Creative Assembly, gli sviluppatori noti per la celebre saga di Total War, hanno finalmente annunciato il nuovo titolo della serie: si tratta di Troy, che porta come sottotitolo la dicitura “A Total War Saga“, ad intendere che non sarà un nuovo capitolo del filone principale, ma uno di quelli che si occupano di farci rivivere periodi storici molto più limitati e al contempo dettagliati.
La saga di Total War viene da alcuni anni particolarmente fortunati: dopo il pessimo lancio di Rome II nel 2013, Creative Assembly ha saputo rialzare la testa virando prima sul fantasy, con i due Total War dedicati al mondo di Warhammer, e successivamente, proprio quest’anno, portandoci a combattere nell’inedita ambientazione dell’antica Cina dei Tre Regni, in un’epoca ove la storia si fonde con il mito e con le leggende.
Forse è proprio il successo di Total War: Three Kingdoms ad aver convinto gli sviluppatori ad esplorare ancor di più il terreno della contaminazione tra storia vera e leggenda, approdando infine ad uno scenario impresso nella mente e nei cuori di tutti noi, sopratutto europei e mediterranei.
Chi, studiando a scuola l’Iliade e l’Odissea, non si è un minimo lasciato trasportare da quei racconti epici, di gesta valorose, dei capricciosi e peregrinazioni incredibili, così lontane dal nostro tempo?
A Total War Saga: Troy ci riporta proprio al tempo della guerra di Troia, mille anni prima dell’anno zero, per farci rivivere le gesta di Achille, Ettore, Agamennone, Menelao ed Ulisse; se da una parte l’ambientazione dell’età del bronzo sembra essere perfettamente tagliata per un gioco della serie Total War, mi sorge spontaneo il dubbio sul tipo di libertà che sarà concesso al giocatore durante la campagna, e se essa non risulterà eccessivamente lineare e legata pedissequamente a doveri di “trama”.
La mappa mostrata nel video introduttivo (che lasciamo in calce all’articolo assieme al trailer cinematico) mostra una mappa molto bella e scenografica del Mediterraneo orientale, e ci spiega in breve il casus belli che portò ai dieci anni di assedio alla città di Troia.
Possiamo notare come una forte enfasi sia data agli eroi, che sicuramente saranno i protagonisti dei campi di battaglia, in modo molto simile alla modalità romance di Three Kingdoms; ci viene spiegato inoltre che anche gli dèi, in pura tradizione omerica, avranno il loro bel interferire nelle vicende.
Di certo l’ambientazione dell’età del bronzo è, perlomeno per chi vi scrive, un sogno che si realizza e di un fascino unico; d’altra parte quasi mi dispiace vederla “sprecata” per un titolo così specifico, che ha tutta l’aria di ispirarsi, come stile e come filosofia al recente Total War: Thrones of Britannia.
Un titolo, perciò, che apporterebbe poche innovazioni, ma piuttosto curerebbe molto ambientazione e dettagli, come lasciano intendere le parole degli sviluppatori, che giurano di aver disseminato il titolo di chicche e di sorprese ispirate proprio ai racconti di Omero (che, sostanzialmente, sono quasi le uniche nostre fonti).
Sicuramente interessante sarà capire molti aspetti della parte strategica: sappiamo che non ci sarà il denaro, ma il baratto; o che i rapporti personali tra i personaggi saranno la base della diplomazia.
Ma per maggiori dettagli credo proprio che dovremo aspettare qualche tempo: l’uscita di Troy è prevista per un non meglio precisato 2020, ma sono certo che altri dettagli cominceranno a trapelare nelle prossime settimane.
E voi che ne pensate? Siete contenti di questa ambientazione? Godetevi i video di presentazione e fatecelo sapere nei commenti!
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