corso di vent’anni attraverso ricerche, trattative ed acquisizioni online. È sempre bellissimo conoscere persone la cui passione nata da ragazzini si è trasformata in una realtà fatta di impegno e soddisfazioni. Nella breve intervista che Massimo ci ha gentilmente concesso, ci ha raccontato quali siano state le spie che hanno acceso il suo amore per i robot.

Il numero di esemplari

I 115 robot esposti provengono da ogni parte del mondo e sono suddivisi in 17 differenti aree tematiche create per raccontare al meglio l’evoluzione degli automi creati dall’uomo a partire dalla corte imperiale cinese del XVII secolo sino ad oggi. Tutti i pezzi esposti sono perfettamente funzionanti (ad eccezione dei modelli di Goldrake, Mazinga Z e il Grande Mazinga) e riguardano differenti ambiti: da quelli classici legati al mondo del cinema, ai giocattoli con funzioni avanzate, a quelli introdotti nel corso del tempo all’interno della nostra vita quotidiana: dinosauri animati, androidi, animatroni, anime giapponesi e automi musicali.

La possibilità di interagire

La robotica in questo percorso viene analizzata in ogni sua funzione interattiva legata all’esistenza dell’uomo: troverete Robot da compagnia utilizzati per tenervi in fresco, stappare, versare e portarvi la birra, robot baby-sitter che possono raccontare storie ai vostri figli sin dagli anni ’70, robot cobra che possono fare da guardia ad una stanza della casa, altri che possono intrattenervi giocando, cantando, combattendo o ballando per voi. Che siate adulti o bambini.

Un passo nel prossimo futuro

Alexa, l’assistente virtuale di Amazon che tanti di noi tengono in casa, è arrivata alla mostra. Basterà infatti chiedere al dispositivo situato in ogni sala di spiegare la storia degli elementi esposti per conoscere ogni contenuto della mostra e ricevere un piacevole accompagnamento lungo tutto il percorso espositivo. È inoltre possibile chiedere delucidazioni su argomenti di cui si vuole approfondire la conoscenza.

Un viaggio nel passato

Wall-E, Doraemon, C-3PO, Hello Kitty, Emilio, Stormtrooper, Furby, Yoda, BB-8, Eve, Saetta McQueen, Buzz Lightyear, Goldrake sono solo alcuni dei robot che troverete in esposizione alla Fabbrica del Vapore ed in un attimo verrete catapultati in un momento del vostro passato in cui erano la straordinaria novità a testimonianza di un sorprendente futuro in arrivo. Vi troverete con una patetica espressione sul viso non potendo far altro che sussultare: “Noooo, me lo ricordo…”

Nerdando in breve

Fino al 29 gennaio alla Fabbrica del Vapore di Milano, c’è la prima mostra al mondo guidata da un robot, non perdetela!

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