Recensione
Prendi un pianeta alieno, una colonia umana costruita oltre cento anni fa, e falle seguire una sua storia indipendente.
Poi prendi un ricognitore, un cane sciolto, un bestione tutto muscoli e tanta voglia di fare macelli, e mandalo ad indagare su cosa hanno fatto questi coloni di cui si sono perse le tracce.
Infine prendi Furiosa di Mad Max, ma più aliena, più incazzata e più potenziata.
Trama
Questo, in breve, il plot iniziale di Cemetery Beach, action adrenalinico che rivede unire gli sforzi di Warren Ellis alla storia e Jason Howard alle matite. Poi tutto il resto è azione forsennata, esplosioni, macchine volanti, retro-tecnologia futuribile e fuga disperata fino alla Cemetery Beach del titolo dove il nostro protagonista, Michael Blackburn, e la sua improvvisata compagna, Grace Moody, tentato di raggiungere il portale per tornare sulla vecchia Terra (chiamata prosaicamente vecchiapatria).
Stile
Cemetery Beach è uno di quei fumetti che si divorano in modo avido e compulsivo: 160 pagine che volano davvero in un attimo, per le quali mi sono dovuto costringere a rallentare per godermi tutta la bellezza dello stile di Howard, un vero maestro del tratto cinetico, e che avremo il piacere di avere ospite in Italia al Treviso Comic Book Festival di quest’anno (26-29 settembre).
Nonostante si tratti di un’opera squisitamente action, fracassona e sopra le righe, la trama non disdegna di seminare qui e là un po’ di cosmologia davvero affascinante. L’idea che dei coloni di un secolo fa abbiano abbandonato la Terra in una viaggio di sola andata, per poi costruire un’evoluzione tecnologia parallela e diversa dalla nostra, è affascinante e ricorda da vicino i classici della fantascienza.
In questo universo scopriamo l’ecologia di un pianeta ostile ma vivibile, credibile e concreto. Bastano pochi dialoghi per farsi una precisa idea di come si sia evoluta questa civiltà, adattandosi ad un ecosistema particolare (ricco di energia sempre disponibile ma povero di cibo), dando vita a gruppi sociali peculiari, a regole e governi stratificati, dove le leggi che conosciamo hanno lasciato il posto a tutto un universo di dinamiche sociali e politiche su cui costruire un’intera saga.
Alcuni temi risuonano come già sentiti, come il mercato degli organi, l’allungamento spropositato della vita, il deterioramento delle facoltà mentali. Tuttavia è nell’equilibrio di queste componenti narrative che si viene a dipanare la dinamica della fuga, e anche se poco spazio è lasciato all’introspezione dei personaggi, è eccezionale come siano sufficienti alcune tavole per dipingere alla perfezione tanto il quadro d’insieme, quanto le psicologie dei protagonisti.
Merito di una scrittura decisamente ispirata. Evidentemente il duo Ellis & Howard, che si ritrova dopo l’esperimento Scatterland, trae grande beneficio dalla rispettiva collaborazione, dando così vita a tavole di grande impatto, emozionanti ed evocative.
Conclusioni
Non posso che premiare a pieni voti questo Cemetery Beach, che mi ha convinto sotto tutti gli aspetti: dalla trama, anche se appena accennata se considerata alla quantità di tavole action pure, alle sequenze più movimentate. Potremmo dire che in molte scene i protagonisti sfidino le leggi della fisica, ma dopotutto siamo su un altro pianeta e con tecnologie diverse da quelle che conosciamo. E poi, ammettiamolo, è troppo divertente per lasciarsi prendere la mano dalla sospensione dell’incredulità.
Il misto di stile retro-futuribile, poi, è dipinto in modo magistrale: ci proietta nell’universo narrativo dandoci davvero la sensazione di assistere ad un secolo di piccoli avanzamenti che corrono su una retta parallela alla nostra.
Non vedo l’ora di avere tra le mani il prossimo volume per scoprire cosa ci riserva questa saga.
Nerdandometro: [usr 4.2]
Nerdando in breve
Cemetery Beach porta su fumetto l’adrenalita di un live action Sci-Fi da cardiopalma.
Contenuti