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Gli 80 anni della Seconda Guerra Mondiale – Le serie TV per non dimenticare

Gli 80 anni della Seconda Guerra Mondiale - Le serie tv
La Guerra è la lezione della Storia che i popoli non ricordano mai abbastanza“.

In tantissime occasioni mi sono soffermata a pensare a questa frase, incisa nella mia memoria e nella pietra di un edificio dedicato ai caduti ed inaugurato nel 1937 (ed ironia della sorte, parrebbe proprio ideata da Mussolini). Si trova a Genova, di fronte alla finestra della camera in cui ho passato gli anni della mia adolescenza. Una lezione che da qualche parte nel mondo si dimentica sempre.

Di certo noi fortunate generazioni che non abbiamo vissuto in prima persona un contesto bellico se non attraverso un piccolo o grande schermo, sulle pagine di un libro o attraverso le foto ed i racconti di qualche parente lontano, non saremo mai in grado di capire cosa davvero significhi vivere la GUERRA, nemmeno volendo.

Attraverso il canale televisivo il periodo storico più drammatico dell’umanità è stato celebrato in molte occasioni ed analizzato da vari punti vista: ricostruendone la sofferenza e la distruzione ma anche con storie di grandi amicizia o dedicate alla riscoperta di cosa è veramente importante.

Scopriamo insieme cinque delle più belle serie TV dedicate alla Seconda Guerra Mondiale.

Band of Brothers

La più conosciuta tra le serie TV dedicate al tema è sicuramente Band of Brothers: realizzata da HBO in 10 puntate ed ambientata nel periodo intercorso tra il 1942 ed il 1945. Descrive il percorso di vita affrontato tra l’addestramento e la partenza per il fronte di un gruppo di paracadutisti, i ragazzi della Compagnia Easy. Prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks, si basa sul libro dello storico americano Stephen Ambrose ed intitolato Banda di Fratelli.

Molto apprezzata per l’accuratezza delle descrizioni, vanta un cast stellare: Simon Pegg, Michael Fassbender, David Schwimmer, James McAvoy e Tom Hardy. L’autore del libro è conosciuto per aver scritto anche Salvate il soldato Ryan, da cui è stato tratto l’omonimo (e bellissimo) film interpretato proprio da Hanks e diretto sempre da Spielberg.

Prodotta nel 2001, è stata realizzata interamente nel Regno Unito e si calcola sia costata alla produzione circa 120 milioni di dollari. Il titolo si riferisce ad un passo (atto IV scena 3) dell’Enrico V di William Shakespeare.
Ha vinto 6 Emmy Awards (con 19 candidature) ed un Golden Globe.

Generation War

Questa interessante serie tedesca analizza il secondo conflitto mondiale dal punto di vista teutonico. I cinque protagonisti di questa produzione andata in onda in Italia nel 2014 sono due fratelli in procinto di partire per la guerra, una crocerossina, un ragazzo ebreo ed una cantante, che hanno in comune la convinzione che la guerra si risolverà in breve tempo.

Molto discussa per la sua analisi dell’ideologia ebraica, affronta il delicato tema dell’Olocausto in modo insolito e a differenza di altri prodotti televisivi sul tema, non si limita a considerare i tedeschi solo come il NEMICO, ma si interroga su come anche loro possano aver vissuto l’entrata in guerra della Germania.

Nata con il titolo originale Le nostre madri, i nostri padri, affronta anche il tema dei figli di chi ha vissuto in prima persona l’orrore della guerra, che non conoscono a fondo la posizione presa durante il drammatico periodo dai propri genitori, in un contesto in cui non sempre è stato facile distinguere il bene dal male (almeno nella serie TV).

The Man in the High Castle

Tratto dal celeberrimo libro di Philip Dick La svastica sul sole, è una storia totalmente inventata che si sviluppa nell’America del 1962, in una realtà in cui i nazisti hanno vinto la guerra e si sono divisi le terre americane con gli alleati giapponesi.

Juliana, la protagonista femminile di questa serie scopre una pellicola su bobina di un film in cui gli Alleati sconfiggono Germania e Giappone e a seguito di fatti drammatici decide di scoprire la verità che si cela dietro alla pellicola.

Anche Joe, la giovane spia nazista che vive a New York, trova una copia dello stesso documento (intitolato La cavalletta non si alzerà più) e vuole saperne di più…

Il terzo filone narrativo riguarda Nobusuke Tagomi, ministro del commercio giapponese che incontra segretamente l’ufficiale nazista Rudolph Wegener per decidere che strada far prendere alle due nazioni alla morte di Adolf Hitler, con le relative tensioni del caso.

The Pacific

Anche questa serie tv HBO del 2010 è nata dalla collaborazione tra Spielberg e Hanks, ma questa volta la trama è incentrata sulla guerra vista dal Pacifico, a partire dal 7 dicembre del 1941, durante l’attacco alla base americana di Pearl Harbor da parte dei soldati giapponesi.

Anche in questo caso i riferimenti storici sono reali: si tratta infatti dei ricordi di due marine che hanno raccontato in due differenti libri la propria esperienza. Visto insieme a Band of Brothers può essere una buona occasione per avere un contesto a tutto tondo sul conflitto. È stata candidata a 23 Emmy Awards e ne ha vinti 8.

Catch-22

La nuovissima serie tv Sky vede come protagonista John Yossarian, che stufo di essere un bombardiere dell’armata americana, non vuole più partecipare alla guerra e fa di tutto per farsi congedare per insanità mentale. Tratto dal romanzo del 1961 Comma 22 scritto da Joseph Heller, si concentra sulle conseguenze della Catch-22, ossia una legge americana secondo cui chiunque provi a scappare dalle missioni di guerra sia considerato sano di mente e quindi non possa congedarsi dal servizio militare.

Catch-22 è stato girato in buona parte in Italia ed è stato nominato vincitore di un Emmy. Diretto (ed in parte interpretato) da George Clooney, vede nel ruolo del protagonista l’attore Kyle Chandler.

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