Recensione
Amanti delle storie d’amore, inguaribili cinici che non le sopportano, per voi è arrivato Simple&Madama in Love! Dopo aver conosciuto Lorenza di Sepio e Marco Barretta allo scorso Venezia Comics (e trovate la videointervista proprio qui), non vedevo l’ora di mettere gli occhi sull’ultima fatica della coppia di artisti (fumettista lei, fotografo lui).
Prima di addentrarci nella recensione vera e propria, sappiate che i due autori hanno avuto un’idea meravigliosa: affinché quante più persone possibili potessero fruire dell’opera, Marco e Lorenza hanno scelto di utilizzare l’unico font dislessia friendly attualmente certificato (pagandone i diritti, ovviamente). Non un dettaglio da poco, ma una scelta all’avanguardia e inclusiva volta ad avvicinare al mondo del fumetto anche chi riscontra questo tipo di difficoltà.
Detto questo, vediamo un po’ di capire meglio cosa possiamo aspettarci da Simple&Madama in Love.
Trama
Tutto ha inizio in una tranquilla serata passata in casa, trascorsa in panciolle sul divano in compagnia di un libro (lei) e di un fumetto (lui). Madama è intenta a divorarsi Cime Tempestose, il noto romanzo di Emily Bronte che ha immortalato l’autrice ottocentesca nella storia della letteratura inglese.
Sognando a occhi aperti, la simpatica fanciulla dal piglio sagace volge gli occhi al suo bello e con fare complice gli chiede quale, secondo lui, sia la più bella coppia mai esistita. Simple, che riluttante è costretto ad abbandonare la storia dell’Uomo Carota, offre alcune ipotesi che possano sedare l’agguerrita Madamina, ma nessuna di quelle citate sembra soddisfare la richiesta.
Così ha inizio una serie di confronti verbali che spinge i due protagonisti a raccontarsi vicendevolmente alcune delle storie d’amore più famose, cercando quella che fra le tante possa essere considerata la migliore. Vediamo quindi Romeo e Giulietta, Aragorn e Arwen, Orfeo ed Euridice e tante altre intrepide storie che nei secoli hanno saputo affascinare generazioni di attenti ascoltatori, citate ciascuna in maniera semplice ma efficace.
Quella che alla fine risulterà come la coppia vincitrice, non spetta a me rivelarvelo.
Contenuti
Avete presente quando a Paride spetta di giudicare chi sia la dea più bella fra Afrodite, Atena ed Era, ma il poveretto non sa chi scegliere? Ecco, più o meno così è come deve essersi sentito Simple di fronte alla domanda di Madama. Non tanto per il quesito in sé, quanto più per il continuo rendersi conto che nessuna risposta fosse quella giusta.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo di Simple&Madama in Love, è sicuramente il cinismo gentile con il quale vengono affrontate le diverse storie. I due autori hanno estratto gli aspetti più significativi dalle vicende affrontate, senza però andare a lederne la bellezza intrinseca. Spesso e volentieri la natura parodistica con cui sono raccontate certe storie va a penalizzarne drasticamente la trama, semplificandola e banalizzandola a livelli tali da denaturarla; ecco, qui non succede.
Certo, il pathos che si crea dopo abbastanza versi o capitoli non può essere ricreato nel giro di poche vignette, siamo d’accordo, eppure l’approccio con cui le storie vengono affrontate è spesso sufficiente a risultare coinvolgente (e ve lo dice una che le storie d’amore le tollera poco nulla).
Che già le conosciate o che ancora non ne siate entrati in contatto, poco importa. Perché se già avete avuto a che fare con le avventure trattate, sicuramente il piglio acido ma dolce di Madama vi strapperà un sorriso; se invece non avete ancora incontrato i personaggi citati, riuscirete comunque a gustarvi la lettura, perché che si tratti di cenni o citazioni, sono pur sempre storie raccontate.
Stile
Io mi sono innamorata delle faccette buffe di Madama. Lorenza ha la capacità di rendere simpatiche quelle stesse espressioni che se le vedessi in faccia a qualcuno me lo renderebbe antipatico all’istante. Madama è una tipa un po’ tutta pepe che non si fa troppi problemi a guardare storto qualcuno. È una che la poker face proprio non la conosce, il che è assolutamente perfetto visto che è il personaggio di un fumetto e non, appunto, una giocatrice di poker. Con poche linee e qualche tratto, qualunque sensazione possa essere raccontata nei balloons è già arrivata con lo sguardo. Sopracciglio alzato, broncio semiserio, occhiettini piccoli ma espressivi e guanciotte giudicanti (perché sì, pure le guance riescono a risultare espressive in certi casi). Ecco, grazie ai tratti simpatici e caricaturali che caratterizzano le espressioni facciali di Madama in primis, ma a ben guardare, anche di tutti gli altri personaggi, immergersi nella lettura è un piacere.
I colori sono belli pieni e sgargianti, sempre adatti al contesto in cui si trovano ma conservando la vena comica e parodistica che accompagna la narrazione dalla prima all’ultima vignetta. Il tratto è pulito e ben definito, il che va a braccetto con il font semplificato a cui vi accennavo prima. Ecco, se vi interessasse, qui vi lascio il link al sito ufficiale, sia mai che potesse tornarvi utile per aiutare qualcuno in difficoltà. Leggere deve poter diventare un piacere davvero alla portata di tutti, e scegliere di divulgare questo tipo di strumenti è quanto di più ammirevole ci possa essere. Molto bravi.
Conclusione
Al di là del font, a me personalmente è piaciuto parecchio: mi ha fatta ridere più volte e ne ho apprezzato la storia di fondo (quella che fa da legante fra tutte). Poi oh, come sempre è questione di gusti, ma se apprezzate le vignette simpatiche con cui Marco e Lorenza ci hanno abituati, sicuramente non rimarrete delusi.
Nerdando in Breve
Simple&Madama in Love è una simpatica scoperta. Il cinismo con cui Madama riassume a Simple le storie d’amore più classiche, semplificandole ma senza renderle banali, è un connubio divertente che intrattiene e diverte. In più il font dislessia friendly e la linearità con cui gli aneddoti vengono narrati si rivela un ottimo espediente per avvicinare i più piccoli (e coloro che maggiormente hanno difficoltà cognitive) alle storie più classiche ma, soprattutto, al mondo del fumetto.
Nerdandometro: [usr 4.2]
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