Giochi da tavolo

Fresco – Sfida tra mastri pittori

Recensione

Siete degli appassionati di pittura? Impazzite per un affresco fatto a regola d’arte? Avete mai sognato di impugnare tavolozza e colori e dare vita al vostro capolavoro?
Ebbene: con Fresco, grazie a Devir Italia, ora possiamo tutti mettere insieme la nostra squadra di mastri pittori e darci battaglia per aggiudicarci il titolo di miglior affrescatore della città.

La plancia, ricca di elementi e coloratissima, si divide in settori per le diverse fasi di gioco e appare subito come un ambiente davvero pieno di cose da fare e strategia da pianificare per muovere i nostri artisti.

Meccaniche

La prima cosa da considerare è l’ora della sveglia: chi primo si alza, prima potrà eseguire le sue azioni, ma ne pagherà il prezzo in fatica e in costo dei pigmenti maggiorato. Dopo questa prima importante decisione, ci si sposta sulla tabella delle azioni, che verranno eseguite sempre nello stesso ordine da tutti i giocatori, da zero a tre volte, in base a quanti apprendisti avremo collocato (segretamente) sulla relativa casella.

Così si comincia col recarsi al mercato a comprare i pigmenti, poi ci si sposta nella cattedrale per lavorare all’affresco, quindi si può decidere di tirare su qualche soldo vendendo ritratti. Quindi è il turno di preparare le nuove tinte mescolando i pigmenti acquisiti e per finire la giornata niente di meglio di un po’ di relax al teatro per recuperare energie.

A livello pratico, quindi, occorre pianificare con attenzione le proprie mosse in modo da avere a disposizione i colori giusti per le porzioni di affresco che vorremo restaurare: infatti il grande soffitto della cattedrale è diviso in segmenti che richiederanno diversi pigmenti, più saranno complessi e maggiore sarà il premio in punti vittoria; quando avremo quelli giusti potremo restaurare il pezzo prescelto, magari sotto l’occhio attento del vescovo, cosa che ci darà punti aggiuntivi.

Le altre azioni sono invece di preparazione: fare ritratti consente di guadagnare le monete necessarie il giorno dopo a comprare i nuovi pigmenti (il mercato cambia di giorno in giorno con un’estrazione casuale di tessere). Mescolare i pigmenti serve ovviamente a prepararsi per il lavoro del giorno dopo, sperando che nessuno degli avversari ci preceda. Il teatro, infine, consente di recuperare le energie e consentirci magari di alzarci per primi il giorno successivo e avere un vantaggio tattico sugli altri giocatori.

Si parte infatti con cinque apprendisti, che possono aumentare a 6 o ridursi a 4 in caso di eccessiva stanchezza. E dato che il numero di apprendisti è anche il numero di azioni che si possono fare, ecco come un’attento equilibrio tra le diverse scelte risulta cruciale per assicurarsi la vittoria.
In certi casi è meglio rinunciare per un paio di giorni a fare punti e concentrarsi sui colori e sui soldi, per poi magari dedicare un’intera giornata all’affresco a fare un balzo in avanti sul tabellone dei punti.

Allo stesso tempo svegliarsi tardi farà sì di avere apprendisti più riposati e pronti al lavoro, e ci darà accesso a prezzi vantaggiosi sul mercato, ma ci espone al rischio di trovare le bancarelle già vuote. Il primo giocatore che si affaccia al mercato, infatti, potrà decidere di farlo chiudere per bloccare le possibilità degli altri.

Componenti

Il colpo d’occhio è davvero interessante: la plancia si presenza davvero piacevole da guardare e, una volta apparecchiato, il tavolo è davvero coloratissimo.

I pigmenti sono assicurati da una serie di cubetti colorati che viaggiano avanti e indietro sul tavolo in continuazione, mentre pittori apprendisti e vescovo sono dei meeple sagomati di alta qualità.

Una cosa che ho molto apprezzato è la board double-face: da un lato per 2/3 giocatori e dall’altro per 4 giocatori. In effetti sarebbe stato sufficiente usare una sola facciata ignorando parti di essa, ma avere una facciata dedicata l’ho trovato invece un punto di cura e attenzione non da poco.

Nel complesso, quindi, siamo davanti a davvero un’ottima componentistica, anche per quanto riguarda le parti in cartone. Molto gradevole anche la scatola, che è illustrata a tema anche all’interno.
Per maggiori dettagli, potete dare un occhio al nostro unboxing su Facebook.

Conclusioni

Fresco è un gioco pensato per 2-4 giocatori, dai 10 anni in su. Quindi è un ottimo passatempo per famiglie, sebbene la ricchezza di dinamiche e strategia potrebbe mettere in difficoltà i giocatori più giovani.

Da segnalare che in caso di 2 giocatori, viene introdotta un’intelligenza (semi) artificiale: compare infatti un terzo giovane artista, chiamato prosaicamente Leonardo, che viene guidato a turno dagli altri due, anche se buona parte dei meccanismi sono automatici e mossi dalla IA.
Leonardo ha una serie di azioni ridotta ma fa punti ogni giorno e non è infatti raro doversi dare battaglia proprio con lui per vincere.

Altra cosa da segnalare è che la scatola arriva direttamente arricchita delle sue tre espansioni, che consentono di modificare ancor di più le dinamiche del gioco, integrandosi perfettamente con la base. Le espansioni sono pensate soprattutto per i veterani dei german, mentre per i neofiti il gioco base è davvero alla portata di tutti e si candida per essere un ottimo entry level.

Nerdando in breve

Fresco è il german entry level che ci fa vivere il sogno di essere mastri affrescatori.

Nerdandometro: [usr 4.1]

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